Questa è una traduzione della Regola e dello Statuto dei Cavalieri
Teutonici, dal testo del 1264 in lingua tedesca del “Libro dell'Ordine
dei Cavalieri” che contiene capitoli su:
“L'Ordine dei Cavalieri Teutonici: i suoi fondatori ed i suoi statuti”;
“Lo statuto dei Cavalieri Teutonici: le fonti” che racconta
dell'influenza dei Templari, Ospitalieri, e di altre organizzazioni come
i Domenicani oltre a vari decreti papali;
“Lo statuto dei Cavalieri Teutonici: lo sfondo religioso”;
“L'immagine tedesca della vera Cavalleria Religiosa”;
ed il quinto capitolo de: “Il libro dell'Ordine”: una traduzione del
testo tedesco del 1264.
Tra i numerosi manoscritti dello statuto, il più antico esistente in
lingua tedesca è un quello datato 1264, conservato nella biblioteca di
Stato di Berlino. Questo è il più antico dei circa 24 manoscritti in
tedesco.
Dei quattro manoscritti esistenti in lingua olandese, il più antico è
una copia nel XIV secolo, conservato nella Biblioteca Reale dell'Aia.
L'unico manoscritto in lingua francese è una copia XIV secolo,
conservato nella biblioteca reale di Königsberg.
Dei cinque manoscritti esistenti in latino (del XIV e XV secolo),
solo uno ha una data precisa, 1398, conservato, anche questo, nella
biblioteca reale di Königsberg.
Varie edizioni dello statuto apparvero prima che Max Perlbach, nel
1890, pubblicasse quella che può essere considerata come l'edizione
definitiva dello statuto dell'Ordine.
Nel 1724, Raymund Duellius pubblicò un manoscritto in latino del XV
secolo.
Poco più di un secolo più tardi, nel 1847. O.F.H. Schönhuth pubblicò
manoscritto tedesco dei primi del XIV secolo conservato nell'Archivio
centrale dell'Ordine Teutonico a Vienna.
Nel 1857, un olandese, W.J. D'Ablaing van Giessenberg, ha pubblicato
una versione in lingua olandese, sulla base di due testi del XIV e XVI
secolo, i cui manoscritti sono nella Biblioteca Reale a Aia.
Poi, nel 1872, i Fratelli dell'Ordine Teutonico pubblicarono una
edizione sulla base di un manoscritto latino del tardo XIV e dei primi
del XV secolo, conservato in Vaticano tra i manoscritti della Regina
Cristina.
Infine, nel 1890, l'edizione Perlbach ha sostituito tutte queste
precedenti edizioni; Perlbach ha pubblicato in colonne parallele, vari
manoscritti dal tedesco, latino e olandese e l'unico manoscritto
francese.
Al fondo di ogni pagina è incluso anche il testo manoscritto in basso
tedesco del XIV secolo, conservato nella Biblioteca della Scuola
Superiore (codici historici, 33) di Linköping in Svezia.
Sono anche incluse le leggi supplementari dei Grandi Maestri
successivi, che non erano stati inseriti nel libro originale
dell'Ordine.
Lui non ha utilizzato la versione riveduta del 1442.
Il testo di
Perlbach è composto da:
1. Calendario;
2. Indice;
3. Prologo;
4. La
regola;
5. Le leggi;
6. Le consuetudini;
7. Le veglie;
8. La
genuflessione;
9. Il rituale di ammissione;
10. Le preghiere;
11. Le
leggi complementari.
Nel tradurre il libro dell'Ordine, è stato usato come testo di base
quello del 1264, come modificato dal Perlbach. Ma la numerazione dei
paragrafi è diversa da quella di Perlbach, dal momento che è stato usato
come testo di base quello tedesco conforme a quello latino.
Per evitare il ripetersi è stato tradotto solo il prologo, la regola, le leggi, le consuetudini ed il rituale di ammissione; se sono state utilizzate le altre sezioni, come indicato nel testo di Perlbach, è solo quando è stato necessario un chiarimento. Il testo latino, un testo piuttosto corrotto, è stato usato di tanto in tanto per chiarire alcuni punti, anche se è difficile valutare in quale misura questo testo del 1398 riflette la situazione nel XIII secolo.
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