Gli antichi popoli del Baltico

L'uomo abitava queste terre nordiche gią da 10.000 anni, ma furono i nomadi venuti dall'est a gettare le fondamenta per lo sviluppo dei diversi popoli baltici.

Durante il quinto millennio a.C. diverse popolazioni provenienti dagli Urali si insediarono sulle rive del mar Baltico: si trattava degli Estoni, dei Finnici, dei Careli e dei Livoni (o Livi), che popolarono l'attuale Lettonia e diedero il nome alla Livonia.

2.000 anni dopo, un gruppo di popoli indoeuropei, chiamati oggi Proto-baltici, intraprese una lunga migrazione a partire dalle rive del mar Caspio. I futuri Lettoni e Lituani si insediarono nella Russia centrale nel secondo millennio a.C., per poi continuare il proprio cammino verso ovest, fermandosi sul territorio dell'attuale Bielorussia intorno al 500 a.C., prima di raggiungere le rive del mar Baltico in Lettonia, Lituania, Prussia Orientale e Pomerania.


un guerriero pagano

Gli storici sanno molto poco sull'organizzazione sociale e politica dei popoli del Baltico. Si sa che erano organizzati in tribł che potrebbero essere meglio definite “province” ed alcune regioni erano governate da Principi. In pratica ogni provincia era indipendente ma, in tempo di guerra, coloro che condividevano un linguaggio comune tendevano ad agire uniti.

Mentre gli Estoni non pensavano all'unificazione, pił a sud alcuni raggruppamenti di tribł annunciavano la formazione di futuri Stati. In Livonia, accanto ai Livoni insediati nel dintorni dell'attuale Riga, i Curi (che diedero il nome alla Curlandia) iniziano a praticare la pirateria. Altri popoli stavano nascendo, come per esempio i Letgalli (che diedero il nome alla Letgallia), i Selonici (della Selonia) e i Semgalli (della Semgallia). Alcuni dei loro principi sono passati alla storia, come Rusinch, il cui stendardo rosso con una striscia bianca é divenuto la bandiera della Lettonia.

Queste popolazioni, che non conoscevano la scrittura, vissero per secoli praticando l'allevamento, la raccolta, l'apicoltura, la coltivazione de1 frumento, la pesca e la caccia alla foca. Seppero inoltre trarre vantaggio dall'oro del Baltico: l'ambra.


una scena di caccia nei territori del Baltico

Durante il primo secolo d.C. una via dell'ambra metteva in collegamento gli attuali Paesi Baltici con Vienna. Resti archeologici provano l'esistenza di scambi commerciali tra questi popoli e Roma, descritti dallo storico Tacito.

Il conflitto armato tra i pagani di Livonia e gli slavi che abitavano sulle rive del Baltico ed i loro vicini sassoni e danesi a nord ed a sud erano stati frequenti per diversi secoli prima delle Crociate.


tribł baltiche nel 1200

Durante un periodo di pił di 150 anni, fino all'arrivo dei Crociati tedeschi nella regione, i popoli locali erano stati attaccati molte volte dai principati Russi e Lituani, come pure dai regni cristiani della Scandinavia e del Sacro Romano Impero, che intendevano sottomettere i loro vicini di casa.

Per parte loro i Livoni effettuavano incursioni in Danimarca e Svezia. Le battaglie erano in gran parte causate dai tentativi di distruggere i castelli e le rotte commerciali marittime per ottenere il vantaggio economico nella regione.

Molte postazioni fortificate, sia di legno che di mattoni, punteggiavano la campagna; la popolazione indigena viveva con la paura di essere uccisa o portata via in schiavitł insieme con le greggi e qualsiasi cosa che valesse la pena rubare. L'economia dei nativi dell'entroterra era l'agricoltura, integrata dall'allevamento, dalla pesca e dalla caccia, mentre le tribł che vivevano nelle province marittime vivevano di pirateria e di commercio.


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