1291: la fine delle Crociate

Dopo la presa e la distruzione di San Giovanni d'Acri, il Sultano spedì uno dei suoi Emiri con un corpo di milizie ad occupare la città di Tiro; la quale, vinta dallo spavento, aprì le sue porte senza opporre alcuna resistenza.

Allo stesso modo si arresero Beirut, Sidone e tutte le città cristiane della costa. Queste città, che non avevano soccorso San Giovanni d'Acri e che si credevano protette dalla tregua, videro la loro popolazione trucidata, dispersa e condotta in schiavitù.

La vendetta dei musulmani si esercitò perfino sulle pietre; fu sconvolta anche la terra dove erano stati i cristiani; le loro case, i loro templi, i monumenti della loro industria, della loro pietà del loro valore, tutto fu condannato a perire con loro mediante il ferro o l'incendio.

Così la potenza cristiana in Oriente giunse al suo termine. Questa potenza era stata portata sulle coste dell'Asia come da una tempesta. Simile a quelle piante esotiche che si sviluppano a stento lontano dal luogo di origine, non aveva potuto avere il suo sviluppo naturale in un clima e sotto un cielo forestiero.

Gli Stati cristiani d'Oriente contavano più di ottanta città e un gran numero di castelli o fortezze; ma la maggior parte di tali castelli e città ricevevano i loro difensori e i loro abitanti dall'Italia, dalla Germania, dall'Inghilterra e dalla Francia. Così che i veri appoggi del Regno di Gerusalemme si trovavano solo in Occidente.


Templari, Ospitalieri e Cavalieri Teutonici abbandonano la Terra Santa

La decadenza o la prosperità di quel regno non provenivano soltanto dalle sue leggi, dalla sua estensione, dal numero delle sue città; ma la sua salvezza dipendeva anche dal zelo che altri popoli ponevano a soccorrerlo.

Fin tanto che gli Stati cristiani d'Oriente avevano attirato l'attenzione dell'Europa, si mantennero dignitosamente; ma caddero quando l'Europa ne distolse lo sguardo. La loro gloria era stata opera dell'entusiasmo religioso o piuttosto del patriottismo cristiano che li aveva fondati; una delle loro più grandi calamità fu l'indifferenza dei fedeli.

Una cronaca mussulmana, dopo aver descritto la desolazione delle coste di Siria e lo sterminio dei cristiani, termina la sua narrazione con questa notevole sentenza:

“Le cose, se piacerà a Dio,
resteranno così fino all'ultimo giudizio”


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