(1741 - 1773)
IL MAGISTERO DI MANUEL PINTO DE FONSECA

Manuel Pinto de Fonseca, portoghese, Vice Cancel­liere dell'Ordine e Balivo di Acri, fu eletto come Gran Maestro il 18 gennaio 1741.

Nessun evento di rilevanza si verificò nei suoi primi anni di Governo. Un fatto importante, tuttavia, accadde il 6 giugno 1749. Pascha Mustafa, governatore di Rodi, mentre si recava a Rodi, venne catturato dagli schiavi cristiani che erano sulla sua nave. Gli ammutinati, dopo aver ucciso gli ufficiali e impadronitisi della nave, fecero rotta per Malta.

Pascha Mustafa, invece di essere considerato come un prigioniero di guerra comune, fu trattato dai Cavalieri con ogni segno di rispetto ma, dal momento del suo arrivo, Pascha Mustafa tramò per massacrare la popolazione cristiana di Malta con l'aiuto degli schiavi turchi dell'isola, all'epoca circa 1.500, per poi annettere Malta all'Impero Ottomano.

Le continue promesse di sostegno da Costantinopoli incoraggiarono i congiurati, e il 29 di giugno, venne scelta come data in cui il loro piano doveva essere attuato. Siccome in quel giorno si festeggiavano i Santi Pietro e Paolo, la città sarebbe stata praticamente deserta perché la maggioranza degli abitanti sarebbe stata alla festa che si svolgeva a Mdina.

Se non fosse stato per un casuale litigio che portò alla scoperta della trama, ne sarebbe indubbiamente seguito un massacro. In una taverna dove due cospiratori erano andati a cercare di arruolarsi tra i cospiratori, nacque una lite con un giovane maltese, guardia del corpo di Manuel Pinto de Fonseca.

Infuriati dal suo continuo rifiuto ad entrare nei loro ranghi, i cospiratori tentarono di pugnalarlo. Il giovane sarebbe stato fatto a pezzi se non fosse stato per l'intervento tempestivo dell'oste, il quale, saputo il motivo della lite, non perse tempo nel rivelare la cosa al Gran Maestro.

Molti congiurati furono subito arrestati e sottoposti a tortura; la loro completa confessione portò all'arresto di circa 60 persone che furono subito messi a morte. L'oste onesto venne ricompensato, ed il giovane soldato fedele venne promosso al comando della guardia del corpo di Manuel Pinto de Fonseca.

Diversi gli scontri navali tra le flotte rivali, più o meno importanti, ebbero luogo durante il regno di Manuel Pinto de Fonseca. Nel 1760 gli schiavi cristiani si ribellarono e catturarono un grande veliero di 78 cannoni. Fecero prigionieri gli ufficiali, e condussero a Malta la nave carica di bottino.

Irritato dalla perdita di una delle più belle navi della marina turca, il Sultano Abdul Hamid I minacciò di spedire una flotta a Malta ma, grazie ai buoni uffici di Luigi XV di Francia, la nave è stata acquistata dai francesi e restituita alla marina ottomana.

Il Gran Maestro seppe accattivarsi la benevolenza verso l'Ordine di Federico il Grande, Re di Prussia, il quale, dopo aver conquistato la Slesia nel 1748, nel 1753 acconsentì che la “lingua” d'Alemagna conservasse la commenda che posse­deva nella stessa Slesia.

Manuel Pinto de Fonseca ottenne pure che gli ambasciatori dell'Ordine presso i Sovrani d'Europa fruissero dei medesimi onori e prerogative dei quali godevano quelli dei vari Re.

Manuel Pinto de Fonseca morì il 23 gennaio 1773, all'età avanzata di 92 anni, dopo aver guidato l'Ordine per un periodo di 32 anni. Durante il suo governo il Gran Maestro ampliò le fortificazioni, sia di Malta e Gozo, ed eresse anche il Palazzo di Giustizia e diversi altri edifici pubblici tra i quali il completamento della biblioteca pubblica, per la quale il Re Luigi XVI di Francia ordinò che in avvenire fosse consegnato un esemplare di ogni opera che usciva dai torchi della real stamperia. Manuel Pinto de Fonseca rivendicò per sé il titolo di “Altezza Eminentissima” e fu il primo Gran Maestro a fare uso sul suo stemma della corona imperiale.


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