(1305 - 1319)
IL MAGISTERO DI FOLQUES DE VILLARET

Nel 1305 venne eletto a Gran Maestro Foulques de Villaret, nipote del precedente Gran Maestro. Suo zio aveva influito notevolmente nella sua carriera nell'Ordine, infatti era stato nominato Ammiraglio nel 1299, e Gran Comandante due anni dopo; nel 1303 era divenuto Luogotenente del Gran Maestro, e avanzò quindi al grado di Gran Maestro alla morte di Guillaume de Villaret.

Reinventare la loro azione militare per i Cavalieri di Giovanni significava anche poter contare su spazi più ampi e strategicamente più importanti di quelli posseduti a Cipro e visto che si erano trovati progressivamente coinvolti nella politica del Regno di Cipro, il loro Gran Maestro Foulques de Villaret ideò un piano per conquistare un proprio dominio temporale.

Analizzò la possibilità della Cilicia degli Armeni, ma questa opzione venne respinta perché il paese aveva pochi porti ed era oggetto di continui attacchi dei Turchi. Inoltre, la Cilicia era troppo vicina ai mamelucchi della Siria ed ai mongoli che oramai avevano raggiunto il Medio Oriente.

L'isola bizantina di Rodi era la più preferibile. Era abitata da cristiani, se pure ortodossi, e poi si trovava sulle rotte commerciali nel Mar Nero, con un potente flusso di merci verso l'Egitto e dall'Egitto, infine l'isola, come nuova patria dell'Ordine, si prestava benissimo alle nuove esigenze belliche che l'Ordine intendeva intraprendere.

L'occasione propizia di assicurarsi un territorio si presentò nel 1306. Vignolo de Vignoli, (un corsaro genovese al servizio dell'imperatore di Bisanzio che aveva ottenuto un contratto d'affitto per le isole del Dodecanneso di Coo e di Lero), propose al Gran Maestro Folques de Villaret un'alleanza con l'Ordine: loro forze navali e militari unite avrebbero potuto catturare tutte le isole del Dodecanneso ed egli avrebbe trattenuto un terzo del territorio.

Foulques de Villaret comprese che quella offerta era la soluzione per i loro problemi. Nessuno si turbò per il fatto che le isole facessero parte dell'Impero Bizantino (il Regno Latino di Costantinopoli, originato dalla Quarta Crociata, era crollato nel 1261). Non potendo più combattere i musulmani sulla terra ferma, il mare sarebbe diventato per i Cavalieri il teatro della loro azione.

E come base operativa, Rodi era quanto di meglio si potesse pensare. Punto d'incontro tra le rotte di occidente e oriente, offriva porti naturali dove riparare le navi. Caratteristiche preziose per quella che sarebbe divenuta patria e roccaforte dei Cavalieri dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni.

L'isola di Rodi ormai da tempo suscitava le attenzioni dei musulmani e molti nuclei saraceni vi si erano insediati da tempo. Si trattava, in definitiva, di intraprendere un'azione contro l'eterno nemico della Croce che tentava di impossessarsi di un importante caposaldo.

Quindi Foulques de Villaret si recò a Poitiers, dove soggiornavano il Papa Clemente V e il Re Filippo il Bello, ai quali illustrò il suo progetto. Non fu difficile ottenere l'approvazione di Papa Clemente V, uomo dalla coscienza accomodante, il quale gli accordò una Crociata. i Genovesi e i Siciliani gli fornirono navi, e molti signori e i loro vassalli, accorsi da diverse contrade, fecero a gara per arruolarsi sotto la bandiera dell'Ordine.


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