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il Monastero di Santa María de Sigena

Molti storici fanno risalire la nascita del ramo femminile dell'Ordine di San Giovanni al 23 aprile del 1188, quando la Regina Sancha d'Aragona, moglie del Re Alfonso II, in memoria dei Cavalieri caduti in difesa della Terra Santa, fondò il monastero di Santa María de Sigena, tra Saragozza e Lerida, per accogliere senza dote le figlie delle famiglie nobili impoverite delle guerre della Reconquista.


esterni del monastero di Santa María de Sigena

La Regina donò al monastero estese aree di terreno e quando il Re Alfonso II il Casto morì, ella si ritirò nel suo convento con la figlia, Doña Dulce. Quindi la Regina diede al monastero una regola specifica che fece delle monache l'anima contemplativa dell'Ordine di San Giovanni. La regola prevedeva la suddivisione delle sorelle in tre classi: “Sorores” o “Domne” (claustrali) “Juniores” (ragazze educate dalle suore, che vivevano nel monastero) e “metà croce” (religiose al srvizio della comunità). La regola di Santa María de Sigena ispirò in seguito la creazione di altre comunità femminili nel resto del mondo.

La buona Regina morì nel novembre 1208, dopo essere stata a capo della comunità per alcuni anni e fu sepolta nella chiesa del convento. Sulla sua tomba si può tuttora vedere il ritratto della badessa Regina in abito regale, con una corona sulla sua testa e la croce di San Giovanni sul suo mantello.


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