(1099 - 1120)
IL MAGISTERO DI GERARDO SASSO

Annesso al monastero benedettino di Santa Maria Latina in Gerusalemme che dei mercanti di Amalfi avevano costruito tra il 1070 e il 1080, vi era una foresteria in cui venivano accolti i numerosi pellegrini in visita ai luoghi santi, e lo xenodochium (ospedale in greco) dedicato a San Giovanni l'Elemosiniere, e diretto Gerardo Sasso, un oblato dei monaci benedettini.

Gerardo Sasso era nato tra il 1035 e il 1040 a Scala (all'epoca Amalfi del Monte) da una nobile famiglia della repubblica marinara di Amalfi, città alla quale appartenevano delle potenti famiglie patrizie che avevano stretti legami con la Terra Santa, avendo fondato in Gerusalemme monasteri e piccole case per l'accoglienza di pellegrini.

Alcuni storici hanno sostenuto fino a qualche anno fa che fosse francese, originario della Provenza; altri come lo storico G.G. Napione hanno identificato Gerardo Sasso con Gerardo da Tonco (o Gerard Tum), feudatario astigiano partito per la prima crociata.


il Beato Gerardo fondatore dell'Ordine
dipinto di Rodolfo Papa

Questa confusione deriva da una traduzione errata dello storico Pierre-Joseph de Haitze che tradusse diversi testi latini e scrisse, tra l'altro, la sua “storia della vita e del culto del Beato Gérard Tenque, fondatore dell'Ordine di S. Giovanni di Gerusalemme”. Avrebbe chiamato fratel Gerardo, «Fr. Gerardus tunc Hospitalis praefectus cum a Christianis duce Godefredo Hyerusalem capta est anno domini MLXXXIX» dove “tunc” dovrebbe essere tradotto come “al momento”, «Fratello Gerardo, all'epoca amministratore degli Ospitalieri ... » e non «Fratello Gerardo Tenque, amministratore degli Ospitalieri ...». Fu lo storico Ferdinand de Hellwald che notò l'errore di traduzione nel 1885.

Forse il giovane Gerardo, fortemente influenzato da un mercante di Amalfi, certo Mauro, si era incamminato verso Gerusalemme per dare assistenza ai pellegrini che giungevano in Terra Santa. A Gerusalemme, abbracciata la vita monacale, si era fermato nel monastero benedettino di Santa Maria Latina, dove aveva avuto l'incarico di dirigere l'ospizio in cui venivano accolti i numerosi pellegrini in visita ai luoghi santi.


reliquie del Beato Gerardo conservate a Martigues (Francia)

Sotto il califfato di Egitto la sua opera di misericordia non aveva presentato difficoltà. Nel 1071, invece, dopo la battaglia di Manzikert a seguito della quale Gerusalemme era stata sottratta all'Egitto per passare sotto i Turchi Selgiuchi, erano iniziate le persecuzioni dei cristiani. Durante il regno dell'Imam al-Hakim erano state distrutte 30.000 chiese (fra le quali quella del Santo Sepolcro a Gerusalemme). Questo doloroso stato di cose aveva provocato la prima Crociata che, guidata da Goffredo di Buglione, aveva messo sotto assedio Gerusalemme.


1099: Gerusalemme assediata dai cristiani. Il Beato Gerardo, gettò loro il pane dalle mura, ma, arrestato dal custode della città, successe il miracolo del pane tramutato in pietre
(affresco nel palazzo del Gran Maestro a La Valletta)

Durante l'assedio, Gerardo Sasso si era distinto fornendo ai Crociati cibo ed informazioni. La leggenda narra che gettava dalle mura della città pane ai Cristiani che l'assediavano: quando fu scoperto, il pane si trasformò in pietre. Quando Gerusalemme fu conquistata dai Crociati, il 15 Luglio1099, Gerardo Sasso mise a lo xenodochium disposizione dei Crociati feriti.


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