L'espansione dell'Ordine nel Burzenland

Il contingente di Cavalieri Teutonici nel Burzenland non operò semplicemente difendendo la frontiera dagli attacchi dei Cumani; i Cavalieri trovavano più facile occupare nuovi territori allontanando i Cumani, approfittando del fatto che questi erano nomadi e non avevano luoghi permanenti di residenza.

Nel 1220 i Cavalieri Teutonici avevano già costruito sette città, e più precisamente Klausenburg (Cluj-Napoca), Kronstadt (Brasov), Hermannstadt (Sibiu), Schässburg (Sighisoara), Mediasch (Medias), Mühlbach (Sebez), Bistritz (Bistriza). Coloni tedeschi vennero invitati a stabilirsi nelle città, soprattutto dalla provincia di Hermannstadt.

Attorno alla città Kronstadt, sviluppatasi intorno al suo castello, con una distanza di venti miglia l'uno dall'altro vennero costruiti ancora quattro castelli e vennero dati loro dei nomi che saranno successivamente dati anche ai castelli in Prussia: Marienburg (oggi Feldioara), Schwarzenburg, Rosenau, e Kreuzburg. Solo quelli di Marienburg e di Kreuzburg erano in pietra.

La fortezza di Marienburg era diversa dalle fortezze tipiche in Ungheria, infatti le pietre erano grandi e massicce in modo da resistere ai terremoti che erano comuni nella regione. Questi divennero le basi per l'espansione nella praticamente disabitata terra dei Cumani, un'espansione che andò avanti con sorprendente velocità.


una rappresentazione di Brasov del 17° secolo

La rapida espansione dell'Ordine Teutonico suscitò la gelosia e il sospetto della nobiltà e del clero ungheresi che in precedenza avevano mostrato poco interesse per la regione. Se i Cavalieri Teutonici avessero avuto a disposizione un altro decennio, probabilmente si sarebbero spinti verso il basso del Danubio, sino ad occupare tutti i territori in possesso dei nomadi Cumani che si erano spinti per tanto tempo in Ungheria e nell'Impero Latino di Costantinopoli. Avrebbero presidiato con i loro castelli la parte inferiore del bacino del Danubio e avrebbero riaperto la via di terra verso Costantinopoli che, nel corso degli ultimi decenni, era stata molto pericolosa per crociati che la attraversavano. Ma quel momento venne loro negato.


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