La venerazione della Madonna e dei Santi


Il culto della Madonna

Il culto dominante era quello riservato alla Madre di Dio, che era ritenuto un vero e proprio aiuto celeste durante le battaglie, per questo era la patrona speciale dei Cavalieri Teutonici, della diocesi di Riga, della Prussia e della Livonia.

I cavalieri più tardi adottarono come loro seconda patrona Santa Elisabetta d'Ungheria, dopo la sua canonizzazione nel 1235 e, come tanti altri Ordini Cavallereschi, onoravano anche San Giorgio, patrono della cavalleria e dei cavalieri.

Il Gran Maestro von Kniprode era famoso per aver raddoppiato le pratiche di pietà in omaggio della Madonna prima d'ogni campagna e, sin dal 1309, il Gran Maestro von Feuchtwangen ordinò ai frati di recitare ogni ora una Salve Regina o un'Ave Maria.

Anche la toponomastica reca evidenti tracce del culto mariano: Marienburg, Marienwerder, Frauenburg in Prussia, e ancora una Marienwerder sul Njemen e una Marienburg e un Marienhausen in Livonia.

Alla Vergine furono attribuite alcune miracolose vittorie dell'Ordine come quelle di Strawe del 1348 e di Rudau nel 1370. Tra le altre devozioni si diffuse particolarmente quella delle Cinque Piaghe e del Corpus Domini.


Il culto di Santa Elisabetta d'Ungheria

Santa Elisabetta d'Ungheria fu ugualmente oggetto di grande riverenza in ordine. Nata nel 1207, fu promessa in moglie a Ludovico, figlio ed erede del sovrano di Turingia. Sposa a 14 anni, madre a 15, restò vedova a 20 anni. Il marito, Ludovico IV morì ad Otranto in attesa di imbarcarsi con Federico II per la crociata in Terra Santa.

Alla morte del marito, Elisabetta si ritirò ad Eisenach, poi nel castello di Pottenstein per scegliere infine come dimora una modesta casa di Marburgo dove fece edificare a proprie spese un ospedale, riducendosi in povertà. Entrò a far parte del terz'ordine francescano, ma la sua scelta di povertà scatenò la rabbia dei cognati che arrivarono a privarla dei figli. Morì a Marburgo, nell'ospedale da lei fondato, il 17 novembre 1231. venne canonizzata da papa Gregorio IX nel 1235.

La cerimonia di canonizzazione ebbe luogo alla presenza di Hermann von Salza, Gran Maestro dell'Ordine Teutonico e dall'Imperatore Federico II. L'ospedale di Marburgo passò all'Ordine Teutonico, che scelse Elisabetta d'Ungheria come principale Santa patrona dell'Ordine.


Il culto di Santa Barbara

Anche Santa Barbara era oggetto di culto profondo in seno all'Ordine, il quale aveva salvato le sue reliquie nel 1242. Era una santa che proteggeva coloro che dovevano affrontare i rigori del tempo, il freddo e la neve. Divenne patrona di chi moriva di morte improvvisa e di coloro che vievano pericolosamente.

Barbara era una ragazza pura e innocente, la cui conversione al cristianesimo provocò l'ira del padre che la fece imprigionare in una torre. Barbara, nel suo isolamento, sentì Dio e vide in apparizione Giovanni Battista e Gesù.

Durante il processo, Barbara difese il proprio credo ed esortò il padre, il prefetto ed i presenti a ripudiare la religione pagana per abbracciare la fede cristiana. Questo le costò dolorose torture e la condanna a morte per decapitazione. Durante la sua esecuzione, avvenuta per mano stessa del padre, quest'ultimo venne folgorato. La tradizione invoca Barbara contro i fulmini, il fuoco e la morte improvvisa.


Il culto di San Giorgio

San Giorgio, il cavaliere che uccide il drago, occupava un posto importante tra i Santi venerati dai Cavalieri Teutonici. Al tempo delle crociate di dava molto credito alla leggenda che San Giorgio, con la sua lancia, avesse trafitto il drago, simbolo del “demonio, nemico del genere umano”.

La grande diffusione del culto di san Giorgio, si ebbe in conseguenza delle Crociate cristiane in Terrasanta, e più precisamente ai tempi della battaglia di Antiochia. Accadde che, durante la battaglia, i cavalieri crociati ribaltarono l'esito dello scontro e consentendo la presa della città, ritenuta inespugnabile.

Secondo la leggenda, il martire si sarebbe mostrato ai combattenti cristiani in una miracolosa apparizione, accompagnato da splendide e sfolgoranti creature celesti con numerose bandiere in cui campeggiavano croci rosse in campo bianco.


LA STORIA DELLE CROCIATE LE CROCIATE DEL NORD LA STORIA DELLA RECONQUISTA
I CAVALIERI DEL SANTO SEPOLCRO I CAVALIERI DI SAN LAZZARO I CAVALIERI OSPITALIERI
I CAVALIERI TEMPLARI I CAVALIERI TEUTONICI I CAVALIERI DI SAN TOMMASO I MONACI CISTERCENSI
I CAVALIERI PORTASPADA I FRATELLI DI DOBRZYN L'ORDINE DI SANTIAGO L'ORDINE DI CALATRAVA
L'ORDINE DI ALCANTARA L'ORDINE DI MONTESA L'ORDINE DEL CRISTO L'ORDINE DI SAN BENEDETTO DI AVIS