1245: i preparativi per la Crociata
(pagina 1 di 4)

1245: Luigi IX e il segno divino

Nell'anno precedente, quando giunsero in Europa le notizie degli ultimi disastri di Palestina, il Re di Francia Luigi IX era gravemente ammalato e la sua malattia, peggiorando di giorno in giorno, aveva ridotto il Re in pericolo della vita.

Un giorno cadde in un sonno talmente profondo che i suoi assistenti pensarono che fosse morto ed una dama che quel giorno stava a guardia del Re ammalato, gli coprì il volto col lenzuolo. Ma quando il Re si riebbe poco dopo dal suo sonno e appena poté parlare, chiese la Croce e annunziò la sua decisione di voler liberare la Terra Santa.


Re Luigi IX mentre amministra la giustizia (cappella di San Luigi, chiesa di Santa Clotilde, Parigi)

Quelli che lo assistevano attribuirono il suo miglioramento ad un miracolo e, messisi in ginocchio, ringraziarono Dio di tanto favore. Quando il Re cominciò a potersi rialzare, rinnovò il suo giuramento e chiese nuovamente di prendere la croce.

Allora sua madre la Regina Bianca di Castiglia, i Principi della sua famiglia ed il Vescovo di Parigi Guillaume d'Auvergne, provarono a distoglierlo dal suo proposito e lo pregarono di aspettare la sua piena guarigione prima di prendere una decisione per un'impresa tanto pericolosa.

Ma la mente del Re Luigi IX era troppo piena delle calamità di Gerusalemme e quando era ammalato e febbricitante gli era sembrato di udire una voce che così gli parlava:
“O Re di Francia, tu vedi gli oltraggi fatti alla città di Gesù Cristo... il cielo ti ha eletto a vendicarli”.


il Cardinale Ottone de Castro Rodolfi
da Châteroux predica la Crociata

Tale voce sovrumana rimbombava di continuo nelle sue orecchie e lo rendeva sordo alle preghiere dei suoi amici che lo consigliavano alla prudenza. Ostinato dunque nella sua decisione, ricevette la Croce dalle mani del Vescovo di Parigi Guillaume d'Auvergne e fece annunziare ai Cristiani di Palestina che avrebbe intrapreso la Crociata non appena avesse pacificato il suo regno.

Questa decisone del Re causò molto dolore nella Corte e principalmente alla Regina madre, la quale quando vide il suo figlio Crociato, “rimase pallida e afflitta, come se l'avesse veduto morto” (così scrive Jean de Joinville).

1245: la decisione dei Luigi IX

Frattanto il Pontefice, per mostrare che non pensava solamente ai suoi interessi, aveva mandato in tutti gli stati Cristiani i suoi missionari perché predicassero la guerra santa. Il Cardinale Ottone de Castro Rodolfi da Châteroux andò in Francia con la missione espressa di pubblicare e fare eseguire i decreti del Concilio di Lione riguardanti la Crociata la quale perciò fu predicata in tutte le chiese del regno.

Il Re Luigi IX, per dare più solennità alla pubblicazione del santo gesto e stimolare il coraggio dei guerrieri alla liberazione dei santi luoghi, convocò a Parigi un parlamento al quale intervennero i prelati e i grandi del regno.

Qui il Cardinale Ottone rinnovò le esortazioni fatte dal Pontefice a tutti i fedeli; poi parlò il Re e fece una eloquente descrizione delle miserie di Palestina dicendo:
“secondo il santo Re Davide, una nazione empia era entrata nel tempio del Signore; il sangue correva come l'acqua a Gerusalemme; i servi di Dio erano stati massacrati nel santuario, i loro cadaveri privi di sepoltura erano pasto degli uccelli del cielo”.

Poi il Re, ricordando la carità e le virtù guerriere del suo uditorio, si sforzò di ridestare in tutti i cuori i sentimenti della pietà e della cavalleria e, ricordando ai suoi baroni e cavalieri l'esempio del Re Luigi il Giovane e del Re Filippo Augusto, li esortò a prendere le armi per difendere in Oriente la gloria di Dio e quella dei francesi.


la Contessa di Artois Matilda di Brabante e la Regina Bianca di Castiglia

Quando il Re ebbe finito il suo discorso, i suoi tre fratelli il Conte Roberto I d'Artois, il Conte Alfonso III di Poitiers ed il Duca Carlo I di Angiò presero la croce. La Regina Margherita di Provenza, moglie de Re Luigi, la Contessa di Artois Matilda di Brabante e la Duchessa di Poitiers Giovanna di Tolosa, giurarono di accompagnare i loro mariti oltremare.

La maggior parte dei Vescovi e dei prelati che si trovavano all'assemblea, sebbene con poca voglia, presero anch'essi la croce. E così fecero i grandi vassalli della corona, Pietro di Dreux, reggente del Ducato di Bretagna ed il Conte di La Marche Ugo X di Lusignano.

Seguirono ancora l'esempio di questi ultimi il Duca Ugo IV di Borgogna, Ugo V di Châtillon Conte di Saint-Paul, il Conte Teobaldo II di Bar, il Conte Giovanni II di Soissons, il Conte Giovanni I di Blois-Châtillon, il Conte Giovanni di Rethel, il Conte Giovanni I di Montfort ed il Conte Pietro di Vendôme, il Conestabile di Francia Umberto V di Beaujeu e Jean de Beaumont, Grande Ammiraglio e Gran Ciambellano di Francia; poi ancora Filippo de Courtenay, il Conte delle Fiandre Guido di Dampierre, il Signore Arcimbaldo IX di Borbone, il giovane Raoul II, Signore di Coucy, il Maresciallo di Francia Giovanni II des Barres, il Signore Giles I di Mailly, Robert de Béthune ed il Maestro dei Balestrieri Oliviero de Thermes.

Non vi era famiglia del regno che non avesse tra i Crociati un proprio rappresentante; ma speciale menzione si deve al celebre Jean de Joinville, il consigliere del Re divenuto famoso per essere stato il principale biografo della vita del Re Luigi IX (Livre des saintes paroles et des bons faiz de nostre saint roy Loo˙s).


il Re Luigi IX

Nell'assemblea dei prelati e dei baroni furono prese alcune decisioni per la conservazione della pace pubblica e per i preparativi della guerra. Infinite liti turbavano la tranquillità delle famiglie e causavano risse e guerre feroci; fu pertanto dato incarico ai tribunali di decidere rapidamente sulle cause che venivano loro portate e, se non fossero riusciti ad obbligare le parti ad osservare la loro sentenza definitiva, i giudici dovevano far loro giurare una tregua di cinque anni.

 

 


LA STORIA DELLE CROCIATE LE CROCIATE DEL NORD LA STORIA DELLA RECONQUISTA
I CAVALIERI DEL SANTO SEPOLCRO I CAVALIERI DI SAN LAZZARO I CAVALIERI OSPITALIERI
I CAVALIERI TEMPLARI I CAVALIERI TEUTONICI I CAVALIERI DI SAN TOMMASO I MONACI CISTERCENSI
I CAVALIERI PORTASPADA I FRATELLI DI DOBRZYN L'ORDINE DI SANTIAGO L'ORDINE DI CALATRAVA
L'ORDINE DI ALCANTARA L'ORDINE DI MONTESA L'ORDINE DEL CRISTO L'ORDINE DI SAN BENEDETTO DI AVIS