1190: la Crociata dei due Re
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1190: i due Re in Sicilia

Riccardo cuor di leone e Filippo Augusto partirono da Genova e Marsiglia e, prima di raggiungere la Terra Santa, si fermarono a Messina.

Al loro arrivo, il Re Guglielmo II di Sicilia era morto, proprio mentre si preparava a partire per la guerra santa. Guglielmo non lasciava eredi e, prima di morire, chiese ai suoi vassalli di giurare fedeltà a Costanza, sorella del padre, come sua legittima erede.


Filippo Augusto arriva a messina

In passato Guglielmo, volendo appianare le divergenze che opponevano la nobiltà siciliana ed il clero alla casata degli Hohenstaufen, aveva fatto sposare sua zia Costanza d'Altavilla con Enrico VI, figlio dell'Imperatore Federico Barbarossa.


Costanza d'Altavilla

Tuttavia la nobiltà siciliana ed il papato non amavano gli svevi e la loro politica e, al posto di Costanza, nel novembre 1189 incoronarono come Re di Sicilia Tancredi di Lecce, cugino di Guglielmo II e figlio naturale del Duca di Puglia Ruggero III.

L'approccio dei Crociati allarmò Tancredi di Lecce. Temeva Filippo Augusto, alleato dell'Imperatore di Germania, e Riccardo cuor di leone, fratello della Regina Giovanna, vedova di Guglielmo, da lui tenuta in prigione.

Tancredi, non potendo conquistare i due Re con la forza, provò con la diplomazia. Con Filippo Augusto la cosa riuscì oltre le sue aspettative, ma ebbe molti più problemi nel cercare di calmare Riccardo cuor di leone che, appena arrivato, chiese la restituzione della dote della Regina Giovanna ed occupò due forti che dominavano Messina.

Ora la bandiera del Re di Inghilterra sventolava nella capitale della Sicilia. Ma con questo atto, Riccardo cuor di leone aveva offeso Filippo Augusto, del quale era vassallo. Il Re di Francia diede ordine di rimuovere la bandiera inglese e Riccardo fu costretto ad obbedire. Questa sottomissione pose fine alla guerra ma Tancredi, per allontanare da sé ogni pericolo, cercò di sollevare i sospetti sulla sincerità del Re di Francia.

I due Re si accusarono reciprocamente di tradimento ed i Crociati francesi ed inglesi aderirono all'odio dei loro governanti. In mezzo a queste liti Filippo Augusto esortò Riccardo a sposare la Principessa Adele, con la quale era fidanzato, ma ora le circostanze erano cambiate e il Re d'Inghilterra respinse con sdegno la sorella del Re di Francia per la quale aveva combattuto contro suo padre.


Filippo Augusto e Riccardo cuor di leone si accusano reciprocamente di tradimento

Già da tempo Eleonora d'Aquitania, che aveva cessato di essere la Regina dei francesi per diventare la loro nemica implacabile, aveva cercato di dissuadere Riccardo dal fare il matrimonio richiesto da Filippo Augusto. Volendo pertanto compiere il suo progetto ed aumentare sempre di più la divisione tra i due Re, portò in Sicilia Berengaria, figlia del Re Sancho VI di Navarra, perché sposasse il Re d'Inghilterra.

La notizia dell'arrivo di Berengaria accrebbe i sospetti di Filippo Augusto e fu ancora nuovo oggetto di lite. La guerra era sul punto di esplodere, ma alcuni saggi si frapposero fra i due Re che fecero nuovi voti e formarono una nuova alleanza. Così fu sopita, ma per poco, la discordia.

1191: la conquista dell'isola di Cipro

Lasciato il porto di Messina con una flotta di 100 navi che trasportavano 8.000 uomini, Riccardo cuor di leone incappò in una violenta tempesta; tre navi naufragarono sulla costa di Cipro ed i naufraghi furono catturati e gettati in prigione.


Giovanna di Sicilia

La nave che trasportava Berengaria di Navarra e la Regina Giovanna di Sicilia, raggiunse Limassol, ma non ebbe il permesso di entrare nel porto. Poco dopo Riccardo, riunita la sua flotta, si presentò al porto di Limassol, ma anche a lui fu impedito di approdare.

Il tiranno dell'isola, un certo Isacco Comneno che durante i disordini di Costantinopoli aveva catturato l'isola di Cipro e si era stabilito pomposamente come Imperatore di Cipro, osò minacciare il Re d'Inghilterra. Tali minacce si trasformarono in guerra ed entrambe le parti corsero alle armi.

I soldati di Isacco Comneno non resistettero al primo attacco delle truppe inglesi: furono sconfitti e dispersi, e le città di Cipro aprì le porte ai vincitori. Lo stesso Imperatore di Cipro fu fatto prigioniero da Riccardo cuor di leone, vicino a Capo Sant'Andrea sulla penisola di Karpas, la punta più settentrionale dell'isola: Riccardo, per insulto alla sua vanità e avarizia, lo fece incatenare con catene d'argento.


Berengaria di Navarra

Il Re d'Inghilterra, dopo aver consegnato alla popolazione di Cipro il suo tiranno, per il servizio reso si fece pagare dagli abitanti con la metà delle loro proprietà e prese possesso dell'isola, che così venne trasformata in un regno che poi rimase per più di tre secoli sotto la dominazione dei Latini.

Fu in questa isola che Riccardo celebrò il suo matrimonio con Berengaria di Navarra; poi partì per la Palestina, trascinando con se Isacco Comneno e la figlia del principe. Una volta giunto in Terra Santa, Riccardo cuor di leone vendette l'isola di Cipro ai Cavalieri Templari, mentre Isacco Comneno fu deportato a Margat, vicino a Tripoli, dove fu imprigionato fino a che non fu rilasciato circa tre anni dopo.

1191: i due Re in Terra Santa

Il 31 dicembre del 1190 i Crociati avevano tentato ancora una volta di abbattere le mura di San Giovanni d'Acri, ma senza successo; il 6 gennaio 1191 il parziale crollo delle mura indusse molti cristiani a tentare di invadere la città, ma la guarnigione musulmana riuscì ad impedirlo. Il 13 febbraio Saladino, irrompendo attraverso le linee cristiane, raggiunse la città, così da poter rimpiazzare gli esausti difensori con una nuova guarnigione.

Corrado del Monferrato tentò un attacco dal mare, ma i venti contrari e gli scogli affioranti impedirono alla sua nave di avvicinarsi abbastanza per fare danni significativi. Quando in marzo il tempo migliorò e le navi poterono nuovamente scaricare i rifornimenti sulla costa, il pericolo di fallimento per i cristiani fu nuovamente allontanato.

Le navi portarono anche una notizia devastante per Saladino: Riccardo cuor di leone e Filippo Augusto erano sulla strada per la Terra Santa, ognuno accompagnato da un esercito. Le possibilità di vittoria per Saladino stavano scivolando via.

Giunta la primavera, Filippo Augusto era partito da Genova per la Palestina. Dopo una sosta in Sicilia, barcò a Tiro dove venne accolto da Corrado del Monferrato, Poi insieme andarono a San Giovanni d'Acri, che raggiunsero il 20 aprile 1191. Una volta giunti vennero accolti come angeli del Signore e la loro presenza fece rivivere la speranza dei cristiani che da due anni assediavano la città.


Filippo Augusto

Filippo Augusto pose il suo campo distante dal nemico un tiro di freccia poi, pur prendendo il comando generale dell'assedio, decise di non fare nulla ed attendere gli inglesi prima di tentare di prendere d'assalto la città. In attesa dell'arrivo di Riccardo cuor di leone, i Crociati si misero a costruire alcune macchine da assedio.

Prima di arrivare sulla costa della Siria, Riccardo cuor di leone aveva incontrato una nave che trasportava dei guerrieri musulmani e forniture di guerra. Dopo una sanguinosa battaglia la nave scomparve inghiottita dalle onde e la notizia di questa vittoria annunciò al campo cristiano il prossimo arrivo di Riccardo cuor di leone.

Intanto Saladino, che aveva trascorso l'inverno sulla montagna di Karouba, si ritrovava con un esercito molto indebolito dai disagi, dalla fame e dalle malattie; anche lo stesso Sultano era indebolito dalla malattia che parecchie volte gli aveva impedito di seguire i suoi guerrieri sul campo di battaglia.

Quasi fin dal momento del suo arrivo, avvenuto l'8 giugno 1191, Riccardo cuor di leone prese il comando dell'assedio. Sebbene tecnicamente ogni sovrano comandava le proprie truppe, Riccardo era chiaramente il più energico.


l'arrivo di Riccardo cuor di leone

Sia il Re d'Inghilterra che il Re di Francia si ammalarono appena arrivati al campo di San Giovanni d'Acri e questa sfortunata circostanza per qualche tempo rallentò i progressi dell'assedio, dando qualche speranza agli assediati.

Filippo Augusto rimase solo un paio di giorni nella sua tenda e presto tornò a cavalcare per incoraggiare i combattenti con la sua presenza; Riccardo cuor di leone, la cui malattia era più seria, sembrava ansioso di combattere e la sua impazienza lo tormentava più acutamente della malattia.

Durante la loro malattia, Filippo Augusto e Riccardo cuor di leone avevano inviato degli ambasciatori da Saladino; questi vennero accolti generosamente ed i negoziati si svolsero con cortesia e gentilezza. Saladino inviò ai Re cristiani della frutta proveniente da Damasco, e questi inviarono al principe musulmano oro e gioielli.


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