I Cumani (tribł occidentale dei Kipchaki, noti anche in russo e ucraino come Polovtsy) erano una tribł nomade, composta da pastori e guerrieri dalle origini oscure, ma probabilmente legate ai turchi selgiuchidi che avevano gią condotto varie invasioni nei territori della Moldavia e della Valacchia, portando continuamente guerra all'Impero Bizantino e al Principato di Kiev.
Erano un popolo pagano, con credenze religiose animiste, sciamaniche e mussulmane anche con commistioni sincretistiche tra loro. Vivevano in tende di feltro e mangiavano latte, formaggio e carne. Per armi usavano prevalentemente archi e frecce.
In origine i Kipchaki occupavano un vasto territorio eurasiatico della steppa, che si estendeva dal lago di Aral al Mar Nero ed i Cumani popolavano le aree intorno al Mar Caspio.
Tra la fine dell'XI e l'inizio del XII secolo furono coinvolti in vari conflitti con i Bizantini, con la Rus' di Kiev, con gli Ungheresi e con i Peceneghi, alleandosi con l'una o l'altra parte in tempi diversi. Nel 1089 vennero sconfitti da Ladislao I d'Ungheria e, ancora una volta, nel 1203, da Vladimir Monomakh, principe della Rus' di Kiev.
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