La Campagna del 1211-1213


1211: la campagna per la Contea di Laanemaa

I Crociati tedeschi del Vescovo di Riga erano diventati molto attivi nella lotta contro gli Estoni. Nel gennaio del 1211 i Crociati tedeschi ed i loro alleati Livoni e Letgalli misero insieme un grande esercito e iniziarono a muoversi lungo la costa livoniana per raggiungere Soontagana, nel sud della contea di Laanemaa.


Cavaliere tedesco, XII sec.

Gli Estoni scoprirono che l'esercito crociato era in movimento, ma non riuscirono a diffondere l'allarme abbastanza velocemente, così che l'esercito Crociato circondò il forte di Soontagana. Secondo Enrico di Livonia, i crociati presero moltissimi prigionieri e gli Estoni che riuscirono a fuggire nelle foreste o sul mare ghiacciato, morirono assiderati.

L'attacco tuttavia non spaventò gli Estoni, che già il mese successivo organizzarono un'incursione nella contea livoniana di Metsepole, dove bruciarono diversi villaggi ed abbatterono le chiese. Da allora i Crociati tedeschi mossero guerra non solo contro le Contee Estoni di Sakala e Ugandi, ma anche contro la Contea di Laanemaa.


1211: il primo assedio della fortezza di Viljandi

Un grande obiettivo per i Fratelli della Spada era quello di prendere la roccaforte di Viljandi, nella Contea Estone di Sakala. All'inizio di marzo del 1211, un grande e ben attrezzato esercito Crociato composto da Fratelli della Spada, crociati di Riga, Livoni e Letgalli convertiti, raggiunse quindi i villaggi ai piedi della roccaforte, dove quasi tutti gli abitanti vennero uccisi. Alcuni prigionieri furono portati di fronte alla fortezza dove vennero uccisi presso il fossato, per intimidire gli assediati.

Nel primo scontro di fronte al portone della roccaforte, i difensori riuscirono a respingere i Fratelli della Spada, catturando alcuni di loro e spogliandoli del loro equipaggiamento. Gli assedianti costruirono poi una torre mobile, riempirono il fossato con dei tronchi e montarono sopra la torre. Da lì poi scagliarono delle lance ed i balestrieri tirarono sui difensori della roccaforte.


rovine della roccaforte di Viljandi

Gli Estoni cercarono di incendiare la torre. Fu in quel momento che i Fratelli della Spada si accorsero che nelle vicinanze c'era una catapulta abbandonata. Con la catapulta lanciarono verso la roccaforte pezzi di legno incendiato per un giorno ed una notte, infliggendo danni abbastanza gravi. Ben presto i Fratelli della Spada riuscirono a distruggere una delle fortificazioni, ma dietro di essa ve ne era un'altra. Inoltre, gli Estoni rapidamente spegnevano il fuoco sulle parti della roccaforte che si venivano incendiate ed il mattino seguente erano riusciti a ripristinare tutte le fortificazioni danneggiate.


modello della la roccaforte di Viljandi

L'attacco durò cinque giorni e cinque notti, fino a quando i difensori, che soffrivano per le perdite e per la mancanza di acqua, si videro costretti ad avviare i negoziati con i Fratelli della Spada. Gli anziani Estoni uscirono dalla fortezza e pattuirono una tregua, offrendo degli ostaggi.

All'interno della fortezza vennero ammessi solo i sacerdoti che spruzzarono l'acqua santa sulla roccaforte, sulle case e sugli uomini e donne Estoni. Vennero insegnate agli Estoni le conoscenze di base del cristianesimo, ma non si verificò invece il battesimo di massa, che venne rinviato a causa del “molto enorme versamento di sangue”. L'esercito dei Fratelli della Spada, che aveva sofferto grandi perdite, si ritirò con i figli degli anziani e dei nobili come ostaggi.


1211: l'assedio di Turaida

Il trionfo dei Fratelli della Spada non durò a lungo; dopo aver saputo dei preparativi di guerra degli Estoni, i Fratelli della Spada saccheggiarono le zone meridionali della Contea Estone di Sakala, come precauzione.

A questi saccheggi seguirono i feroci attacchi degli Estoni ai domini dei Crociati. In primo luogo gli Estoni raggiunsero le zone intorno al lago Burtnieks ed al fiume Umera, poi gli anziani Estoni Lembitu e Meeme attaccarono Rubene, in Livonia, dove incendiarono una chiesa.

Inoltre gli attacchi degli Estoni contro i Livoni divennero più frequenti, in quanto questi ultimi erano considerati come nemici. In passato i Livoni, che erano stati costretti alla guerra contro gli Estoni, speravano di collaborare con gli Estoni, ma queste incursioni cambiarono i loro sentimenti.


la roccaforte di Kaupo di Turaida

Entro l'estate del 1211, un più ampio piano militare venne fatto dalle tribù pagane degli Estoni, il cui obiettivo era quello di catturare la roccaforte detenuta da Kaupo di Turaida, il capo dei Livoni convertiti.

Gli Estoni dell'isola di Saaremaa si unirono alla lotta contro i tedeschi. La loro flotta si mosse lungo il fiume Gauja e fece irruzione nel villaggio di Kubesele. Più tardi, gli Estoni delle Contee di Saaremaa, Reval e Laanemaa si unirono in un saccheggio su scala molto più ampia. L'esercito Estone, messo insieme da tre diverse contee, si stima sia stato di circa 3.000-4.000 uomini.

Le truppe Estoni dalla terraferma e la flotta Estone di Saaremaa arrivarono presso la fortezza di Turaida. Questo esercito circondò ed iniziò a circondare la residenza di Kaupo di Turaida.


il porto di Riga

La roccaforte venne circondata ed ebbe inizio l'attacco. Gli assedianti minacciarono di continuare ad attaccare fino a quando non avrebbero preso la roccaforte o i Livoni all'interno si sarebbero decisi agli unirsi agli Estoni per poi insieme attaccare Riga.

I Fratelli della Spada inviarono una richiesta di aiuto al loro forte vicino a Sigulda. Poco dopo, arrivò in Turaida un grande esercito di rinforzo, che iniziò una feroce battaglia con gli estoni.


balestriere, XIII secolo

I balestrieri Livoni ed i tedeschi della roccaforte si unirono al contrattacco. Gli Estoni erano ormai intrappolati tra due eserciti nemici. Molti di loro furono catturati e molti altri si ritirarono raggruppandosi su una collina tra il castello e il fiume Gauja. La battaglia durò dalla mattina alla sera ed alla fine gli Estoni furono costretti ad arrendersi ed accettare di essere battezzati.

Di notte, però, gli Estoni segretamente tentarono di fuggire verso il mare, navigando lungo il fiume Gauja con le loro navi. Sfortunatamente per loro, i Fratelli della Spada avevano costruito sul fiume un ponte con due torri di guardia, da dove colpirono gli Estoni in fuga con lance e frecce. La notte successiva gli Estoni abbandonarono le loro navi e si allontanarono attraverso la terraferma.

Le perdite estoni furono pesanti, anche se furono ampliate nella Cronaca di Livonia: i 2.000 morti, la stessa quantità di cavalli catturati e oltre 300 navi distrutte, sono probabilmente delle esagerazioni.


1211: i Crociati raggiungono il centro dell'Estonia

Analogamente agli Estoni delle Contee di Saaremaa, Reval e Laanemaa, anche gli Estoni delle Contee di Sakala ed Ugandi continuarono a combattere i crociati tedeschi ed i loro alleati Livoni e Letgalli. Infatti raccolsero un grande esercito ed attaccarono i Letgalli. Numerosi Letgalli furono uccisi e alla fine l'esercito Estone arrivò al forte di Beverin con l'intenzione di dargli fuoco.


Lembitu di Lohavere

Le incursioni estoni spaventarono i Letgalli, che allarmarono la città di Riga. Nell'ottobre del 1211 fu messo insieme un grande esercito di Fratelli della Spada, altri crociati tedeschi, Livoni e Letgalli, che iniziò ad avanzare verso le Contee Estoni a nord di Sakala. L'attacco arrivò improvvisamente, ma la gente del posto riuscì a fuggire e organizzare una difesa. I crociati si spostarono nella Contea di Nurmekund e, sulla via del ritorno, diedero fuoco al forte di Lembitu di Lohavere, nelle regioni settentrionali della Contea di Sakala.

Nel gennaio 1212, il Vescovo di Riga Albrecht von Buxthoeven ed il Vescovo di Estonia, Theoderich von Treyden misero insieme un grande esercito di crociati, Livoni e Letgalli. Era guidato dal Vescovo di Estonia. L'esercito mosse attraverso le Contee di Ugandi e Jogentagana, e da lì sino a raggiungere le contee di Vaiga, Jarva, Muhu e Nurmekund. Dopo un enorme saccheggio, l'esercito crociato si ritirò sino al lago Vortsjarve, e da lì tornò a casa.


1212: l'attacco russo a Varbola Stronghold

Nel febbraio del 1212 Mstislav Mstislavich, Principe di Novgorod, decise di intervenire nella conquista dell'Estonia ed organizzò un attacco insieme al nuovo Principe di Pskov. Attraversò le contee Vaiga e Jarva e raggiunse la contea di Harju, dove cominciò ad assediare il forte di Varbola Stronghold. Dopo pochi giorni di assedio, i difensori accettarono di pagare un tributo di 700 marchi agli aggressori, che subito dopo tornarono indietro.


a sinistra Mstislav Mstislavich

Quando i russi giunsero a Pskov, comunque, una brutta sorpresa li stava aspettando. A quanto pare, l'anziano Estone di Lohavere, Lembitu, aveva raccolto un grande esercito dalle contee di Sakala e Ugandi ed aveva invaso la città di Pskov, saccheggiando e uccidendo i suoi cittadini. Poi gli Estoni di Lembitu si ritirarono prima del ritorno di Mstislav Mstislavich, così che al suo ritorno trovò la città rasa al suolo e saccheggiata.


1213: la tregua di Turaida

Dopo il 1208, i partiti della guerra scorrazzavano in Livonia, Letgallia, e in diverse Contee dell'Estonia, con i Livoni, Letgalli e Russi dei Principati di Polotsk e di Pskov che si alleavano a volte con i Crociati ed a volte con gli Estoni.

Le fortificazioni, che erano i principali centri delle Contee Estoni, furono assediate, catturate e ricatturate diverse volte.

Nell'aprile del 1212 gli scontri tra i crociati e gli estoni, che duravano da quasi quattro anni, avevano sfiancato entrambi i contendenti e, per qualche tempo, era necessario fermarsi. Anche la peste, dopo aver cominciato a diffondersi nel campo di battaglia di Turaida nel 1211, stava prendendo i suoi morti, uccidendo in Estonia e in Livonia.

Così, venne deciso che occorreva una tregua. Gli avversari si riunirono a Turaida ed anche il Vescovo Albrecht von Buxthoeven partecipò ai negoziati durante i quali venne firmata una tregua di tre anni (1213-1215). Il patto si dimostrò in genere più favorevole ai tedeschi, che consolidarono la loro posizione politica. La condizione era che la Contea di Sakala doveva essere governata dal Vescovo, ed i loro abitanti dovevano essere battezzati.

La tregua di Turaida segnò la fine della prima fase della Crociata del Baltico. Gli Estoni svilupparono il loro sistema di alleanze tra le contee, accentrandole sotto un unico comando. Erano guidati da Lembitu di Lohavere, l'anziano della contea di Sakala che era diventato la figura centrale della resistenza estone già dal 1211.

Nel 1214, la Contea di Talava, indebolita nelle guerre con gli Estoni ed i Russi, divenne uno stato vassallo dell'Arcivescovado di Riga, ma nel 1224 fu divisa tra l'Arcivescovado e l'Ordine dei Fratelli della Spada.


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