Gli anni tra il 1239 ed il 1242


1239: il Landmeister Dietrich von Grüningen

Nel 1237 l'Hochmeister dell'Ordine Teutonico Herman von Salza, al momento di intervenire in Livonia, aveva pensato di inviare Dietrich von Grueningen al comando dei Cavalieri Teutonici ma, vista la sua giovane età ed il fatto che era entrato nell'Ordine da poco tempo, fu preferito Hermann von Balk. Dietrich von Grueningen, tuttavia, agì da subito come vice del Landmeister in Livland (Maestro di Livonia).


Dietrich von Grüningen

Quando nel 1238 Hermann von Balk, a causa di una grave malattia e per le controversie con Nikolaus von Nauen, Vescovo di Riga, sui diritti di sovranità sul territorio, decise di lasciare la Livonia, Dietrich von Grüningen venne nominato Landmeister in Livland.

Dietrich von Grüningen rimase in Livonia sino al 1246, ed il suo magistero fu brevemente interrotto, dal 1241 al 1242, dal magistero di Andreas von Felben. Grüningen completò la cattura della Curlandia e costruì una serie di castelli, cone quello di Goldingen (Kuldiga) e di Amboten (Embute).

Il risultato della battaglia di Saule permise una breve pausa nelle guerre tra il neonato Ordine di Livonia e la Samogizia, tanto che tra il 1239 e il 1248 Mindaugas, il primo Granduca di Lituania, sfruttò questa situazione che gli permetteva l'organizzazione di attacchi verso le province Rutene; infatti, dopo aver acquisito diverse province della Rutenia Nera, conquistò Navahradak, Hrodna e altri luoghi che facevano parte della Rus'; Mindaugas nominò suo figlio Vaišvilkas al governo di queste regioni, dove pare che oppresse fortemente la popolazione locale.


1240: la campagna di Pskov e Izborsk

Nell'autunno del 1240 ebbe luogo la Crociata contro Pskov e Izborsk. Lo scopo della Crociata era quello di soddisfare il desiderio del Papa di introdurre la fede cattolica nella parte della Russia non ancora soggetta ai mongoli.

A gestire la crociata fu Hermann von Buxhövden, Vescovo di Tartu, che voleva attaccare i Principati russi di Novgorod e Pskov, i quali pretendevano di raccogliere i tributi dalla popolazione della Contea Estone di Ugandi, che apparteneva al Vescodado di Tartu.

Parteciparono alla Crociata l'esercito del Vescovado, che consisteva principalmente nelle truppe di fanteria e cavalleria di Ugaundi, i Cavalieri di Livonia ed i soldati reali danesi delle Contee Estoni di Revala, Hariu e Virumaa.

In un primo momento, i Crociati catturarono facilmente i castelli di Izborsk e di Pskov, ma poi furono sconfitto dalle truppe russe che andarono al contrattacco, uccidendo circa 800 soldati.

Allora i Crociati raggiunsero il fiume Velikaja e circondarono Pskov, che decise di arrendersi. Hermann von Buxhövden firmò un accordo di pace con il Principe di Pskov che accettò di diventare tributario dellOrdine di Livonia, consegnando all'Ordine parte delle sue terre e castelli. I Cavalieri di Livonia lasciarono una piccola guarnigione nella fortezza di Pskov che, due anni dopo, servì come base di partenza per una Crociata Contro Novgorod.


1241: i trattati con Saaremaa

Nel 1241 ancora una volta scoppiò la guerra nella Contea Estone di Saaremaa; dopo l'intervento dell'Ordine di Livonia, i ribelli ancora una volta accettarono il cristianesimo e firmarono un trattato di pace con Andreas de Velven, Landmeister di Livonia e con il Vescovo di Osel-Wiek. Il trattato concedeva agli Estoni di Saaremaa vari particolari diritti, riguardanti la proprietà e l'eredità della terra, l'ordine sociale e la pratica della religione.


1242: la conquista della Curlandia

Nel 1242, sotto la guida del Landmeister Dietrich von Grüningen, i Cavalieri di Livonia iniziarono la conquista militare della Curlandia. Sconfissero i pagani spingendosi fino a Embute, vicino al confine con la Samogizia, dove era la principale fortezza fondata nel distretto di Kuldiga.


la sede del Landmeister in Livland a Riga

L'anno successivo il Papa Innocenzo IV assegnò all'Ordine di Livonia due terzi della Curlandia appena conquistata, assegnandone l'altro terzo al Vescovado di Curlandia.

Il nuovo Ordine di Livonia riavviò la guerra contro i Curi, i pagani della Curlandia che vivevano a sud e ad ovest del fiume Daugava e confinanti con la Samogizia. La Curlandia venne completamente conquistata e suddivisa tra il Vescovado di Curlandia e l'Ordine di Livonia.

Nonostante tutto i Cui ancora riuscivano a resistere, grazie soprattutto alle forze unite di Samogizi e di Lituani che avevano contribuito a sconfiggere le forze dell'Ordine di Livonia nella battaglia di Durbe, accaduta nel 1260. Ma l'Ordine di Livonia sopravvisse a questo colpo e continuò ad opprimere i Curi.

La resistenza in Curlandia durò fino al 1267, quando i Cavalieri di Livonia infine, grazie alla mancanza di resistenza organizzata ed alla viltà dei suoi governanti come Lamekins, soggiogarono la regione e conclusero il trattato di pace che stabiliva gli obblighi ed i diritti dei rivali sconfitti. La parte meridionale del territorio (Ceklis e Megava), rimasta in conquistata, venne unita al Granducato di Lituania.


LA STORIA DELLE CROCIATE LE CROCIATE DEL NORD LA STORIA DELLA RECONQUISTA
I CAVALIERI DEL SANTO SEPOLCRO I CAVALIERI DI SAN LAZZARO I CAVALIERI OSPITALIERI
I CAVALIERI TEMPLARI I CAVALIERI TEUTONICI I CAVALIERI DI SAN TOMMASO I MONACI CISTERCENSI
I CAVALIERI PORTASPADA I FRATELLI DI DOBRZYN L'ORDINE DI SANTIAGO L'ORDINE DI CALATRAVA
L'ORDINE DI ALCANTARA L'ORDINE DI MONTESA L'ORDINE DEL CRISTO L'ORDINE DI SAN BENEDETTO DI AVIS