La Battaglia di Forbie ebbe luogo tra il 17 ed il 18 ottobre 1244, nei pressi del villaggio di Forbie a nord-est di Gaza. Nel giugno 1244 diecimila cavalieri Khwarizmiani invasero il territorio di Damasco, la Galilea e Tiberiade e l'11 luglio si presentarono sotto le mura di Gerusalemme. Per più di un mese i Crociati resistettero eroicamente, poi il 23 agosto capitolarono.


sotto le mura di Gerusalemme

Baybars

La Città Santa fu saccheggiata e la Chiesa del Santo Sepolcro fu profanata e data alle fiamme. Di tutta la popolazione scamparono a questo massacro solo in 300. Dopo tale scempio i Turchi ripartirono e si unirono all'esercito Egiziano del sultano Ayyub comandata dal giovane emiro Baybars.


cavalieri beduini

Il 17 ottobre 1244 sulla pianura di la Forbie (Herbiya) i turchi e gli egiziani si affrontarono con gli eserciti congiunti di Damasco e di Acri. L'esercito di Damasco guidato da Al-Mansur Ibrahim, emiro di Homs, comprendeva circa 2000 cavalieri beduini oltre ad un distaccamento di truppe.


Guillaume
de Chateauneuf

L'esercito di Acri comprendeva 600 cavalieri crociati e 6000 fanti al comando di Filippo di Montfort e Walter IV di Brienne, conte di Giaffa e di Ascalona; vi erano inoltre 600 Cavalieri fra Templari e Ospitalieri guidati da Armand de Perigord, Gran Maestro dei Templari e da Guillaume de Chateauneuf, Gran Maestro degli Ospitalieri, vi eran anche numerosi Cavalieri Teutonici e Cavalieri di San Lazzaro.


stemma di
Filippo di Montfort

Nonostante la presenza di Filippo di Montfort, il Comando in Capo venne affidato a Walter di Brienne. L'esercito turco-egiziano, comandato dal giovane emiro Baybars, futuro sultano d'Egitto, era in numero leggermente inferiore. Walter de Brienne voleva attaccare mentre sia Armand de Perigord che Al-Mansur Ibrahim ritenevano più prudente aspettare. Prevalse la prima ipotesi: Walter de Brienne non era disposto ad attendere gli Egiziani, visto che aveva forze superiori.

La battaglia ebbe inizio la mattina del 17 ottobre con i cavalieri cristiani più volte alla carica degli egiziani. Nonostante questi tentativi, che avevano lo scopo di rompere il loro ranghi, gli Egiziani mantennero la loro posizione.

La mattina del 18 ottobre Baybars lanciò la sua cavalleria Khorezmiena contro il fianco nemico. Il centro delle truppe alleate venne subito spezzato e i Khorezmieni attaccarono la sinistra, formata dai cavalieri beduini di Al-Mansur Ibrahim: solo 280 beduini sopravvissero al massacro. Minacciati dagli egiziani al centro e dai Khorezmieni dal loro lato, i cristiani furono sopraffati e nel giro di qualche ora l'esercito latino-damasceno fu annientato.


stemma di
Walter de Brienne

Alla sera sul terreno giacevano 5000 morti tra cui un numero imprecisato di Cavalieri Templari, Ospitalieri e Teutonici. 800 crociati vennero presi prigionieri: tra questi il conte di Giaffa e di Ascalona Walter de Brienne, il Gran Maestro dei Templari Armand de Perigord ed il Gran Maestro degli Ospitalieri Guillaume de Chateauneuf. Dopo questa battaglia gli Ordini monastici furono decimati: sopravvissero 33 Templari, 27 Ospitalieri e 3 Teutonici, mentre tutti i Cavalieri dell'Ordine di San Lazzaro furono decimati. All'indomani di questa ennesima disfatta il Regno Cristiano era sempre più in pericolo.