Nel 1187 la situazione politica a Gerusalemme divenne molto tesa. Il Conte Raimondo III di Tripoli si rifiutava di accettare Guido di Lusignano come nuovo sovrano del regno di Gerusalemme, così che Gerard di Ridefort, Maestro dei Cavalieri Templari e Roger de Moulins, Maestro degli Ospitalieri, furono inviati da Guido di Lusignano a Tiberiade per negoziare con il Conte Raimondo.
Nel frattempo, Saladino aveva inviato una piccola armata verso Tiberiade guidata da suo figlio al-Afdal, per rappresaglia ad un precedente attacco ad una carovana Musulmana da parte di Rinaldo di Chatillon.
Il Conte Raimondo III di Tripoli nutriva la speranza che Saladino si potesse alleare con lui contro Guido di Lusignano e per questo aveva permesso alla spedizione di Saladino di attraversare Tiberiade il 30 aprile, sebbene si fosse premurato di avvisare i Cristiani di Nazaret del loro passaggio.
Il 30 aprile i due Gran maestri arrivarono a Nazareth. Una lettera pervenuta loro dal Conte di Tripoli li aveva ammoniti di evitare lo scontro del principe al-Afdal, figlio di Saladino, che l'indomani avrebbe fatto una scorreria sulle terre del Conte, con la promessa di non offendere alcuno.
Non curanti di questa raccomandazione, Gerard di Ridefort e Roger de Moulins scrissero frettolosamente a tutti i cavalieri Templari e Ospitalieri sparsi nelle vicine fortezze di raggiungerli a Cresson, nei pressi di Nazaret.
Il 1º maggio 1187 si radunò così un piccolo esercito formato da guarnigioni di Templari e da Cavalieri di San Giovanni; un piccolo contingente di soli 500 cavalieri in tutto, che partì per provocare il principe al-Afdal, la cui truppa era composta da 7.000 uomini.
Ecco come narra i fatti l' “Itinerarium Peregrinorum et Gesta Regis Ricardi”, una cronaca della
Terza Crociata:
“Così Saladino radunò il suo esercito e marciò velocemente verso la Palestina. Egli inviò
l'emiro di Edessa, Manafaradin (al-Muzaffar), a capo di 7.000 Turchi per razziare la Terra Santa.
Ora, quando questo Manafaradin giunse nella regione di Tiberiade, si scontrò con il maestro del
Tempio, Gerard de Ridefort, e con il maestro dell'Ospedale, Roger de Moulins. Nello scontro
inaspettato che seguì, Manafaradin mise in fuga Gerard de Ridefort, mentre Roger de Moulins venne
ucciso, trafitto da una lancia nello stomaco”.
I Musulmani finsero una ritirata: una tattica alquanto comune che non avrebbe dovuto trarre in inganno Gerard di Ridefort; tuttavia egli ordinò una carica, nonostante il parere contrario di Roger de Moulins, e i cavalieri si separarono così dalla fanteria. I Musulmani riuscirono a contrastare facilmente la carica diretta dei Cristiani, uccidendo prima quasi tutti i cavalieri esausti e poi i fanti.
Gerard di Ridefort riuscì a fuggire, mentre il Gran Maestro dell'Ordine di San Giovanni, Roger de Moulins, venne ucciso trafitto da una lancia nello stomaco. Dopo la battaglia gli Ospitalieri cercarono il corpo del loro Gran Maestro e lo ritrovarono sotto un mucchio di musulmani che lui aveva ucciso. Il suo corpo fu portato a Tolemaide, dove ebbe tutti gli onori funebri.
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