I conflitti con il Granduca Vytenis


Vytenis

Vytenis divenne Granduca di Lituania dopo la morte del padre Butvydas, avvenuta nel 1295. Durante il suo regno, lungo le rive dei fiumi Neman e Giura, fece costruire una fitta rete di castelli di difesa e rafforzò quelli esistenti, rendendoli le principali strutture difensive e avamposti contro l'Ordine Teutonico, che era presente con i propri castelli sulle sponde opposte. In questo periodo l'Ordine Teutonico e quello di Livonia tentavano di creare un corridoio lungo il Mar Baltico, in Samogizia, per collegare la Prussia Teutonica con i territori dell'Ordine di Livonia.

Il regno di Vytenis vide la guerra costantemente con i territori circostanti, in particolare con gli Ordini Teutonico e di Livonia, con il Regno di Polonia e con le province Rutene. Nel 1295 un esercito guidato da Vytenis saccheggiò le terre polacche e questi attacchi continuarono fino al 1306.

Durante il regno di Vytenis, i Cavalieri Teutonici organizzarono circa 20 incursioni in Samogizia e Vytenis prese misure volte a minare l'influenza dei nobili Samogizi, che lo tradivano rifugiandosi in Prussia. Sembra che sia stato suo fratello, Gediminas, ad aiutare Vytenis a controllare i nobili che stavano prendendo in seria considerazione l'opportunità fare atto di vassallaggio ai Cavalieri Teutonici.


1298: la Battaglia di Turaida

Nel 1298 il Granduca lituano Vytenis offrì aiuto ai cittadini di Riga con l'invio di una guarnigione lituana; contemporaneamente fece anche alcune vaghe promesse di convertirsi al cristianesimo, per alleviare le tensioni religiose che ci sarebbero stata tra i suoi soldati pagani ed i cristiani residenti in Livonia.

L'Arcivescovo, al quale si erano unite truppe di Gediminas, invasero i territori di proprietà dell'Ordine di Livonia e distrusse il castello di Karkus, a nord di Riga, mentre l'Ordine saccheggiò senza pietà il vescovado e la città di Riga.

L'Ordine, guidato dal Maestro Bruno, fu costretto ad entrare in guerra. I due eserciti si scontrarono a Turaida. Le truppe dell'Arcivescovo, insieme con i lituani non vinsero, ma in battaglia caddero il Maestro Bruno e 60 Cavalieri dell'Ordine.

La “Chronica der Prouinz Lyfflandt” scritta nel 1578 da Balthasar Russow, ci racconta: “durante la grande guerra tra l'Ordine di Livonia, il quarto Arcivescovo di Riga Johann III Graf von Schwerin e tutto il capoluogo, l'Arcivescovo e la diocesi intera chiamarono i Lituani ed altri non cristiani a difendere il loro terreno dall'Ordine tedesco. Il Mastro Bruno è stato costretto a gestire la guerra. I due eserciti si scontrarono a Turaida. Le truppe dell'Arcivescovo, insieme con i non cristiani lituani non hanno vinto, ma è caduto in battaglia il Maestro Bruno e 60 Cavalieri dell'Ordine. L'Arcivescovo e il popolo dei cittadini Riga divenne molto audace e circondò il palazzo dell'Ordine, ma sono stati battuti. Una punta di circa 400 decessi di residenti ha colpito molti e molti sono stati feriti. E' stato il 1298”.

La guarnigione lituana, che aveva il dovere di proteggere la città di Riga dalla prepotenza dei Cavalieri di Livonia, si acquartierò in un castello al di fuori della città fino al 1313. Proteggere le posizioni di Riga permise a Vytenis di rafforzare la propria situazione, ampliando le rotte commerciali nella regione e gli permetteva inoltre di organizzare campagne militari contro l'Ordine Teutonico in Prussia e le province Rutene.


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