1399: la battaglia del fiume Vorskla

Dopo la firma del trattato di Salynas, Vytautas fu incoronato come Re dai nobili locali, ma negli anni seguenti le sue forze e quelle del suo alleato Tokhtamysh, Khan dell'Orda Bianca, vennero schiacciate dai Timuridi nella battaglia del fiume Vorskla, mettendo fine alle sue ambizioni e obbligandolo a chiedere ancora una volta a Ladislao II Jagellone la sua protezione.

Soddisfatti dai successi ottenuti contro i mongoli, nel maggio del 1399 Vytautas e Ladislao II Jagellone ottennero il sostegno del Papa Bonifacio IX, per organizzare una crociata contro i Mongoli. Questo fatto dimostrava che anche che il Granducato di Lituania aveva pienamente accettato il cristianesimo ed agiva in difesa della propria fede e che i Cavalieri Teutonici non avevano motivi per ulteriori attacchi contro la Lituania.


la battaglia del fiume Vorskla

Alla fine di luglio del 1399 l'esercito di Vytautas ancora una volta si mosse contro l'Orda d'Oro lungo il fiume Dnieper. Il 5 agosto, il suo esercito incontrò i mongoli sul fiume Vorskla appena a nord di Poltava, nell'attuale Ucraina.

Una volta che i due eserciti si incontrarono, il Khan Temur Qutlugh propose un cessate il fuoco di tre giorni per permettere entrambe le parti per prepararsi alla battaglia. Era un trucco per guadagnare tempo, mentre arrivavano i rinforzi dell'Emiro Edigu.

L'esercito di Vytautas era ben attrezzato, ma purtroppo numericamente inferiore. Allora Vytautas fece costruire una grande “fortezza di carri” per fermare la carica cavalieri mongoli e poi distruggerli con l'artiglieria.


il Khan Temur Qutlugh

Quando Temur Qutlugh finse una ritirata (una tattica dei mongoli ben collaudata), Vytautas lasciò la sua “fortezza di carri” per inseguirlo. Una volta che le forze lituane erano opportunamente lontane dalla fortezza di carri, le unità di Edigu apparvero da dietro e circondarono l'esercito lituano.

A questo punto Tokhtamysh, Khan dell'Orda Bianca e alleato di Vytautas, capì che la battaglia era perduta e fuggì con i suoi uomini. I Mongoli dell'Orda d'Oro poi usarono la loro artiglieria per distruggere la cavalleria lituana, mentre allo stesso tempo catturarono la fortezza di carri lituana.

La campagna crociata contro i Mongoli finì con la totale sconfitta di Vytautas. Più di venti comandanti, compresi due fratelli di Ladislao II Jagellone, vennero uccisi e Vytautas stesso appena riuscì a sopravvivere.

Questo fu uno trauma per il Granducato di Lituania e per il Regno di Polonia. Un certo numero di lituani si ribellò contro Vytautas, mentre Smolensk venne ripresa dal suo principe ereditario, George di Smolensk e non riconquistata dai lituani fino al 1404.


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