1146: l'espansione della Crociata
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1146: la diffusione in Europa

Da quando era stato deciso di partire per la Crociata, nessuno si occupò d'altro se non dei preparativi per la partenza e tutto era un movimento nelle province di Francia e Germania.

Gli stessi motivi che avevano armato i compagni di Goffredo di Buglione nella prima Crociata, ora infiammavano il coraggio dei nuovi Crociati. La guerra in Oriente offriva alle loro ambizioni le stesse speranze e gli stessi vantaggi.


la partenza dei Crociati

La maggior parte del popolo cristiano era animato dal ricordo della conquista di Gerusalemme. I rapporti che la prima Crociata aveva stabilito tra la Siria e l'Europa incisero ulteriormente sull'ardore dei soldati della croce; non vi era famiglia in Occidente che non aveva mandato un parente nei luoghi santi, o un abitante delle città della Palestina. Le colonie d'Asia per i Franchi erano come una nuova casa, dove sembrava che i guerrieri che avevano preso la croce difendessero un'altra in Francia, cara a tutti i cristiani.

L'esempio di Luigi VII e di Corrado III fece anche accorrere un gran numero di combattenti sotto le bandiere della Crociata. Molti di questi signori, come Luigi VII, avevano da espiare i loro peccati. Lo spirito di cavalleria non era un motivo meno potente per tutti i nobili guerrieri. Molte donne, seguendo l'esempio della Regina Eleonora, presero la croce e si armarono di lancia e spada ed una folla di cavalieri si aggiunse al seguito della coppia regale.

Una specie di onta infamante colpiva tutti coloro che non volevano andare a combattere gli infedeli: gli storici riportano che ai cavalieri riluttanti a prendere le armi, venivano inviati per scherno alcuni fusi ed un telaio affinché, come le donne, potessero filare la lana e tessere la tela.

Tuttavia l'entusiasmo dei Crociati non aveva lo stesso carattere di quello della prima spedizione. La gente non era più così ingenua ed i prodigi che proclamavano la volontà del cielo ed i grandi fenomeni della natura, non colpivano più la fantasia dei pellegrini. Ma Dio sembrava aver dato la sua onnipotenza ad un solo uomo, San Bernardo, che guidava il popolo Crociato con le sue parole ed i suoi miracoli.

Mentre la Francia e la Germania avevano preso le armi alla voce degli oratori della Crociata, la parola di Dio non rimase sterile anche in diverse regioni d'Italia.

Gli abitanti delle Alpi e la gente di Lombardia e del Piemonte si preparava per la guerra santa sotto la guida del Conte Amedeo III di Savoia, zio materno di Luigi VII, e del Marchese Guglielmo V del Monferrato.

Anche i Fiamminghi accorsero sotto il vessillo della croce, seguendo il loro Conte Teodorico di Alsazia che aveva già partecipato al primo pellegrinaggio a Gerusalemme, dimostrando il suo coraggio contro gli infedeli.


il Papa Eugenio III benedice le armi di Amedeo III di Savoia in partenza per la Crociata

La Crociata fu predicata con uguale successo anche nel Regno d'Inghilterra. I Crociati si imbarcarono nei porti della Manica inglese e si indirizzarono sulla costa spagnola. Questi guerrieri andarono con spirito di umiltà ed è per questo che fecero cose più grandi di quelli che accompagnarono il Re ed i Principi.

Come era stato per la prima Crociata, le guerre si fermarono di colpo e, nella seconda guerra santa, guidata da due potenti monarchi, si poteva vedere più armonia, più unità e più regolarità. I piccoli vassalli si riunirono intorno ai loro signori, aspettando il segnale del Re di Francia e dell'Imperatore di Germania.

1147: la Crociata contro Gli Slavi Vendi

Quando venne chiamata la Seconda Crociata, molti tedeschi del sud partirono per la Terra Santa, mentre i Sassoni del nord della Germania erano piuttosto riluttanti a partire. Il 13 marzo 1147, in una Dieta Imperiale tenutasi a Francoforte, dissero a San Bernardo che era loro desiderio fare una Crociata contro gli Slavi pagani.

Il 13 aprile 1147, come approvazione del piano dei Sassoni, Il Papa Eugenio III emise una Bolla conosciuta come la “Divina dispensatione”. Questa Bolla dichiarava che non c'era alcuna differenza tra fare una Crociata in Terra Santa o farla ovunque vi fossero dei pagani.


distruzione degli idoli degli slavi pagani

Coloro che parteciparono alla Crociata contro gli Slavi erano principalmente Danesi, Sassoni, e Polacchi, sebbene ci fossero anche alcuni Boemi. Il comando della Crociata contro gli Slavi venne affidato al legato pontificio Anselmo di Havelberg. La monarchia tedesca non prese parte alla Crociata, che fu guidata da famiglie sassoni come gli Ascani, i Wettin e gli Schauenburg ed Holstein.

Nel giugno 1147 gli Slavi Obodriti, sconvolti dalla Crociata rivolta contro di loro, invasero preventivamente la Wagria, una regione nord-orientale dell'Holstein, ma questo portò, a fine estate 1147, alla marcia dei Crociati e l'espulsione degli Obodriti dal territorio cristiano.

I Crociati poi presero di mira i forti Obodriti di Dobin, Liutizian e Demmin. Le forze Crociate che attaccarono Dobin comprendevano quelle dei Re danesi Canuto V e Swano III, mentre quelle tedesche comprendevano quelle dell'Arcivescovo Adalberto II di Brema e del Duca Enrico il Leone di Sassonia.


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