la Terra Santa nell'11° secolo

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Uno dei primi governanti islamici, il Califfo Umar ibn al-Khattab, permetteva ai cristiani di compiere tutti i rituali ad eccezione di ogni tipo di celebrazione in pubblico. In questo periodo non si verificarono incidenti di sorta fra musulmani e cristiani e, sebbene i cristiani fossero ridotti in una posizione servile, le persecuzioni contro di loro (e contro gli ebrei) rimasero degli episodi isolati, tanto che, nei successivi decenni, i pellegrini che venivano dall'Europa non furono quasi mai molestati.


Gerusalemme durante la sovranità araba

Tuttavia la comunità cristiana era ritenuta di seconda categoria: ai cristiani era vietato il culto al di fuori di luoghi specifici, erano costretti a vivere in quartieri appositi, erano costretti ad inchinarsi davanti alle moschee ed agli imam musulmani, dovevano indossare un abbigliamento specifico ed era limitato il numero di pellegrini che potevano visitare i luoghi Santi.

Tuttavia, nei primi anni dell'XI secolo, il Califfo Fatimide al-Hakim Hussein Bi-Amrillah iniziò a perseguitare i cristiani e la persecuzione raggiunse il suo apice nel 1009, con la distruzione della Chiesa del Santo Sepolcro. Più tardi le misure contro i cristiani si allentarono ed il Califfo, invece di cacciarli, creò una tassa su tutti i pellegrini cristiani che volevano entrare a Gerusalemme.

La situazione cambiò nella seconda metà dell'XI secolo, quando Gerusalemme e la Palestina furono lungamente contese tra gli Egiziani Fatimidi e i Turchi Selgiuchidi. Questi ultimi, dopo aver già conquistato l'oriente islamico (Iran e Iraq) ed aver instaurato un dominio dinastico, nel 1071 strapparono Gerusalemme e la Siria ai Fatimidi d'Egitto.

Il loro traguardo iniziale era stato il rafforzamento dell'Islam Sunnita e quindi del Califfato Abbaside, il cui nucleo territoriale, costituito dall'Iraq, era stato dominato per lungo tempo da potenze Sciite, come pure l'Egitto e parti della Siria (Controcaliffato dei Fatimidi). Nel 1085, grazie al vittorioso assedio dei Turchi Selgiuchidi, la città di Antiochia cadde nelle loro mani, mentre la componente Selgiuchide di Iconio era arrivata a insediarsi a Nicea. Praticamente tutta l'Asia minore era stata conquistata.


la Terra Santa

I Turchi Selgiuchidi erano molto potenti, aggressivi e fondamentalisti conformi all'interpretazione ed all'applicazione dei precetti dell'Islam. Vedevano i pellegrini cristiani come inquinatori della fede e decisero di porre fine ai loro pellegrinaggi: così che presero a vessare le carovane dei pellegrini cristiani d'Oriente e d'Occidente che da secoli si recavano a Gerusalemme in pellegrinaggio. Erano sempre più frequenti rapine, sequestri, uccisioni e stupri dei pellegrini che iniziarono così a viaggiare sotto la scorta di piccoli gruppi armati.

Subito cominciarono a diffondersi in Occidente le storie piene delle barbarie compiute sui pellegrini, ma queste storie, invece di scoraggiare i pellegrini a fare il viaggio in Terra Santa, coronavano il viaggio di un'aura più sacra di quanto lo era già stata in precedenza.

Il fanatismo religioso dei Turchi Selgiuchidi e le vicende della guerra provocarono l'interruzione dei rapporti tra l'Occidente cristiano e la Terra Santa e resero Gerusalemme inaccessibile ai pellegrini cristiani.

Al di là di questo, era la sempre più crescente potenza selgiuchide a terrorizzare il mondo cristiano che temeva che si stesse profilando un terribile cataclisma e che l'Impero Selgiuchide avrebbe potuto conseguire la conquista islamica dell'Europa.


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