l'Impero Bizantino nell'11° secolo

(pagina 2 di 3)

Nel gennaio del 1068, fu incoronato come Imperatore Bizantino Romano IV Diogene. L'anno seguente condusse una campagna in Armenia, ma le forze turche non si fecero coinvolgere in battaglia. L'incapacità di Romano di schiacciare i Turchi Selgiuchidi portò ad una posizione così precaria che fu costretto ad affidare la conduzione della guerra a Manuele Comneno, fratello maggiore del futuro Imperatore Alessio Comneno. Purtroppo, la campagna si concluse con in una disfatta e Manuele fu sconfitto e catturato da una banda di turchi.

Nell'estate del 1071 l'Imperatore Bizantino decise di scommettere tutto su una massiccia campagna orientale, con l'intento di recuperare le fortezze armene prese dai Turchi Selgiuchidi. La campagna si concluse con la battaglia di Manzicerta, avvenuta il 26 agosto 1071, tra l'esercito bizantino comandato da Manuele Comneno ed i Turchi comandati dal Sultano Alp Arslan. Lo scontro si risolse in una disastrosa sconfitta per i Bizantini e questo fu il colpo mortale che portò all'inevitabile collasso del loro Impero.


Romano IV messo sotto i piedi da Alp Arslan

Dopo la battaglia, Romano IV Diogene e Alp Arslan negoziarono un trattato di pace con il quale concordarono un ritorno ai confini precedenti in cambio di un'alleanza garantita con il matrimonio tra il figlio di Alp Arslan e la figlia di Romano; l'Armenia sarebbe tornata ai Bizantini e Alp Arslan avrebbe rinunciato a fare ulteriori incursioni in territorio bizantino. Al suo ritorno a Costantinopoli, gli avversari politici dell'Imperatore usarono la notizia della sua sconfitta per un fare un colpo di stato. Romano IV Diogene fu deposto e Michele VII Ducas fu proclamato nuovo Imperatore.

Più a est, l'Anatolia, la Siria, la Palestina e l'Egitto erano sotto il controllo musulmano, anche se l'Impero Selgiuchide era in qualche modo frammentato da questioni culturali.

L'Anatolia e la Siria erano sotto il controllo dei Turchi Selgiuchidi sunniti, che in precedenza avevano formato un grande impero, ma a quel tempo erano divisi in stati più piccoli. Il Sultano Alp Arslan, dopo aver sconfitto l'Impero bizantino nella battaglia di Manzicerta, era riuscito a includere gran parte dell'Anatolia nel suo Impero, ma morì l'anno dopo la sua vittoria a Manzicerta. Suo figlio e successore Malik Shah Malik Shah I continuò a regnare fino a 1092, in un periodo in cui l'Impero Selgiuchide doveva affrontare la rivolta interna. Nel Sultanato di Iconio in Anatolia, a Malik Shah successe Kilij I Arslan e in Siria suo fratello Tutush I, che mori nel 1095. I figli di quest'ultimo, Radwan e Duqaq, ereditarono rispettivamente Aleppo e Damasco, ma divisero ulteriormente la Siria tra diversi Emirati a causa di diverse vicende ed anche di fronte a Kerbogha, l'Atabeg di Mosul.

Altrove, in quello che era nominalmente territorio selgiuchide, c'era stato l'avvento della Dinastia Artúquide. In particolare, questa nuova dinastia controllava il nord della Siria ed il nord della Mesopotamia ed anche Gerusalemme. Nell'est dell'Anatolia e nel nord della Siria venne fondato un nuovo Stato, che era governato dalla Dinastia conosciuta come quella dei Danishmendi, fondata da un mercenario Selgiuchide noto come Danishmend. Infine, occorre anche tener conto dei Nizariti (conosciuti anche come Setta degli Assassini), che nel frattempo cominciavano ad avere una certa rilevanza nelle questioni siriane.

Quello che nessuno poteva fare era di evitare che i predoni Turcomanni, che non riconoscevamo alcuna autorità, penetrassero le frontiere Bizantine e Selgiuchidi e razziare a volontà.


Michele VII Ducas

I Turcomanni fecero irruzione in Anatolia centrale e penetrarono ad ovest fino ad Amorium senza incontrare alcuna resistenza. Per risolvere la situazione, Michele VII Ducas fu costretto a rivolgersi ai mercenari Normanni. La cavalleria pesante normanna si dimostrò sorprendentemente efficace contro i Turcomanni, ma, avendo osservato la debolezza dell'Impero Bizantino, molti Normanni pensarono di approfittarne.

Roussel de Balliou, dopo una campagna di successo contro i Turchi Selgiuchidi, si ribellò contro l'Imperatore e si ritagliò un ducato per se stesso nella parte orientale dell'Armenia, mentre in Occidente, il Duca normanno di Puglia e Calabria, Roberto il Guiscardo, catturò le terre in possesso di Bisanzio nell'Italia meridionale.

Nel marzo del 1078, Niceforo Botaniate, governatore bizantino dell'Anatola, guidò una rivolta contro Michele VII Ducas con l'appoggio dei Turchi Selgiuchidi. Nel giugno dello stesso anno Niceforo entrò trionfalmente a Costantinopoli, dove fu incoronato Imperatore. Con l'aiuto del suo generale Alessio I Comneno, sbaragliò tutti i suoi rivali. Tuttavia quando un suo parente, Niceforo Melisseno, gli si ribellò contro nel 1081, Alessio I Comneno si rifiutò di combattere e, dopo un colpo di stato, usurpò il trono dell'Impero Bizantino.

Mentre i Bizantini erano occupati a combattere tra di loro, i Turchi Selgiuchidi approfittavano del vuoto di potere per avanzare in Anatolia, prima come predoni, poi come mercenari e infine come coloni. Nel 1081 avevano occupato praticamente l'intero altopiano anatolico dall'Armenia e la Bitinia e nel 1078 occuparono Nicea facendone la loro capitale: nacque così il Sultanato di Iconio.


LA STORIA DELLE CROCIATE LE CROCIATE DEL NORD LA STORIA DELLA RECONQUISTA
I CAVALIERI DEL SANTO SEPOLCRO I CAVALIERI DI SAN LAZZARO I CAVALIERI OSPITALIERI
I CAVALIERI TEMPLARI I CAVALIERI TEUTONICI I CAVALIERI DI SAN TOMMASO I MONACI CISTERCENSI
I CAVALIERI PORTASPADA I FRATELLI DI DOBRZYN L'ORDINE DI SANTIAGO L'ORDINE DI CALATRAVA
L'ORDINE DI ALCANTARA L'ORDINE DI MONTESA L'ORDINE DEL CRISTO L'ORDINE DI SAN BENEDETTO DI AVIS