(1775 - 1797)
IL MAGISTERO DI EMMANUEL DE ROHAN-POLDUC

Emmanuel de Rohan-Polduc era Ammiraglio delle galee dell'Ordine quando venne eletto Gran Maestro il 12 novembre 1775.

Il primo passo di Emmanuel de Rohan-Polduc fu quello di indire un Capitolo Generale, una cosa che non era stata fatta da 155 anni. Vennero rivisti tutti gli statuti precedenti e vennero introdotte numerose misure riformatrici, il tutto pubblicato in un libro. Secondo le sue istruzioni, venne elaborato anche un codice di leggi che è ancora oggi citato nei tribunali Malta come modello di giurisprudenza.

Sebbene si fosse dedicato al miglioramento negli affari interni dell'Ordine, Emmanuel de Rohan-Polduc, allo stesso tempo non perse occasione di migliorare le sue relazioni esterne. L'antica istituzione dell'Ordine di S. Antonio venne unita con quella di San Giovanni nel 1781 e la sua intera proprietà trasferita ai Cavalieri di Malta. Una “lingua” anglo-bavarese venne creata nel 1782 in luogo della lingua d'Inghilterra, che era stato soppresso da Enrico VIII nel 1540.

Tra il 12 e il 21 luglio 1784, una flotta cristiana bombardò Algeri, che era la base principale dei corsari barbareschi. Muhammad V Othman Ben, il Dey di Algeri rifiutò di avviare i negoziati e fece rafforzare le difese della città; inoltre 67 navi erano pronte a respingere una ulteriore spedizione della flotta cristiana.

In effetti l'Ammiraglio spagnolo Antonio Barceló aveva organizzato una nuova spedizione, finanziata dal Papa Pio VI e supportata dalla Marina del Regno delle Due Sicilie e da quella del Portogallo. Anche l'Ordine di Malta mise a disposizione un vascello, due fregate e cinque galee.

Il 10 luglio la flotta alleata arrivò al largo di Algeri e, due giorni, iniziò il bombardamento di Algeri. Un attacco della flotta algerina fu respinto, e quattro delle loro navi andarono distrutte, mentre le perdite alleate furono minime, con 6 morti e 9 feriti

Nei successivi otto giorni ci furono ancora sette attacchi. Gli algerini avevano posto una linea di chiatte armate con artiglieria per impedire alle cannoniere alleate di avvicinarsi ai loro obiettivi.

Un colpo sparato dalle fortificazioni colpì la feluca dove era Antonio Barceló a dirigere i bombardamenti, affondandola, ma l'Ammiraglio restò illeso. Passando subito ad un'altra feluca, Barceló continuò a condurre l'attacco; infine, il 21 luglio, si decise a porre fine all'attacco.

Più di 20.000 palle di cannone e bombe erano state lanciate sul nemico, causando gravi danni alle fortificazioni della città e affondando o distruggendo la maggior parte delle navi algerine.

Il Dey di Algeri, sotto la minaccia di una nuova spedizione che era già stato preparata da Barceló, accettò di negoziare la pace con gli spagnoli. La pirateria barbaresca e la tratta degli schiavi barbareschi nel Mediterraneo era finita.

Dopo tanti successi, sembrava che l'Ordine di Malta fosse ora nella sua condizione migliore. Ma la calma di cui l'Ordine godeva in quel momento, era il precursore della tempesta che era iniziata con la Rivoluzione francese che, dopo aver devastato tutta l'Europa era destinata a spazzare i Cavalieri di Malta dalla loro isola, che avevano detenuto per quasi tre secoli.

Il 19 Settembre 1792 il colpo mortale venne inferto quando in Francia il Direttorio decretò che le commende dell'Ordine dovevano essere smantellate e tutte le loro proprietà confiscate dallo Stato.

Fatto questo il Direttorio rivolse la sua attenzione alla cacciata dell'Ordine di Malta, nella speranza di annettere l'isola al territorio francese.


Antonio Barceló, con il suo sciabecco, attacca due galeotte algerine
(dipinto di Angel Sanchez-Cortellini conservato presso il Museo Navale di Madrid)

Dagli agenti segreti di Francia, vennero seminate tra i Cavalieri le idee della rivoluzione francese, destinate a provocare la caduta dell'Ordine. Il Gran Maestro fu costretto a rinunciare alla politica di neutralità dell'Ordine e cercare protezione; questa gli venne offerta principalmente dallo Zar Paolo I con il quale si giunse ad un concordato, firmato a Pietroburgo nel gennaio del 1797, che poneva i Cavalieri di Malta sotto la protezione della Russia in cambio della creazione di un Gran Priorato russo.

Nel mezzo di questo periodo buio, che presagiva l'inevitabile distruzione dell'Ordine, Emmanuel de Rohan-Polduc ebbe un colpo di apoplessia dal quale non si riprese e, il 13 luglio 1797, morì.


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