(1805 - 1834)
IL PERIODO DI LUOGOTENENZA

Il 15 giugno 1805 il cosiddetto Minor “Consiglio” elesse come Gran Maestro Innico Maria Guevara-Suardo, ma, due giorni dopo, su richiesta di Papa Pio VII, venne nominato il Principe Giuseppe Caracciolo. Tuttavia nel dicembre 1805 il Papa restituì la gestione dell'Ordine aInnico Maria Guevara-Suardo, ma non come Gran Maestro, ma come Luogotenente, abbassando così il rango del capo dell'Ordine.

Il Luogotenente Innico Maria Guevara-Suardo si distinse subito per la propria autorità e fermezza nell'impedire a Gioacchino Murat, nuovo Re delle due Sicilie, la vendita delle Commende che l'Ordine possedeva in Sicilia.


una caricatura del Congresso di Aquisgrana,
dove gli alleati si cucinano le piccole Nazioni

Il 23 giugno 1811, il Luogotenente dell'Ordine dovette anche accettare la secolarizzazione dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme del Baliaggio di Brandeburgo, operata da Federico Guglielmo III di Prussia il quale fondò un nuovo Ordine, tale da staccare completamente l'antica istituzione brandeburghese dal cattolico Ordine di Malta.

Innico Maria Guevara-Suardo fu impegnato anche in una strenua lotta col governo inglese per riottenere il completo dominio sull'isola di Malta che Giorgio III non voleva cedere.

I loro rappresentanti anche permettere di essere presente nella sala di riunione del Congresso di Vienna, ma la loro presenza è completamente ignorato. Questa è la prova che il ruolo politico e militare dell'Ordine nel 1814 era a zero.

Nel 1814, dopo la morte di Innico Maria Guevara-Suardo, venne nominato Luogotenente Andrea Di Giovanni y Centellés. Anch'egli, come il suo predecessore, si scontrò durante la propria reggenza col problema della sovranità sull'Isola di Malta: riuscì a far partecipare i rappresentanti dell'Ordine al Congresso di Vienna, ma la loro presenza venne completamente ignorata.

Il 30 maggio 1814 venne siglato il Trattato di Parigi tra Inghilterra, Francia, Russia e Prussia con il quale, tra gli altri articoli, si stabiliva che la sovranità dell'isola spettasse a Sua Maestà Britannica.

Immediata fu la reazione del Luogotenente il quale nel 1815, al Congresso di Vienna, inviò i suoi delegati nella speranza di riuscire a rovesciare le sorti della questione, dimostrando le legittime ragioni dell'Ordine sul possesso territoriale dell'isola maltese, ma senza ottenere i risultati sperati. Nuovamente al Congresso di Aquisgrana del 1818 vennero inviati degli ambasciatori per perorare la causa dell'Ordine ma senza successo.

Nel 1821 venne nominato Luogotenente Antonio Busca. Nel 1822 organizzò un contingente di cavalieri che prestarono assistenza volontaria all'insurrezione greca contro il governo dell'Impero Ottomano, riprendendo in parte l'ideale crociato per cui l'Ordine era stato istituito.

Sotto il suo governo, nel 1826 la sede dell'Ordine venne trasferita da Catania, dove si trovava troppo fuorimano rispetto ai centri d'azione europei, entro i confini dello Stato Pontificio, più precisamente a Ferrara.

Non possiamo dire che l'Ordine non fece alcun tentativo per riconquistare il suo potere. Nella prima metà del XIX secolo il Priorato francese dell'Ordine stipulò un accordo con i combattenti per l'indipendenza della Grecia dall'Impero Ottomano, nella speranza di trasferire l'Ordine a Rodi.

Tuttavia l'Impero Ottomano, nel 1830, subì una pesante sconfitta dalla Francia, che catturò Algeri. Ora non c'era più la necessità di una spedizione cristiana nel Mediterraneo e non vi era alcun motivo per un rilancio dell'Ordine di San Giovanni come potenza navale.


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