1266: le lotte tra Papato e Impero

1266: la Crociata contro Manfredi di Sicilia

La Corte di Roma, disperata per non poter acquisire per sé il Regno di Napoli e di Sicilia, lo offrì a quelli che avrebbero tentato di conquistarlo. La corona fu inizialmente offerta al Principe Edmondo, figlio del Re Enrico III d'Inghilterra, ma il Re, in guerra con i suoi stessi sudditi e prigioniero dei suoi baroni, non poteva assecondare né le pretese all'Impero di suo fratello il Conte Riccardo di Cornovaglia, né quelle di suo figlio al trono di Sicilia.


Federico II consegna la Bibbia a Manfredi di Sicila
(miniatura medievale)

Il Papa infine si rivolse al Duca Carlo d'Angiò, al quale la moglie Beatrice aveva portato in dote la contea di Provenza e il cui Stato si estendeva già oltre le Alpi. Ma Carlo d'Angiò, anche se era stato educato dalla Regina Bianca, non aveva né il carattere né i sentimenti di suo fratello il Re Luigi IX di Francia; infatti mentre Luigi portava nella politica tutte le virtù della religione, invece Carlo poneva nella religione tutte le passioni della politica.

Luigi dubitava perfino della legittimità delle conquiste fatte dai suoi antenati ed aveva avuto l'idea di scendere dal trono che era stato di Carlo Magno e di Filippo Augusto, per seppellirsi in un monastero di San Domenico. Carlo, al contrario, non aveva altro timore che quello di perdere le provincie che la fortuna gli aveva dato e non aveva altro pensiero che quello di approfittare di tutte le circostanze e d'impiegare tutti i mezzi per ingrandire i suoi Stati.

Il duca d'Angiò era spinto nella sua ambizione dalla moglie Beatrice di Provenza, che si lagnava per non essere Regina come le altre sue tre sorelle e che acconsentì volentieri a vendere persino i suoi gioielli per finanziare una guerra in cui sperava di trovare il compimento delle sue speranze.

Gli scrupoli del Re Luigi IX avevano sospeso per qualche tempo i disegni della Santa Sede. Ma il Papa Clemente IV fece nuovi tentativi; il Re si lasciò finalmente sedurre dalle preghiere di suo fratello Carlo e specialmente dalla speranza che la conquista della Sicilia sarebbe stata un giorno inutile per la difesa di Terra Santa.

Un gran numero di signori e di cavalieri francesi accompagnarono il Duca d'Angiò in Italia. Dopo essere stato incoronato a Roma da due cardinali, il nuovo Re entrò nel regno di Napoli con un formidabile esercito e preceduto dalle folgori della Santa Sede.

I soldati di Carlo portavano la Croce e combattevano in nome della Chiesa; molti preti esortavano i combattenti e promettevano loro l'espiazione dei peccati. Il Re Manfredi di Sicilia fu vinto in questa guerra e perse la corona e la vita nella battaglia di Benevento.

Frattanto il Papa, liberato dalle preoccupazioni della Crociata contro Manfredi, rivolse i suoi pensieri a quella d'Oriente; i suoi Legati sollecitarono alcuni principi a prendere la croce e gli altri a compire il loro voto.

Il nuovo Re di Napoli e di Sicilia Carlo d'Angiò, che si era dichiarato vassallo del Papa, ricevette molti messaggi nei quali il Papa gli rappresentava i pericoli della Terra Santa ed il suo dovere verso Gesù Cristo, oltraggiato dalle vittorie dei musulmani. Ma Carlo d'Angiò si accontentò di mandare un ambasciatore al Cairo affinché raccomandasse a Baibars i miseri abitanti della Palestina.

Il Sultano rispose a Carlo che non respingeva la sua intercessione, ma che i cristiani si distruggevano con le loro stesse mani, perché nessuno fra di loro aveva tatto potere da far rispettare i trattati e che il più piccolo fra di loro disfaceva continuamente quello che aveva fatto il più grande. Poi anche Baibars spedì i suoi ambasciatori da Carlo d'Angiò, con l'intenzione nascosta di conoscere la situazione dei cristiani.


LA STORIA DELLE CROCIATE LE CROCIATE DEL NORD LA STORIA DELLA RECONQUISTA
I CAVALIERI DEL SANTO SEPOLCRO I CAVALIERI DI SAN LAZZARO I CAVALIERI OSPITALIERI
I CAVALIERI TEMPLARI I CAVALIERI TEUTONICI I CAVALIERI DI SAN TOMMASO I MONACI CISTERCENSI
I CAVALIERI PORTASPADA I FRATELLI DI DOBRZYN L'ORDINE DI SANTIAGO L'ORDINE DI CALATRAVA
L'ORDINE DI ALCANTARA L'ORDINE DI MONTESA L'ORDINE DEL CRISTO L'ORDINE DI SAN BENEDETTO DI AVIS