1317: Maurice de Pagnac, Gran Maestro rivale

Malgrado i benefici che l'ordine aveva tratto dalla soppressione dei Templari, le campagne di Foulques de Villaret nell'espansione territoriale dell'Ordine indebitarono pesantemente l'organizzazione.

Nel 1317 Foulques de Villaret aveva non poche difficoltà a farsi ben volere dai suoi Cavalieri; si comportava in modo dispotico ed autoritario, tanto da guadagnarsi una reputazione da despota sanguinario.

Allora un gruppo di Cavalieri rivoltosi si recò nella sua residenza di Rodini per assassinarlo, ma il suo Ciambellano lo aiutò nella fuga. Egli si recò quindi al castello degli Ospitalieri di Lindos, dove venne assediato dai suoi stessi Cavalieri.

Contemporaneamente i Cavalieri avevano eletto a Gran Maestro Maurice de Pagnac e avevano scritto al Papa Giovanni XXII nel luglio di quell'anno per giustificare le loro azioni. Il Papa, convocò entrambi i Gran Maestri alla sua corte di Avignone per rivedere la disputa mentre, nel frattempo, Giraud de Pins amministrava l'Ordine in nome del Papa.

Il Pontefice riammise Foulques de Villaret nell'Ordine, ma solo qualora egli avesse dato le proprie dimissioni ufficiali da Gran Maestro. Hélion de Villeneuve venne nominato nuovo Gran Maestro dell'ordine il 18 giugno 1319, dal momento che Maurice de Pagnac nel frattempo era morto.

Nel 1318 i mussulmani assaltarono l'isola di Kos, vicinissima a Rodi, ma il Comandante delle galee costrinse gli avversari ad abbandonare le posizioni occupate. Altre navi turche attaccano Chio nel 1319 e Rodi nel 1320. In entrambi i casi i Cavalieri respinsero i mussulmani e gran parte delle loro navi vennero catturate.

Contemporaneamente l'Ordine costruì una potente flotta e cominciò a solcare i mari orientali, impegnandosi a difendere la Cristianità. Intanto sull'isola di Rodi si costruivano bastioni e torri, chiese e case. Rodi diviene una città fortificata ma, al tempo stesso, elegante e confortevole.

Da ogni nazione d'Europa arrivavano volontari desiderosi di arruolarsi nell'Ordine. Le nobili famiglie di Francia, Spagna, Italia, Portogallo e Inghilterra mandavano i loro figli a servire sotto le bandiere dell'Ordine e nel 1319 fu deciso di riunire i Cavalieri in compagnie corrispondenti ai loro paesi di provenienza. Quelle compagnie furono chiamate “Lingue” ed avevano a capo un “Piliero”.

Vennero istituite le “Lingue” di Provenza, Alvernia, Francia, Italia, Castiglia, Portogallo, Inghilterra e Alemagna. Ogni Lingua comprendeva Priorati o Gran Priorati, Baliaggi e Commende.

A ciascuna “Lingua” doveva appartenere per consuetudine, uno dei dignitari che coadiuvavano il Gran Maestro nel governo dell'Ordine. All'Italia competeva la carica di Ammiraglio.

L'Ordine era governato dal Gran Maestro (Principe di Rodi) e dal Consiglio, il quale provvedeva agli incassi pecuniari ed intrattenne rapporti diplomatici con gli altri Stati.

Le altre cariche dell'Ordine vennero attribuite ai rappresentanti delle diverse “Lingue”, per cui la sede dell'Ordine ed il Convento erano composti da religiosi di varia nazionalità.

Parallelamente a quest'azione riformatrice e al progressivo consolidamento nel tessuto locale, divenne sempre più frenetica l'attività di controllo delle acque del Mediterraneo contro l'insidia turca.


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