(1636 - 1657)
IL MAGISTERO DI JUAN DE LASCARIS-CASTELLAR

Juan de Lascaris-Castellar aveva 76 anni al momento della sua elezione avvenuta il 13 giugno 1636.

Il primo obiettivo di Juan de Lascaris-Castellar fu quello di cercare di pacificare l'offeso Principe di Paternò, viceré di Sicilia, che, durante la feroce guerra che infuriava da tempo tra Francia e Spagna, aveva proibito l'esportazione di grano a Malta.

L'esportazione di grano era stata proibita dal viceré per vendetta contro le simpatie e il sostegno che i Cavalieri di San Giovanni, in gran parte francesi, avevano mostrato verso la Franciadurante il conflitto.

Siccome Malta aveva sempre guardato alla vicina isola di Sicilia per la fornitura di grano, gli editti del Viceré praticamente per Malta significavano la fame e solo grazie al tatto ed agli sforzi del Gran Maestro, che il divieto venne finalmente revocato.

Sotto il governo energico del Gran Maestro, la marina dell'Ordine venne ulteriormente rafforzata, e le spedizioni navali contro i turchi vennero effettuate su scala ancora più ampia di prima.

Nel 1636, il Commendatore di Charost, che aveva sei galee ai suoi ordini, incontrò quelle del Sultano Ibrahim I che scortavano i bastimenti di Tripoli, e le at­taccò; i suoi Cavalieri salirono a bordo e, senza spargere sangue, si impadroniscono del ricco convoglio.

Il 28 settembre 1644, incrociando al largo di Rodi, sei galee dell'Ordine catturarono un grande e potente galeone turco, dopo una lotta feroce e sanguinaria con otto delle navi del nemico. Più di 600 i turchi morirono in combattimento,contro la perdita dell'Ordine di 120 uomini.


la Sultana Zafira
(dipinto di Pier Francesco Del Cairo)

Tra i prigionieri vi era la giovane Zafira, Sultana dell'harem imperiale del Sultano Ibrahim I, che si recava in pellegrinaggio alla Mecca con Osmal, il figlio primogenito di Ibrahim I. La Sultana morì poco dopo il suo arrivo a Malta, ed il bambino venne educato e accolto nella Chiesa cattolica. Successivamente entrò nell'Ordine dei Predicatori Domenicani, sotto il nome di Padre Ottomano e morì a Malta nel 1676, mentre era Priore di Porto Salvo.

Il Sultano, irritato per la perdita subita con i Cavalieri di Malta nel combattimento al largo di Rodi, minacciò di portare la guerra in territorio nemico, e spedì i suoi araldi dal Gran Maestro per informarlo delle sue intenzioni.

Juan de Lascaris-Castellar si organizzò per resistere a un'invasione: i Cavalieri di Malta vennero convocati dalle loro commende all'estero e molti volontari provenienti da tutta Europa si affrettarono verso l'isola con la speranza di partecipare ad un secondo assedio di Malta, forse ancora più glorioso di quello che aveva portato una fama duratura a Jean Parisot de la Valette ed ai suoi eroi nel 1565.

Il Visconte D'Arpajou mise a disposizione dell'Ordine un rinforzo di 2.000 uomini. La gratitudine del Gran Maestro a questa generosa e inattesa offerta fu così grande che D'Arpajou fu nominato comandante in capo di tutte le forze a Malta, incarico finora detenuto dal Gran Maresciallo dell'Ordine.

Avvertito delle misure che erano state prese a Malta per resistere alla potenza dell'impero turco, Ibrahim I rivolse la sua forza gigantesca contro l'isola veneziana di Candia, dove, per assistere i veneziani nel momento del pericolo, giunsero anche le galee di Malta sotto il comando del Priore di La Roccella.

La prosecuzione della guerra in Candia, dove i Cavalieri di Malta giocarono in modo brillante la loro parte, non impedì al Gran Maestro di fare ulteriori miglioramenti nel Convento e per la difesa dell'isola. Invitò il celebre ingegnere italiano Floriani ad ispezionare le fortificazioni ed aggiungere ciò che a suo parere era necessario per rafforzarle.

Inoltre il Gran Maestro ordinò che tutti i libri appartenenti ai membri della Fraternità, sia a Malta che nelle varie commende all'estero, non dovevano essere venduti dopo la morte dei loro proprietari, ma dovevano essere aggiunti alla biblioteca dell'Ordine, che si intendeva aprire al pubblico. Quest'ordine fu all'origine della biblioteca pubblica di Malta, che si colloca ora tra le più grandi biblioteche pubbliche d'Europa. Juan de Lascaris-Castellar morì il 14 agosto 1657, alla veneranda età di 97 anni.


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