1146: l'espansione della Crociata
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L'esercito sassone guidato da Enrico il Leone si ritirò dopo che il Principe Obodrita Niklot, accettò il battesimo e permise ad una guarnigione sassone di installarsi a Dobin.


i Crociati entrano in un villaggio di Slavi

Dopo un assedio infruttuoso di Demmin, un contingente di Crociati venne deviato per attaccare la Pomerania. Avevano già raggiunto la città cristiana di Stettino, quando i Crociati si dispersero dopo aver avuto un pacifico incontro con il Vescovo Alberto di Pomerania ed il Principe Ratibor I di Pomerania che si era convertito al Cristianesimo.

Secondo Bernardo di Chiaravalle lo scopo della Crociata era quello di combattere gli Slavi pagani “fino al momento in cui, con l'aiuto di Dio, essi venivano convertiti o cancellati”.

Tuttavia la Crociata non riuscì ad ottenere la conversione della maggior parte dei Venedi. I Sassoni erano riusciti a convertire gran parte degli Obodriti di Dobin, ma questi ritornarono alle loro credenze pagane, una volta gli eserciti cristiani vennero dispersi.

Il Vescovo Alberto di Pomerania spiegò: “Se fossero venuti per rafforzare la fede cristiana ... lo avrebbero dovuto fare con la predicazione e non con le armi”.

Durante la Crociata le campagne del Meclemburgo e della Pomerania furono saccheggiate e spopolate con grande spargimento di sangue, soprattutto da parte delle truppe di Enrico il Leone. Questo contribuì a realizzare più vittorie cristiane nei decenni successivi.

1147: la Reconquista e la caduta di Lisbona

Nella primavera del 1147, il Papa ha autorizzò l'ampliamento della Crociata nella penisola iberica, nel contesto della Reconquista. Inoltre autorizzò il Re Alfonso VII di León a mettere sullo stesso piano le sue campagne contro i Mori con il resto della Seconda Crociata.


Presa di Lisbona da parte del Re Alfonso del Portogallo con l'aiuto dei Crociati francesi, inglesi, tedeschi e delle Fiandre
(dipinto di Auguste François Desmoulins)

Nel maggio del 1147, i primi contingenti di Crociati inglesi partirono dal Dartmouth per la Terra Santa. Il 16 giugno 1147 il maltempo costrinse le navi a fermarsi sulla costa portoghese, nella città settentrionale di Porto, dove incontrarono il Re Alfonso I del Portogallo.

I Crociati accettarono di aiutare il Re ad attaccare Lisbona, facendo un solenne accordo che ha offriva loro il saccheggio dei beni della città e gli introiti previsti per il riscatto per i prigionieri.

L'assedio di Lisbona durò dal 1 luglio al 25 ottobre 1147 quando, dopo quattro mesi, i Mori accettarono di arrendersi, soprattutto a causa della fame che si era diffusa all'interno della città. La maggior parte dei Crociati anglo-normanni si stabilì nella città appena catturata, ma alcuni di loro salparono e continuarono il viaggio per la Terra Santa.

Il 15 marzo 1147 alcuni anglo-normanni che erano partiti prima, avevano aiutato il Re Afonso I del Portogallo nella cattura della moresca città Santarém. Alfonso I aveva già provato in passato a conquistare la città, ma senza successo. La conquista era di vitale importanza per la strategia di Afonso; il suo possesso significava la fine dei frequenti attacchi dei Mori su Coimbra e Leiria ed avrebbe permesso anche un successivo attacco su Lisbona. Il piano di Alfonso era quello di attaccare la città durante la notte e, con l'aiuto del buio, raggiungere di sorpresa il presidio moresco.

Nella notte del 14 marzo il Re Alfonso e il suo esercito arrivò a Santarém. Con l'aiuto delle scale, 25 cavalieri salirono sulle mura, uccisero le sentinelle ed aprirono il cancello, permettendo all'esercito portoghese di entrare nella città e di sconfiggere i Mori al suo interno. Al mattino la conquista era stata già completata, e Santarém divenne parte del Regno di Portogallo appena costituito.

In seguito i Crociati anglo-normanni parteciparono anche alla conquista di Sintra, Almada, Palmela e Setúbal e furono autorizzati a rimanere nelle terre conquistate.


la Regina Petronilla d'Aragona
ed il Conte Raimondo Berengario IV

Altrove nella penisola iberica e quasi allo stesso tempo, Alfonso VII di León, il Conte di Barcellona Raimondo Berengario IV ed altri, guidarono un esercito misto di Crociati catalani e francesi contro la ricca città portuale di Almería e, con il supporto della marina genovese e pisana, occuparono la città nel mese di ottobre del 1147.

Raimondo Berengario IV poi invase le terre del Regno Almoravide di Valencia e Murcia. Nel dicembre 1148, dopo cinque mesi di assedio, catturò Tortosa di nuovo con l'aiuto di Crociati francesi, anglo-normanni, e genovesi.

L'anno successivo, il suo esercito catturò Fraga, Lleida e Mequinenza nella confluenza dei fiumi Segre e Ebro.


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