1311: lo sviluppo dell'Ordine

Le proprietà degli Ospitalieri erano ora incrementate dal beni confiscati ai Templari, loro antichi rivali e, con l'acquisizione di Rodi, non solo gli Ospedalieri di riorganizzarono, ma avevano finalmente un posto per la loro sede. La conquista di Rodi aveva definitivamente cambiato il loro ruolo.


stemma di casa Savoia

Ecco un po' più tardi scrisse un Maestro dell'Ordine degli eventi precedenti: “Il Gran Maestro Foulques de Villaret ed i fratelli Ospitalieri ringraziano il Signore e la Vergine Maria per la ricchezza e l'abbondanza venuta da loro. Hanno costruito un grande castello e conquistato l'intero quartiere, raccogliendo un sacco di persone che vogliono unirsi alla colonizzazione dell'isola di Rodi. Ora molte città dell'Anatolia vogliono riconoscere il loro potere e rendere omaggio a loro”.

Nel 1310 Rodi venne attaccata da Osman, governatore della Bitinia (antica regione nel nord-ovest della Turchia) e futuro Sultano dell'Impero Ottomano. Le condizioni dei Cavalieri erano tali da non consentire loro di respingerli, ma Foulques de Villaret, con l'aiuto della flotta di Amedeo V di Savoia e di Filippo I di Piemonte, Principe di Acacia, sconfisse gli invasori (fu in quella occasione che la casa di Savoia adottò lo stemma con la croce bianca in campo rosso, simile a quella degli Ospitalieri). Rodi era salva ed immediatamente iniziarono i lavori per farne una roccaforte.


Rodi: Palazzo dei Cavalieri, sede del Gran Maestro

Negli anni immediatamente successivi, i Cavalieri fortificarono la città di Rodi ed ottennero il dominio delle adiacenti isole di Kos, Kalymnos, Leros, Telos, Nisyros e Syme, che avrebbero costituito la linea di difesa esterna di Rodi. Successivamente i Cavalieri conquistarono e fortificarono San Pietro (Bodrum o Halikarnassos) sulla terra ferma a Nord di Kos, e Kastelorizon.

Lo sviluppo delle fortificazioni dell'isola aveva dovuto tener conto di un fatto destinato a cambiare radicalmente le guerre nel XIV secolo, ovvero l'entrata in scena della polvere da sparo e pertanto dell'artiglieria sia d'assedio che navale.


diffusione delle commende dell'Ordine durante la sua permanenza a Rodi

Sotto l'impulso del Gran Maestro Foulques de Villaret, gli uomini dell'Ordine si misero a edificare le fortificazioni della cittadella: una sorta di semi cerchio con baluardi dentati, privo della torre, che circondava una parte della città e gli edifici conventuali tra cui il palazzo del Gran Maestro, i palazzi dei grandi ufficiali, le locande (una per lingua) dove vivevano i Cavalieri, l'arsenale e i cantieri di riparazione delle navi vicini al porto.

Quest'ultimo rappresentò il porto di guerra ed il porto di commercio. L'isola fu caratterizzata da castelli molto potenti, destinati a sbarrare la strada ad un eventuale sbarco di turchi.

Innumerevoli furono gli attacchi degli ottomani, che tentavano di eliminare dal Mediterraneo quel nemico che si andava rafforzando rapidamente; ma tutti furono respinti. Nel 1312 una squadra navale dell'Ordine conquistò Amorgos, una vicina isola dalla quale i musulmani minacciavano i Cavalieri.


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