1096: la Crociata dei Poveri
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1095: Pietro l'Eremita

Il 27 novembre 1095 il Papa Urbano II aveva fatto solennemente appello al cristianesimo affinché preparasse una Crociata in Terra Santa. C'era un movimento monastico nel nord della Francia che cercava di imitare la vita di Cristo e di condurre una vita di pura povertà. L'idea della Crociata piacque così tanto che i predicatori di quel movimento monastico percorsero le campagne per arringare la folla e chiamare alla Crociata.


Pietro l'Eremita mostra ai crociati la via per Gerusalemme

La risposta alla chiamata di Papa Urbano II andò al di là di ogni aspettativa: il Papa, nel fare il suo appello, non si aspettava una grande mobilitazione di guerrieri ed aveva previsto al massimo poche migliaia di cavalieri. Non aveva previsto invece che il fervore religioso avrebbe portato circa 40.000 uomini, donne e persino bambini dello strato popolare della società e per la maggior parte non combattenti, sulla via per Gerusalemme.

La Chiesa rapidamente perse il controllo del movimento. Alla chiamata alla croce aveva risposto da ogni sorta di persona. Quando Urbano II aveva detto che dovevano andare ricchi e poveri, probabilmente voleva solo dire che i cavalieri non dovevano far valere la loro povertà come scusa per non andare e non aveva mai inteso che gentaglia senza un soldo doveva partire verso est tra le fauci degli eserciti turchi. Ma questo è esattamente quello che accadde quando tutto il popolo rispose alla chiamata del Papa.


Pietro l'eremita predica la crociata (dipinto di Francesco Hayez)

Gli eserciti dovevano riunirsi nella primavera del 1097, ma andavano e venivano come molle e nessuno si fermava. I signori erano lenti a rispondere e, una volta che avevano preso la croce, trovavano così tante modalità da adempiere che l'estate scivolò via. Ma i poveri non avevano modalità elaborate da adempiere e quindi risposero immediatamente alla chiamata dei predicatori.

L'esponente di punta e leader spirituale della Crociata dei poveri era Pietro, della città di Amiens, che aveva vissuto come un eremita e vestito come un monaco in qualche parte del nord della Francia. Questi, montando un asino e indossando una camicia di lana e sopra di questa un mantello lungo sino alle caviglie, nel dicembre del 1095 iniziò la predicazione della Crociata nelle regioni francesi del Berry, poi si spostò verso est in Lorena, Orleans, Champagne e Renania.

Pietro era piuttosto piccolo, di carnagione scura e piuttosto vecchio. Era una persona carismatica e grande oratore ed era circondato da moltitudini di persone che lodavano la sua santità. I suoi piedi erano nudi e sporchi e viveva solo di vino e di pesce, mentre quasi mai mangiava pane. Distribuiva ai poveri tutto quello che riceveva e con la sua autorità infondeva la pace e la concordia dove prima regnava la discordia. In tutto quello che faceva o diceva sembrava che ci fosse qualcosa di divino e questo affascinava la gente comune.


Pietro l'eremita
(dipinto di Joseph Léon de Lestang-Parade)

Pietro non aveva il permesso papale di predicare e almeno alcuni Vescovi disapprovavano le sue azioni, soprattutto perché tutte le predicazioni dovevano avere l'approvazione del Vescovo locale. Ma Pietro era assolutamente convinto di essere stato scelto da Dio per liberare il Santo Sepolcro ed aveva preso in parola il Papa quando diceva che dovevano andare allo stesso modo sia i ricchi che i poveri.

In ogni predica affermava di essere stato nominato direttamente da Cristo e per dimostrarlo faceva vedere al popolo un documento, dicendo che lo stesso era stato scritto dalla mano di Dio; poi, con tutta la persuasione di cui era capace, esortava a partire per la Terra Santa il più presto possibile.

Risposero alla sua chiamata Vescovi, Abati, chierici e monaci, con accanto i nobili, e poi tutta la gente comune composta prevalentemente da contadini analfabeti e ignoranti; ma c'erano anche i peccatori, gli adulteri, gli omicidi, i ladri e gli spergiuri; insomma era rappresentata ogni classe umana, comprese anche le donne e tutti entrarono con gioia a far parte dell'esercito crociato di Pietro l'Eremita.

Pietro, con il suo esercito composto da 15.000 pellegrini ed accompagnato da alcuni cavalieri tra cui Gualtieri Senza Averi, partì dalla Francia e giunse a Colonia il 12 aprile 1096. In Germania erano attivi anche altri predicatori e un certo numero di questi arrivarono a Colonia nei mesi di aprile e maggio del 1096.

Pietro l'Eremita voleva aspettare a partire, per dare il tempo per la nobiltà Franca ed agli altri di raggrupparsi; quindi continuò a predicare tra la popolazione tedesca, ma Gualtieri Senza Averi si spazientì e, alla guida di una parte di pellegrini, si incamminò verso Costantinopoli.

Poi, il 19 aprile 1096, dopo aver convinto un certo numero di tedeschi a partire, anche Pietro l'Eremita lasciò Colonia e, alla testa di circa 12.000 uomini, si mise in viaggio lungo il Danubio attraverso il Sacro Romano Impero per poi raggiungere l'Ungheria.


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