Gli anni dal 1402 al 1408


1402: l'Ordine Teutonico acquista la Neumark


sigillo di Johann von Görlitz

Nel 1402 Johann von Görlitz, Margravio del Brandenburgo, vendette tutta la Neumark all'Ordine Teutonico. Visto che il territorio confinava con la Polonia, questo consentiva all'Ordine di minacciare la Polonia con un numero maggiore di roccaforti.

Visto anche che l'Hochmeister Ulrich von Jungingen era un sostenitore di una politica contro la Polonia, lo scoppio della guerra era solo questione di tempo.


1404: il trattato di Raciaz

Nel maggio 1402 i Samogizi incendiarono Memel (oggi Klaipėda). Vytautas aderì alla lotta dei Samogizi attaccando la fortezza di Gotteswerder. La fortezza si arrese dopo tre giorni di assedio.

Nel luglio 1402 Švitrigaila condusse il suo esercito a sud di Vilnius (Medininkai, Ashmyany, Šalčininkai), nella speranza di catturare la capitale. Nel mese di aprile 1403, Lituani e Samogizi risposero facendo irruzione a Dünaburg in Livonia.

I Cavalieri Teutonici in questa occasione condussero anche una guerra di propaganda spedendo al Papa, ai funzionari della chiesa ed ai governanti occidentali, le loro lagnanze, accusando Vytautas di triplice tradimento per la rottura dei trattati del 1384, 1390 e 1398. Vytautas rispose che in Samogizia, mentre era governata da un Ordine Monastico che aveva lo scopo di diffondere il cristianesimo, i Samogizi non erano stati ancora battezzati e quindi non avevano l'obbligo di sottomettersi ai Cavalieri Teutonici. Papa Bonifacio IX allora emise un editto che vietava ai Cavalieri di attaccare la Lituania.

Visto che Vytautas era in guerra anche contro Yury di Smolensk, nell'estate del 1403 iniziò le trattative di pace con l'Ordine Teutonico. Nel settembre 1403, quando nessuna delle due parti era ancora riuscita ad ottenere la vittoria decisiva, si avviarono i negoziati. Una tregua temporanea venne firmata a dicembre 1403, mentre la pace definitiva venne firmata a Raciaz il 22 maggio 1404.


Konrad von Jungingen

Il 22 maggio 1404 nel Trattato di Raciaz, Ladislao II Jagellone e Vytautas aderirono alla maggior parte delle richieste dell'Ordine Teutonico, compresa la cessione formale della Samogizia ed accettarono di sostenere l'Ordine nei suoi disegni su Pskov; in cambio Konrad von Jungingen, l'Hochmeister dell'Ordine, si impegnò a vendere alla Polonia la contestata terra di Dobrzyń e la città di Złotoryja, un tempo venduta all'Ordine da Ladislao di Opole; Konrad von Jungingen si impegnava inoltre a sostenere Vytautas nel tentativo di riconquistare Novgorod.

Entrambe le parti avevano convenienze di ordine pratico per la firma del trattato, infatti l'Ordine aveva bisogno di tempo per fortificare le nuove terre appena acquisite, i polacchi e lituani potevano adesso affrontare le sfide territoriali in Oriente e in Slesia. A Švitrigaila venne permesso di tornare in Podolia.


Venceslao IV di Boemia

La Pace che venne firmata, in sostanza ribadiva il trattato di Salynas: la Samogizia restava ai Cavalieri Teutonici ed inoltre Vytautas offriva il suo aiuto a soggiogare ogni ribelle. Egli inoltre convenne di non accettare alcuna famiglia Samogizia che fosse fuggita in Lituania. Nel trattato i Cavalieri Teutonici promettevano di sostenere Vytautas per il titolo Granduca di Lituania.

Sempre nel 1404 Ladislao II Jagellone si incontrò a Vratislav con Venceslao IV di Boemia, che gli offrì la restituzione della Slesia alla Polonia se Ladislao lo avesse sostenuto nella sua lotta per il potere all'interno del Sacro Romano Impero. Ladislao rifiutò l'accordo, perché non era disposto a caricarsi di nuovi impegni militari in occidente.


1405: la costruzione di nuovi castelli

Nel 1405 Vytautas aiutò i Cavalieri Teutonici a prendere il controllo dei territori di Raseiniai, Viduklè e Ariogala. I Cavalieri Teutonici ripresero il controllo della Samogizia iniziando la costruzione di nuovi castelli lungo i fiumi. Vicino al fiume Josvainiai venne costruito quello di Königsberg.


a sinistra; il castello teutonico di Königsberg

Vytautas offrì la manodopera per la costruzione, il cibo, le armi da fuoco ed anche guarnigione. Il castello fu presidiato da 40 Cavalieri Teutonici e da 400 polacchi. I Samogizi invano attaccarono il castello nell'autunno del 1405.

Altri castelli vennero costruiti nel Christmemel ed altri ancora vennero ricostruiti nel Friedeburgh. Dobesinburg, nei pressi della foce del Dubysa, venne completato nel 1407 e diventò la nuova capitale della regione.

I Cavalieri Teutonici tentarono di attuare il loro sistema amministrativo: essi misurarono la terra, contarono i residenti, nominarono i funzionari locali, e fecero venire i propri coloni. Centinaia di Samogizi furono trasferiti in Prussia come ostaggi. I residenti ribelli furono giustiziati, mentre coloro che giurarono fedeltà vennero premiati. In una denuncia presentata al Concilio di Costanza nel 1417, i Samogizi elencarono molti crimini e ingiustizie perpetrate dai Cavalieri.


1408: il conflitto lituano-teutonico

Nel 1406 Vytautas ed il suo alleato Vasili I di Mosca, entrarono in guerra contro Švitrigaila, il fratello di Jogaila che, con il sostegno dell'Ordine Teutonico, aveva dichiarato se stesso Gran Principe di Lituania.

Un grande incontro tra i due eserciti si concluse senza una battaglia ma con il trattato di Ugra. Nel trattato Velikiy Novgorod veniva concessa a Simeon Lingwen, fratello di Ladislao II Jagellone, mentre l'importante città di Pskov passava ad un Governatore di Ladislao II Jagellone, Jerzy Nos; anche se quest'ultima soluzione era una chiara violazione del trattato di Raciaz.

La guerra con la Moscovia si concluse nel dicembre 1408, a condizioni tali che resero inevitabile un ulteriore conflitto con l'Ordine Teutonico, nonostante il tentativo di Hermann II, conte di Celje, di negoziare una soluzione pacifica.


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