1210-1239: il Magistero di Hermann von Salza

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I Cavalieri Teutonici guadagnarono una buona reputazione tra i Crociati ed ottennero una serie di preziosi amici, tanto che l'Ordine Teutonico fu in grado di espandersi rapidamente dopo il 1210, quando venne eletto il quarto “Magister Hospitalis Sancte Marie Alemannorum Jerosolimitani” (Maestro dell'Ospedale di Santa Maria degli Alemanni in Gerusalemme). Questo era Hermann von Salza.


Stemma di
Hermann von Salza

Bisogna comunque ammettere che Hermann von Salza avrebbe potuto fare ben poco se i suoi predecessori non gli avessero trasmesso una organizzazione ben funzionante, con una forte disciplina e un tale numero di cavalieri sufficienti a proteggere le proprietà dell'Ordine nei pressi di San Giovanni d'Acri.

Le sue intercessioni nei conflitti tra il Papa e l'Imperatore gli valsero i favori di entrambi, che fecero sì che l'Ordine si espandesse sia in ricchezze che in possedimenti.

Durante il suo Magistero l'Ordine ricevette non meno di 32 conferme Papali e ulteriori 13 conferme Imperiali.

Con un atto imperiale del 23 gennaio 1214, ad Herman von Salza ed ai suoi successori venne concesso l'accesso alla Corte Imperiale ed il godimento di un posto nella Dieta Imperiale con il rango di Principe. Inoltre Federico II gli assicurò il suo appoggio verso il Papa Onorio III affinché concedesse ai Cavalieri Teutonici i privilegi a conferma della loro parità con gli altri due grandi Ordini crociati.


La quinta Crociata (1218 - 1221)

Nell'ottobre del 1217 Herman von Salza partecipò al consiglio di guerra tenuto a San Giovanni d'Acri, dove parteciparono anche i leader più importanti dei Crociati. Durante il consiglio fu deciso di attaccare l'Egitto e conquistare Damietta, alla foce del Nilo.


Hermann von Salza

Le quinta Crociata vide svolgersi le prime operazioni militari dei Cavalieri Teutonici. I Crociati lasciarono San Giovanni d'Acri il 24 maggio 1218, partendo per l'Egitto; Hermann von Salza era al castello di Atlit, da dove partì con i suoi Cavalieri Teutonici. Non ci è dato sapere il loro numero ma, per l'importanza della missione, è possibile che c'era un contingente relativamente grande.

I Cavalieri Teutonici seppero distinguersi particolarmente durante le battaglie tanto che Herman von Salza fu decorato da Giovanni di Brienne, Re di Gerusalemme, con una croce d'oro, come il simbolo delle sue capacità, per aver ben condotto i Cavalieri durante l'assedio di Damietta.

Poco dopo il Papa Onorio III fece scrivere una notevole quantità di bolle e brevi per l'Ordine Teutonico, il quale acquistò il suo status finale, simboleggiato dal diritto di indossare il mantello bianco ornato da una croce nera. Da quel momento, i Cavalieri Teutonici dipesero direttamente dal Papa e solo lui poteva scomunicarli. Beneficiavano della protezione papale e imperiale, del diritto di rifugio, del diritto di costruire e possedere chiese.

Così, sotto il Magistero di Herman von Salza, l'Ordine Teutonico si emancipò completamente dagli Ospitalieri e dai Templari. Da parte di questi ultimi Ordini l'Ordine Teutonico era considerato con crescente scetticismo, non ultimo a causa delle sue acquisizioni.

I Templari rivendicavano il mantello bianco esclusivamente per se stessi, tanto che, in proposito, avevano già protestato ufficialmente con il Papa Innocenzo III. Ma nel 1220 il Papa Onorio III confermò ai Cavalieri dell'Ordine Teutonico l'autorizzazione ad indossare il controverso mantello bianco. I Templari, tuttavia, rimasero acerrimi rivali dell'Ordine Teutonico.


La fortezza di Montfort

I Cavalieri Teutonici preferirono stabilirsi nella campagna, dove il clima era più sano e non vi erano opportunità di cavalcare e di cacciare, campi e foraggio per i cavalli, ma adatta anche all'approvvigionamento di prodotti alimentari coltivati localmente e di vino. Nel 1220 avevano acquistato un castello in stato precario dalla famiglia Hennenberg e cominciarono a ripararlo, utilizzando i pedaggi di Acri per finanziare i lavori.


rovine del castello di Montfort

Chiamarono l'enorme fortezza Montfort e probabilmente sia il nome che l'architettura derivavano da un castello in Transilvania. In tedesco venne chiamato Starkenberg (montagna forte) ed era situato in una posizione molto difficile per assalto. Tuttavia il castello non era un formidabile difesa ed era probabilmente più noto per la sua bella casa e notevole vista sulle colline boscose da un lato ed la pianura di Acri dall'altra.

I terreni circostanti erano i più ricchi nel nord della Galilea ma il castello era troppo lontano per consentire alla guarnigione di soccorrere in maniera significativa gli agricoltori dai predoni.


rovine del castello di Montfort

A nord di Acri era in corso, sin dalla prima metà del 1226, la costruzione del castello di Montfort, destinato a diventare la sede centrale dell'Ordine Teutonico. Nel 1227 l'opera fu completata e, tre anni dopo, il castello divenne la sede degli Hochmeister.

Un secondo castello fu costruito tre miglia più a sud, sempre arroccato su un costone roccioso. L'architettura delle due strutture era accuratamente tedesca, con poca influenza dei castelli vicini: un maschio che dominava e torri collegate da un muro a cortina.

Entro la metà del suo Magistero, Herman von Salza aveva esteso le proprietà dell'Ordine dalla Slovenia (allora Stiria), alla Sassonia, Turingia, Assia, Franconia, Baviera e Tirolo, con case a Praga e Vienna. C'erano anche avamposti ai confini dell'impero bizantino, in particolare Grecia e quello che oggi è la Romania.


La politica di Hermann von Salza

A differenza dei Templari e degli Ospitalieri, i Cavalieri Teutonici guidati da Hermann von Salza seguirono in Terra Santa una politica di tolleranza nei confronti degli islamici, anche se erano ancora subalterni ai Templari ed a questi dovevano obbedienza quando c'era da combattere.


Hermann von Salza

Hermann von Salza fu anche un ottimo stratega, dimostrando in varie occasioni la sua perizia militare e diplomatica nel corso delle continue schermaglie tra cristiani e musulmani in Terra Santa. Egli peraltro, avendo compreso che dai musulmani si poteva ottenere di più trattando piuttosto che combattendo, fu sempre sostenitore dell'azione diplomatica per dirimere le controversie in Oriente, anche contro le opinioni dei legati pontifici in Terra Santa, che invece spingevano per l'azione militare a ogni costo.

L'imperatore Federico II era assolutamente d'accordo con questa linea di condotta: in parallelo all'organizzazione della Crociata, impegno preso col Papa in occasione della sua incoronazione ad Imperatore, aveva infatti intrapreso una fitta rete di colloqui e di negoziati segreti, sfruttando le divisioni tra i sultani che regnavano nell'Oriente, in modo da ottenere concessioni territoriali con le arti della diplomazia piuttosto che con la spada; in questa, come in molte altre circostanze, fu pienamente sostenuto da Hermann von Salza, perseverante fautore della linea diplomatica, che si occupò in prima persona per conto dell'Imperatore delle trattative col sultano d'Egitto.


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