La Confederazione di Livonia


1225: L'arrivo di Guglielmo di Modena

Nel 1225 il Papa Onorio III mandò in Livonia il suo vice-cancelliere italiano, il Vescovo Guglielmo di Modena, per arbitrare la controversia. Guglielmo presto si guadagnò la fiducia di tutte le parti, ponendo dei compromessi diplomatici sui confini territoriali e sulle giurisdizioni ecclesiastiche, sulle tasse, sulla moneta, ed altro, ma non riuscì a risolvere la disputa su chi doveva governare in Livonia.

Fu in questo momento che venne composta una delle più grandi narrazioni storiche medievali, la “Cronaca di Enrico di Livonia”, presumibilmente per aiutare gli uomini di Chiesa a comprendere gli eventi che portarono a questa crisi.

Nel 1226, nella roccaforte di Tarwanpe, il Vescovo Guglielmo di Modena mediò con successo la pace tra i tedeschi, i danesi e gli Estoni della Contea di Virumaa. Cercò di escludere l'Estonia dalla contesa, prendendola direttamente sotto il controllo papale. Nominò quindi un vice-legato come governatore e fece venire dei cavalieri tedeschi come vassalli. Ma questa decisione non funzionò: il vice-legato successivamente cedette la terra ai Fratelli della Spada.


1228: la nascita della Confederazione di Livonia

Entro 1227 tutta l'Estonia era stata conquistata e nel 1228 il territorio venne nuovamente suddiviso dal Legato pontificio Guglielmo di Modena in sei principati feudali:
il nord dell'Estonia come “directum Dominum” del Re di Danimarca, divenne il Ducato di Estonia;
alla Chiesa andarono l'Arcidiocesi di Riga, il Vescovado di Curlandia, il Vescovado di Dorpat, il Vescovado di Osel-Wiek;
l'Ordine dei Fratelli della Spada conservò la Contea di Sakala ma, al posto della Contea di Ugandi, ricevette le Contee più piccole dell'Estonia centrale. Nacque così la Confederazione di Livonia.


1228: il conflitto tra tedeschi e danesi

Tuttavia, i Fratelli della Spada rimasero insoddisfatti per aver ricevuto, a loro parere, poche terre; volevano di più e ben presto ebbero la loro occasione: i tedeschi ed i danesi iniziarono un conflitto, così, quando i Re Valdemaro II di Danimarca venne sconfitto ancora una volta, l'Ordine approfittò della situazione e conquistò tutto il Nord dell'Estonia, tra cui Tallinn, quasi senza ricevere resistenza.


la sede del Vescovo di Dorpat (Tartu)

Nonostante le interferenze del Legato del Papa Guglielmo di Modena, i Fratelli della Spada mantennero il possesso della terra fino a quando scomparvero, circa 10 anni dopo. Tuttavia il conflitto tra tedeschi e danesi creò molta opposizione verso i Fratelli della Spada e il numero dei loro nemici iniziò a crescere. La Danimarca riebbe le sue terre nel 1238, con il trattato di Stensby.

Ma anche Guglielmo di Modena non riuscì a risolvere il problema più urgente: la situazione finanziaria del Fratelli della Spada, né poté suggerire una divisione delle terre pienamente accettabile dai Fratelli. Vedeva solo due vie d'uscita al loro dilemma: o quello di aderire ad un Ordine militare più ricco, o acquistare terreni sufficientemente ricchi per sostenere economicamente le loro forze.

La prima speranza non ebbe alcun risultato, perché i Cavalieri Teutonici respinsero la domanda di adesione dei Fratelli della Spada al loro Ordine ed anche la seconda ipotesi non era fattibile perché Guglielmo di Modena aveva deciso che l'Estonia sarebbe tornata a Valdemaro II di Danimarca.


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