1096: la Crociata dei Tedeschi
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1096: la spedizione di Gottschalk e di Volkmar

Nella primavera del 1096, un certo numero di piccole bande di cavalieri e contadini, ispirati dalla predicazione della Crociata, partirono da varie parti della Francia e della Germania.

Un certo prete della Renania di nome Gottschalk, infiammato dalla predicazione di Pietro l'eremita e col desiderio di intraprendere lo stesso viaggio a Gerusalemme, si mise a predicare in proprio.


Gottschalk predica la Crociata

Malgrado che fossero soprattutto i preti a condannare il massacro degli ebrei, Gottschalk si dimostrò favorevole alla loro conversione forzata. A quel tempo i Crociati non avevano paura di essere puniti perché era praticamente impossibile identificarli e perseguirli e molti di loro credevano che chi predicava la misericordia per gli ebrei, faceva così solo perché aveva ceduto alla corruzione ebraica.

Da varie regioni della Lorena, dalla Francia orientale e dalla Baviera, Gottschalk riuscì a raccogliere più di 15.000 Crociati e poi, dopo aver raccolto una quantità incredibile di denaro insieme a tutto quanto altro fosse necessario, con il suo esercito partì da Colonia nel mese di aprile 1096, pochi giorni dopo la partenza di Pietro l'eremita, e cominciò a condurre la sua Crociata contro gli ebrei dalla Renania e Lorena per poi arrivare alle porte dell'Ungheria, attaccando a volte le comunità ebraiche lungo la strada.


Gottschalk ed i suoi Crociati

Alla fine di giugno 1096, la folla Crociata di Gottschalk entrò in Ungheria, dove fu favorevolmente ricevuta dal Re Coloman. Ai Crociati fu concesso il permesso di acquistare il necessario per vivere e, per timore delle eventuali liti che potevano derivare da un esercito così grande, fu ordinata la pace sia da Gottschalk che dal Re.

Ma, visto che la sosta si prolungava da diversi giorni, i Crociati cominciarono a vagare dappertutto. Alcuni Bavaresi e Svevi, popoli vivaci, insieme con altre persone senza pensieri, bevvero oltre misura e violarono la pace che era stata loro comandata.

A poco a poco portarono via agli ungheresi il vino, il grano e tutto ciò che serviva, infine devastarono i campi, uccidendo ovini e bovini e anche coloro che resistevano o che volevano scacciarli. Alla fine le lagnanze sui torti subiti giunsero alle orecchie del Re Coloman.

Quando Gottschalk seppe della cosa consigliò ai suoi Crociati di consegnare le armi ai soldati del Re, così tutto sarebbe tornato alla pace e alla concordia. Ma quando tutte le loro armi erano state messe sotto chiave, gli ungheresi rinnegarono le promesse di clemenza che avevano fatto, piombarono sui indifesi e disarmati Crociati e fecero un tale massacro, che l'intera pianura di Belgrado venne ricoperta dai corpi degli uccisi e dal loro sangue. Finì così la spedizione Crociata di Gottschalk.

Qualcosa di simile accadde ai Crociati del sacerdote Volkmar: partiti dalla Sassonia, perseguitarono gli ebrei del Magdeburgo e dopo, il 30 maggio 1096, fecero la stessa cosa a Praga, in Boemia. Anche i Crociati di Volkmar, una volta giunti in Ungheria, vennero attaccati e dispersi dai soldati del Re Coloman.

1096: la spedizione del Conte Emicho

All'inizio dell'estate del 1096 un certo Emicho, Conte di Leiningen (nella valle del fiume Reno), famoso per la cattiva fama di cui godeva a causa dei suoi modi tirannici, sostenne di essere stato chiamato dalla rivelazione divina e, come un altro Saul, si mise al comando di quasi 12.000 Crociati, compresi le donne ed i bambini, raccolti lungo il medio Reno.

Le sue intenzioni erano quelle di saccheggiare ed uccidere gli ebrei che rifiutavano di convertirsi al cristianesimo e, quando apprese dei suoi intenti, il Sacro Romano Imperatore Enrico IV ordinò che gli ebrei venissero protetti.

Nella primavera del 1096, Emico ed i suoi seguaci raggiunsero Colonia, probabilmente perché la città era un punto di raccolta dei Crociati. Nel mese di maggio raggiunsero Metz, con l'intenzione di attaccare gli ebrei di quella città ma, dopo averne uccisi alcuni, il Vescovo Giovanni di Speyer diede loro rifugio. Ancora dodici ebrei di Spira furono uccisi dai Crociati il 3 maggio. Anche il Vescovo di Worms tentò di dare rifugio agli ebrei, ma il 18 maggio i Crociati di Emico irruppero nel palazzo episcopale e uccisero tutti gli ebrei che vi erano dentro. A Worms almeno 800 ebrei che rifiutarono il battesimo furono massacrati.


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