(1454 - 1461)
IL MAGISTERO DI JACQUES DE MILLY

Nel 1454, deceduto Jean de Lastic, il magistero dell'Ordine passò nelle mani di Jacques de Milly, già Gran Priore d'Alvergna. Sotto di lui, continuò la guerra con i turchi, anche se Rodi divenne sempre più il simbolo della fortezza inespugnabile del mondo cattolico europeo, contro i ripetuti attacchi dei turchi.

Proprio quando il Gran Maestro giunse a Rodi, il Sultano Maometto II fece iniziare una serie di disastrose incursioni nell'isola, per cui fu costretto ad ordinare a tutti gli abitanti della costa orientale, la più frequentata dalle incursioni dei mamelucchi, di rifugiarsi all'interno della città e dei castelli.

Nel 1456 alle incursioni si aggiunse anche una terribile peste, unita alla carestia, poiché le terre erano rimaste incolte a causa delle in­cursioni e le navi dedite ai commerci non attraccavano al porto di Rodi per evitare il contagio.

Visto che le galee dell'Ordine avevano battuto quelle dei Turchi nel 1457, il Sultano Maometto II organizzò una incursione nell'isola di Cos, ma questa non ebbe successo perché i turchi furono dappertutto vigorosamente respinti. Ritentarono allora un attacco all'isola di Rodi, ma anche questa non ebbe successo, quantunque ne avessero danneggiato gli abitanti. Jacques de Milly, per impedire ulteriori incursioni, fece costruire molte fortezze, mettendo a loro difesa i suoi Cavalieri.


il Sultano Maometto II
(dipinto di Gentile Bellini)

Nel 1464 il Sultano Maometto II persuase il Sultano d' Egitto a appoggiare Giacomo II di Lusignano che mirava detronizzare la Regina Carlotta I di Cipro, sua sorella naturale. Il Sultano d' Egitto fornì una flotta a Giacomo II di Lusignano e, con questa poté divenire Re di Cipro. Qualche tempo dopo i Veneziani, alleati di Giacomo II, sbarcarono sulla stessa isola di Rodi, recandovi grandi danni.

Con tutti questi gravi avvenimenti, nell'Ordine scoppiarono nuove discordie e Jacques de Milly dovette convocare un Capitolo generale. Questo ebbe luogo il 1° ottobre 1459, e i Cavalieri di Spagna, d'Italia, d'Inghil­terra e d'Alemagna si lamentarono del fatto che ai Cavalieri Francesi venissero assegnate tutte le più importanti cariche.

I Francesi si difesero affermando che erano stati loro ad aver fondato l'Ordine di San Giovanni e che comunque ben tre “lingue” insieme componevano oltre la metà dell'intero Ordine. Aggiunsero che l'ammiraglio era sempre della “lingua” d'Italia; che a quelle di Aragona, Alemagna e Inghilterra venivano assegnati gli incarichi del Gran Conservatore, del Gran Balivio e del Turcopoliere e che pertanto la Francia, la Provenza e l'Alvergna potevano riservarsi le dignità del Grande Ospitaliere, del Gran Commendatore e del Gran Maresciallo.


il Giuramento dei Cavalieri

La discussione si infuocò: il procuratore d'Aragona, in pieno Capitolo e seguito da altre quattro “lingue”, si appellò alla Corte di Roma. Ma il Gran Maestro si oppose e, convinti dalla sua mitezza, poco a poco i ribelli si vergognarono di quanto avevano fatto. Dopo che, con la sua saggezza, ristabilì la pace e la concordia tra i Cavalieri, Jacques de Milly mori il 17 agosto 1471.


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