I Cavalieri Teutonici nel Burzenland

I Cavalieri Teutonici inviarono un contingente nella regione selvaggia e disabitata, guidati da un Cavaliere di nome Theoderich, dove il voto della lotta costante contro gli infedeli poteva essere soddisfatto benissimo come in Terra Santa; infatti i Cumani erano un popolo pagano orrendo, senza conoscenza di Dio e dai costumi tremendi. Allora l'Ordine segnò con delle bandiere i confini del Burzenland loro affidato, al fine di tutelare i pochi valichi accessibili dei Carpazi dalle invasioni dei Cumani.


i Cavalieri Teutonici nel Buzenland

Presto i Cavalieri Teutonici costruirono una serie di fortificazioni in legno lungo il confine ed iniziarono una intensa attività di evangelizzazione e colonizzazione, portando dalla Germania dei contadini che avrebbero coltivato la terra e pagato le imposte necessarie per l'alimentazione delle guarnigioni e la costruzione delle fortificazioni: venne così costruito il castello di Marienburg, forse il quartier generale dei Cavalieri; al di là del fiume di Tartlau venne costruito il castello di Kreuzburg, poi quello di Gesprengberg presso Brasov; verso meridione sorse il castello di montagna di Rosenau e, presso Zeiden, quello di Schwarzburg.


rovine del castello di Marienburg

Da questi castelli i Cavalieri conducevano anche l'amministrazione civile. Oltre a questi nacquero altri castelli ma solo a scopo difensivo, come quello di Heldenburg e di Törzburg. La maggior parte è ancora presente con le sue rovine sulle colline del Burzenland come testimoni parlanti di un potente passato.


castello teutonico di Fargas

A Re Andrea II piacque il modo in cui l'Ordine conduceva il Paese, perché con tutti quei castelli e con la spada dei Cavalieri si spense il vizio dei Cumani di fare irruzioni. Così nel 1212 il Re aumentò le sue donazioni, concedendo all'Ordine l'autorizzazione a costruire, al di fuori del Burzenland, la città di Kreuzburg.


il castello teutonico di Bran

Il Re moltiplicò le sue concessioni, vietando ai suoi cambiamonete di entrare nelle terre dell'Ordine e di molestare la sua popolazione, in quanto l'Ordine Teutonico, come il Re diceva, “non era intimorito di affrontare quotidianamente i Cumani, difendendo con il proprio sangue la terra che era stata un regalo reale e la difese coraggiosamente contro gli attacchi giornalieri dei pagani”.

Così il Re Andrea II permise ai Cavalieri di assumere un parroco e di prendere la decima da tutti gli abitanti del Burzenland, tranne che dagli Ungheresi e dagli Szekler, qualora si fossero stabiliti lì, perché questi dovevano pagare la decima al Vescovo.

Solo dopo che queste cose erano state fatte, fu evidente che le concessioni del Re erano piuttosto vaghe e imprecise. In quel momento, tuttavia, poco si poteva fare per cambiare le condizioni dell'accordo, perché il Re era partito in Terra Santa per la Crociata.


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