(1277 - 1289)
IL MAGISTERO DI NICOLAS DE LORGUE

Nel 1277, dopo la morte di Hugues de Revel, venne eletto a Gran Maestro degli Ospitalieri Nicolas de Lorgue. Nel 1250 era divenuto il castellano della fortezza di Margat ove, distintosi, nel 1266 venne nominato maresciallo dell'Ordine. Ricoprì la carica di Gran Precettore dal 1271 al 1275, quando divenne commendatore di Tripoli.

Durante il suo Magistero, nel 1281, si concluse la tregua decennale firmata con i Mamelucchi alla fine della Settima Crociata, così che questi ultimi ripresero lo loro incursioni nel territorio cristiano in Siria.

Come già fatto da Baybars, Qalawun, il Sultano del Cairo successore di Baybars, firmò diversi trattati di pace con gli Stati Crociati e con gli Ordini militari. Riconobbe pertanto Tiro e Beirut come entità separate dal Regno di Gerusalemme, ora attestato a San Giovanni d'Acri. E, nel 1282, Qalawun concluse anche un trattato di pace con San Giovanni d'Acri.

Questi trattati però mettevano sempre nuovi ostacoli fra i cristiani d'Oriente e quelli di Occidente, inoltre non trattenevano il Sultano del Cairo, che trovava sempre qualche pretesto per infrangerli, quando la guerra gli prometteva maggiori vantaggi della pace.

Nel 1285 i Mamelucchi saccheggiarono le campagne nei pressi di San Giovanni, ma furono sorpresi da un esercito degli Ospitalieri e sconfitti. Per vendicarsi di questa sconfitta, il sultano mamelucco Qalawun spedì un esercito di 5.000 uomini ad assediare la fortezza di Margat, situata fra Tortosa e Tripoli. I Cavalieri Ospitalieri, ai quali apparteneva quel castello, furono accusati di fare scorrerie sulle terre dei musulmani. Questa accusa, che in effetti non era senza fondamento, fu presto seguita dall'assedio della fortezza.


resti della fortezza di Margat

La fortezza di Margat era come una città posta sopra una montagna: le vette delle torri che eccedevano per altezza quelle di Palmira erano accessibili solo alle aquile del Libano.

Nonostante le difficoltà del luogo, i musulmani riuscirono a porvi le loro macchine e cominciarono l'assedio; nei primi giorni di aprile i minatori scavarono sotto le mura e le torri. Dopo aver fatto una breccia alle mura, dettero l'assalto; ma gli Ospitalieri respinsero i musulmani i quali, dopo vari assalti rinnovati con impeto, cominciarono a perdersi d'animo; nondimeno il Dio di Maometto, (dicono gli scrittori arabi) “mandò i suoi angeli mocarrabini e le celesti milizie in soccorso dell'Islamismo”.


il Sultano Qalawun

Il cunicolo scavato sotto le mura fu spinto fino all'interno del castello; la guarnigione cristiana riconobbe che non vi era più scampo e propose la resa; così lo stendardo del Profeta fu piantato sulle mura della fortezza.

Mentre gli Ospitalieri si ritiravano verso Tripoli, i musulmani lodavano il loro Dio per aver sterminato gli adoratori del Messia e purgato il paese dalla loro presenza. La milizia musulmana poi si ritirò cantando le lodi di Chelaìm e il nome del Sultano vittorioso venne osannato in tutte le moschee della Siria e dell'Egitto.

Afflitto da una perdita tanto grave, Nicolas de Lorgue si recò in Europa per invocare nuovi soccorsi ai Cristiani d'Oriente, ma le risposte furono troppo deboli. Ritornato a San Giovanni d'Acri, oppresso dal dolore, morì nel 1289.


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