Gli anni tra il 1260 ed il 1263


1260: il Landmeister Georg von Eichstätt

Il Landmeister di Livonia Burkhard von Hornhausen aveva perso la vita durante la battaglia di Durbe. Nel 1260 venne scelto come nuovo Landmeister di Livonia Georg von Eichstätt, Komtur di Sigulda.

Nell'estate del 1260 scoppiò in Curlandia scoppiò una rivolta. I Curi che avevano rifiutato la dominazione tedesca, cercarono l'aiuto della Samogizia come ricompensa per l'aiuto che avevano fornito nella Battaglia di Durbe. Il Vescovo di Curlandia Heinrich von Lützelburg abbandonò i suoi possedimenti e fuggì.

I Curi conclusero un'alleanza militare con Treniora, duca di Samogizia, e raggiunsero la fortezza di Dzintare, nel territorio di Piemare che dal 1254 faceva parter del Vescovado di Curlandia.

Utilsn, uno dei leader della rivolta, raggiunse il Komtur di Kuldiga e chiese di inviare rinforzi al Castello di Vartajas, dove otto cavaleri dell'Ordine erano stati catturati e uccisi. Così che l'Ordine fu costretto a lasciare incustoditi o castelli di Karsuva e di Dobele, che vennero catturati dai ribelli.

La ribellione dei Curi fu soppressa solo dopo il 1265, quando Vaisvilkas, figlio di Mindaugas, divenne Grandica di Lituania e concluse un accordo con l'Ordine di Livonia.

Il Landmeister di Livonia Georg von Eichstätt decise di vendicarsi per la sconfitta subita durante la battaglia di Durbe a causa del tradimento dei Curi. Quindi riunì a Riga le truppe dell'Ordine e ne affidò il comando ad un Cavaliere. Poi ritornò al Castello di Sigulda per proteggere la Livonia da una possibile invasione dei Lituani.

Parteciparono alla spedizione militare in Curlandia anche i Cavalieri Teutonici e gli ausiliari locali Letgalli, Livoni ed Estoni. L'esercito così composto raggiunse il castello di Kuldiga, dove fu accolto con gioia dalla guarnigione del castello e dai loro vassalli.

Poi andarono ad assediare il castello samogizio di Dzintare e vi appiccarono il fuoco. Perirono tra le fiamme di tutti i difensori del castello, che non voleva soccombere alla schiacciante forza militare.

Dopo di che l'esercito crociato raggiunse il castello di Aizpute, in Curlandia. Non volendo fare la stessa fine dei difensori del castello di Dzintare, i Curi di Aizpute si arresero senza combattere. Dopo di che le truppe dell'Ordine ritornarono a Riga.


1262: il Landmeister Werner von Breithausen

Il 3 febbraio 1262 Georg von Eichstätt morì, mentre si recava a Sigulda. Venne così eletto il nuovo Landmeister di Livonia e, a tale carica, fu scelto Werner von Breithausen, Landmarschall in Livland.

Werner von Breithausen si trovo a combattere una guerra con Mindaugas, Granduca di Lituania, e con suo nipote Treniota, Duca di Samogizia, i quali si erano alleati per espellere tutti i tedesci dalla Livonia.

Infatti, dopo la battaglia di Durbe, incoraggiato dal risultato positivo e convinto da suo nipote Treniota, Mindaugas aveva abbandonato il cristianesimo ritornando alle sue vecchie credenze, ruppe la pace con l'Ordine di Livonia e tentò di utilizzare la situazione sollecitando le tribù del Baltico a ribellarsi a suo favore ed attaccare i Cavalieri di Livonia.


1262: l'assedio di Cesis

Nel 1262, dopo aver fatto un'alleanza con Alexander Nevsky, Principe di Novgorod e di Vladimir, Mindaugas attaccò ancora una volta l'Ordine di Livonia, visto che era molto indebolito per le perdite subite. D'accordo con Treniota, partì con le sue truppe per assediare il castello dell'Ordine a Cesis, dove avrebbe dovuto unirsi alle truppe di Treniota. Ma, una volta giunto, Treniota non era ancora arrivato e Mindaugas fu costretto a ritirarsi.


rovine del castello di Cesis

Dopo il suo ritiro Treniota arrivò con un grande esercito, saccheggiò tutto il vescovado di Tartu e dopo aver incendiato la città di Tartu, tornò in Samogizia. I Cavalieri di Livonia del castello di Tartu non erano stati in grado di intervenire, perché erano in pochi ed il Landmeister di Livonia Werner von Breithausen era lontano con le sue truppe.


1262: l'invasione dell'Arcivescovado di Riga

Nel 1262 i Samogizi attraversarono il fiume Daugava e invasero le terre dell'Arcivescovado di Riga. I Cavalieri dell'Ordine di Livonia organizzarono un agguato sulla strada che conduceva alla riva del Daugava ma furono sconfitti e dovettero rifugiarsi al castello di Lielvarde. Caddero in battaglia dieci Cavalieri dell'Ordine e il Komtur di Sigulda Georg von Eichstätt.


1262: la rivolta di Saaremaa

Nel 1262 Helmerich von Würzburg, Vice Landmeister dell'Ordine di Livonia, fece una spedizione militare alla Contea Estone di Saaremaa, alla quale si unitrono le truppe danesi di Revala, le truppe del Vescovo della Letgallia ed i soldati Livono ed Estoni. I Crociati attraversarono il mare congelato e invasero l'isola di Saaremaa, dove diedero ai villaggi ed ai campi degli isolani.

Gli abitanti di Saaremaa si rifugiarono su una collina al centro dell'isola, che i Crociati riuscirono a prendere solo dopo aspre battaglie. Dopo la perdita ella collina gli isolani mandarono un loro emissario dal Vice Landmeister il quale riferì che Saaremaa si arrendeva. Ci fu il trattato di pace, a garanzia del quale, gli isolani consegnavano ai Crociati i loro ostaggi.


1262: l'invasione del Vescovado di Tartu

Nel 1262 i russi dei Principati di Novgorod, Pskov e Vitebsk invasero le terre del Vescovado di Tartu. Mentre il Landmeister di Livonia Werner von Breithausen inviava i Cavalieri dell'Ordine, gli invasori sconfissero le truppe locali e attaccarono Tartu. I russi bruciarono la città e la rasero suolo, ma il Vescovo si rifugiò nel castello che aveva costruito il primo Vescovo Tartu Hermann von Buxhoevden.

Finalmente arrivarono in aiuto Cavalieri dell'Ordine e scagliarono le loro frecce contro i soldati russi che avevano circondaro il castello. Così i così fermarono l'attacco, abbandonarono il bottino ed i prigionieri e si precipitarono verso la Russia. La mattina dopo arrivò a Tartu il Landmeister con atre truppe dell'Ordine, ma oramai non c'erano più rissi da combattere.


1263: l'invasione del Vescovado di Ösel-Wiek

Nel 1263, approfittando dell'assenza del Landmeister, Treniota, con un grande esercito invase il Vescovado di Osel-Wiek, in Estonia. In quel momento il Landmeister era ammalato e comandò ai suoi soldati di riunirsi a Riga e aspettare Treniota sulla via del ritorno.

Per tornare in Samogizia, Treniota doveva attraversare l'Arcivescovado di Riga, ma i Crociati lo attendevano nei pressi del monastero di Daugavgriva, così che, durante la notte, ci fu una sanguinosa battaglia. I Cavalieri vinsero, perdendo solo 9 di loro e alcuni soldati, ma Treniota riuscì a fuggire.


1263: il Landmeister Konrad von Mandern

Prima di Lasciare il suo incarico, Werner von Breithausen continuò la guerra di conquista della Curlandia, devastando quelle terre e uccidendo molti indigeni. Riuscì a catturare tre castelli dei Curi, tra i quali quello di Grobina, e tutti e tre li rase al suolo. Poi, nel 1263, lasciò il suo ufficio di Landmeister in Livland e ritornò in Germania.

Dopo le dimissioni di Werner von Breithausen venne chiamato a ricoprire l'incarico di Landmeister in Livland Konrad von Mandern. Durante il suo magistero il nuovo Landmeister costruì un grande castello a Paide (in tedesco Weißenstein), capoluogo della Contea Estone di Järvamaa, e il castello di Jelgava, in Curlandia.


1263-1264: il Breve Regno di Treniota


Treniota

Nel 1263 il Granduca di Lituania Mindaugas iniziò a mettere in discussione la sua alleanza con Treniota. Tuttavia, prima che essere in grado di agire contro il suo nipote pagano, Treniota, insieme al Duca Daumantas di Nalšiai, assassinò Mindaugas e due dei suoi figli. Dopo la norte di Mindaugas, Treniota assunse il titolo di Granduca di Lituania.

Mentre Mindaugas si era convertito al cristianesimo al fine di scoraggiare gli attacchi contro la Samogizia da parte dell'Ordine di Livonia. Treniota rimase un convinto pagano. Sotto l'usurpatore Treniota, di forti convincimenti pagani, la Lituania riabbracciò il paganesimo e decadde in anni di lotte interne.


1263: gli attacchi dei Curi a Klaipėda

Il castello di Klaipeda, appartenente all'Ordine di Livonia, era stato ripetutamente dai Curi del vicino castello di Kretinga. Nel 1263, il Komtur di Klaipeda, con un reggimento di Cavalieri dell'Ordine, andò ad attaccare il castello di Kretinga, in Curlandia. I Curi che erano a difesa del castello, lasciarono le fortificazioni e si diressero verso gli attaccanti. I Cavalieri dell'Ordine furono sconfitti e si ritirarono a Klaipeda; molti di loro caddero in battaglia, ma il Komtur di Klaipeda fu catturato e arso sul rogo. Poi l'Ordine organizzò un altro attacco ai Curi di Kretinga. Il Castello fu raso al suolo e tutti i Curi, comprese le donne e i bambini, furono uccisi.


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