1113: la fondazione dell'Ordine Monastico

Fu allora che la comunità dello xenodochium di Gerusalemme si separò da quella del monastero di Santa Maria Latina e si trasformò da cima a fondo, adattandosi alla nuova situazione creatasi dopo la conquista dei luoghi santi da parte dei Crociati. il suo rettore Gerardo sostituì il protettore dello xenodochium, San Giovanni l'Elemosiniere, dedicando la struttura a San Giovanni Battista.


Gerardo Sasso

Verso il 1100 Gerardo diede un saldo fondamento alla nuova istituzione, invitando i confratelli Ospitalieri a prendere l'abito religioso; fu allora gli Ospitalieri che ricevettero dal Patriarca di Gerusalemme una vesta nera con sul petto una croce bianca simile a quella dell'antica repubblica marinara di Amalfi, prestarono i voti di povertà, castità ed obbedienza e giurarono solennemente “di vivere secondo una regola e delle istituzioni onorevoli”.

Lungi dal dedicarsi, come gli altri monaci, ad attività puramente spirituali e in particolar modo alla contemplazione, alla predicazione o alla propagazione della fede, la nuova confraternita si dedicò a prestare la propria opera dedicandosi all'assistenza dei cristiani ammalati o bisognosi.

Quindi Fratello Gerardo costruì una casa per i pellegrini e una chiesa in onore di San Giovanni Battista; gestì l'organizzazione, l'accoglienza, il vitto e l'assistenza pastorale per i molti pellegrini; si occupò della cura dei malati e degli indigenti prodigando loro le sue cure, le sue veglie e le sue elemosine; fu, come già allora lo definirono, “il Signore degli infermi”. I primi aderenti alla nuova congregazione, colpiti dal suo impegno e dalla sua fede, si dedicarono amorevolmente alla cura dei malati.


Gerardo riceve Goffredo di Buglione

I crociati che, al seguito di Goffredo di Buglione avevano assediato Gerusalemme e vi erano entrati vittoriosi il 15 Luglio 1099, erano stremati dai combattimenti e dal lungo assedio e nell'ospizio di Fratello Gerardo trovarono la cura delle loro ferite e conforto e ristoro per la loro stanchezza.

Il nobile e generoso sacrificio di Gerardo Sasso causò l'ammirazione molti cavalieri d'alta nobiltà che erano giunti in Palestina come Crociati e che aderirono alla nuova congregazione, colpiti dal suo impegno e dalla sua fede, e si dedicarono amorevolmente alla cura dei malati e alle opere di carità.

Dopo la conquista di Gerusalemme, Goffredo di Buglione, appena entrato nella città, volle visitare l'ospizio e ne restò talmente compiaciuto che offrì all'Ordine una prima donazione di alcuni suoi beni patrimoniali nel Brabante. Iniziò così la fortuna dell'Ospizio che in poco tempo “moltiplicò assai i possedimenti e le rendite”. Queste donazioni erano fatte direttamente all'ospedale che così incominciò ad avere una propria indipendenza economica.


Istituzione ufficiale dell'Ordine dei Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme
(Baldovino I, Re di Gerusalemme, consegna a Fratello Gerardo la spada di Gran Maestro)

Gerardo Sasso quindi acquisì altre terre e rendite per la nuova congregazione in tutto il Regno di Gerusalemme. Inoltre molti crociati chiesero di entrare nel nuovo Ordine: le file di quella che diventerà poi la “Sacra Milizia” si andavano ingrossando. Si videro allora gli Ospitalieri di Fratello Gerardo, anche se oramai dotati di enormi rendite, continuare a nutrirsi di solo pane e imporsi tante privazioni e mettere da parte le proprie ricchezze in favore dei loro ammalati.


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