la Terra Santa nell'11° secolo

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Dpo l'editto di Milano del 313 d.C. (noto anche come Editto di Costantino, Editto imperiale di tolleranza o semplicemente Editto di tolleranza), che poneva termine a tutte le persecuzioni religiose e proclamava la neutralità dell'Impero nei confronti di ogni fede, Gerusalemme, Città Santa dei musulmani e degli ebrei, fu considerata tale anche dai cristiani.


pellegrini al Tempio del Santo Sepolcro

Subito divenne meta dei pellegrini cristiani che visitavano il Tempio del Santo Sepolcro, fatto costruire da Costantino sul luogo che la tradizione indicava come quello della crocifissione, unzione, sepoltura e resurrezione di Gesù Cristo.

Con la Battaglia dello Yarmuk dell'agosto del 636, l'esercito del Califfato dei Rashidun governato dal Califfo Omar ibn al-Khattab, sconfisse l'esercito Bizantino dell'Imperatore Flavio Eraclio I.

Dopo questa battaglia l'esercito Bizantino in pratica non operò più in Siria, fatta eccezione per dei presidi isolati come Aleppo. Pertanto la conquista della Siria da parte del Califfato dei Rashidun si poteva ritenere completata.

Dopo la battaglia dello Yarmuk, la mossa successiva del Califfo Omar ibn al-Khattab fu la conquista di Gerusalemme. L'assedio della città durò quattro mesi, dopodiché la città decise di arrendersi, ma solo nelle mani del Califfo in persona. Nell'aprile del 637 la città si arrese al Califfo.

Gli arabi consideravano Gerusalemme la terza Città Santa dopo, la Mecca e Medina, tanto che, sessanta anni dopo la sua conquista, il Califfo Abd al-Malik ibn Marwan, della Dinastia degli Omayyadi, commissionò e completò la costruzione della Cupola della Roccia sul Monte del Tempio (Spianata delle Moschee).

Rimasta per tre secoli e mezzo in possesso dei Califfi Omayyadi di Damasco e dei Califfi Abbasidi di Bagdad, nel 972 Gerusalemme fu presa dagli Imam/Califfi Ismailiti dell'Egitto Fatimide e nel 1009 il Califfo al-Hakim bi-amri llah, convinto di essere il “Dio reso manifesto”, ordinò la distruzione di tutte le chiese nei territori da lui governati, a partire dalle chiese di Gerusalemme. Anche il Tempio del Santo Sepolcro fu tra i luoghi di culto distrutti, ma successivamente venne dato il permesso per la sua ricostruzione.


la Cupola della Roccia

Sotto la sovranità araba di Gerusalemme, le comunità cristiane ed ebraiche erano tollerate ed i pellegrini cristiani erano generalmente ben trattati, anche se gravemente discriminati e regolamentati nel culto.


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