Gli anni tra il 1315 ed il 1340


1315: la carestia in Livonia

Nel 1315 in Livonia e nelle terre circostanti si diffuse la carestia per la mancanza di grano ed altri cereali. Centinaia di persone morirono di fame e firono gettate nelle fosse comuni e sepolte. Alcuni, che uccisero i loro figli per mangiare anche il loro pane, furono incarcerati, ma per la mancanza di prigioni sufficienti, furono soffocati.

In un villaggio estone accadde che un figlio uccise suo padre per mangiarne la carne, ma fu catturato e torturato a morte. Se capitava che qualche ladro veniva impiccato, la notte i poveri lo calavano giù dalla forca e lo mangiavano. La carestia durò per tre anni ed era causata dal fatto che la segale e l'orzo, con il freddo intenso, non cresceva.


1322: il Landmeister Konrad Kesselhut

Nel 1322 Konrad Kesselhut era Komtuur di Papaus, in Prussia quando venne nominato Landmeister dell'Ordine di Livonia. Ricoprì l'incarico per due anni, poi continuò la sua carriera in Prussia.

Sotto la guida del Landmeister Konrad Kesselhut, nel 1323 le truppe dell'Ordine di Livonia invasero una parte della Lotigola, una regione della Letgallia orientale che era sotto l'autorità di Novgorod. Poi, per 18 giorni assediarono Pskov. Nel 1324 le truppe di Novgorod invasero la Letgallia sottomessa all'Ordine, catturando molti ostaggi.


1324: il Landmeister Reimar Hane

Nel 1324 il nuovo Landmeister di Livonia divenne Reimar Hane. Ricoprì l'incarico per quattro anni, poi lasciò l'incarico per motivi di salute.


Aldona Ona, figlia di Gediminas

Durante il suo mandato l'Ordine Teutonico di Prussia, non rispettando il divieto della Chiesa, riprese la guerra con Gediminas, che aveva nel frattempo migliorato la sua posizione alleandosi con Ladislao I il breve, Re di Polonia il quale, temendo il potere dell'Ordine Teutonico, siglò l'alleanza con il matrimonio di suo figlio Casimiro III con Aldona Ona, figlia di Gediminas.

I pagani lituani riconquistarono molti territori, arrivando fin sotto Riga, dopo aver distrutto tutte le chiese e i monasteri e massacrato sistematicamente preti e fedeli.


1328: il Landmeister Eberhard von Monheim

Il 25 maggio del 1328 venne scelto come Landmeister di Livonia, Komtur di Kuldiga. Nello stesso anno, poco dopo il suo insediamento la città di Riga si rivoltò contro l'Ordine di Livonia.

Il 23 Giugno 1328 i Livoni incendiarono il quartiere di Daugavgriva (Dünamünde), a nord-ovest di Riga dove, dal 1305 l'Ordine aveva una roccaforte chiave per controllare la navigazione sul fiume Daugava (Dvina Occidentale) sino al Mar Baltico.


Chiesa di San Giovanni, tutto ciò che resta del vecchio castello di Riga

La borghesia di Riga chiese aiuto ai lituani i quali, nel settembre 1329, organizzarono una campagna verso Paistu, nell'Estonia meridionale. Dopo aver respinto l'assedio dei lituani, Eberhard von Monheim fece costriure delle mura attorno a Riga, bloccando così i movimenti dei cittadini rivoltosi. Scoppiò nella città una grave carestia, causata dal blocco.

Il 17 marzo 1330 Eberhard von Monheim fece rimuovere parzialmente le mura e quindi fece costruire fuori da perimetro dalla città una fortezza-monastero, divenuta poi il Castello di Riga. Il castello servì come residenza del Landmeister dell'Ordine di Livonia, ma a causa di continui conflitti con i cittadini di Riga la residenza fu trasferita al Castello di Cesis.


1340: il Landmeister Burkhard von Dreileben

Burchard von Dreileben è stato Landmeister di Livonia dal 1340 al 1345. Appena nominato iniziò una guerra contro Pskov.

Sotto il suo comando nel 1342 fece rafforzare il confine orientale della Livonia facendo costruire due nuovi castelli: il castello di Alūksne, che chiamò Marienburg, e l'altro a Vastseliina (Frouwenburg o Neuhausen); nello stesso anno iniziò la costruzione di un nuovo Ordensburg a Maasi (Soneburg) sull'isola di Saaremaa, mentre l'isola era scossa dalle ribellioni.

Durante la permanenza in carica del Landmeister Burchard von Dreileben, vi furono le sollevazioni dei contadini Estoni contro tedeschi e danesi, che culminarono nella rivolta della notte si San Giorgio.


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