1454-1466: la guerra dei tredici anni

La guerra dei tredici anni (in tedesco: Dreizehnjähriger Krieg, in polacco: trzynastoletnia Wojna), detta anche Guerra della Città, fu un conflitto che fu combattuto tra il 1454 ed il 1466 tra la Confederazione Prussiana, alleata con il Regno di Polonia, e lo Stato Monastico dei Cavalieri Teutonici.

Nel gennaio 1454 la Confederazione Prussiana chiese aiuto a Casimiro IV affinché incorporasse la Prussia nel Regno di Polonia.


Casimiro IV

Casimiro chiese alla Confederazione Prussiana una petizione più formale. Il 4 febbraio 1454, il Consiglio segreto della Confederazione Prussiana inviò un atto formale di disobbedienza all'Hochmeister dell'Ordine Teutonico.

Due giorni dopo la Confederazione iniziò la sua ribellione e ben presto la quasi totalità della Prussia, ad eccezione di Marienburg, Stuhme e Chojnice, era libera dal dominio teutonico. La maggior parte dei castelli Ordensburg catturati vennero immediatamente distrutti.


Il giuramento di fedeltà della Confederazione
Prussiana a Casimiro IV Jagiellone

Il 10 febbraio 1454, la Confederazione inviò in Polonia una delegazione ufficiale, diretta da Hans von Baysen. Entro il 20 febbraio, i delegati erano a Cracovia e chiesero a Casimiro di incorporare la Prussia nel regno polacco. Dopo aver negoziato le esatte condizioni dell'incorporazione, il Re si dichiarò d'accordo ed i delegati della Confederazione Prussiana promisero fedeltà al Re Casimiro il 6 marzo 1454.

Lo stesso giorno, il Re accettò tutte le condizioni dei delegati prussiani, dando ampi privilegi alle città prussiane ed alla nobiltà. Tre giorni dopo Hans von Baysen fu nominato primo governatore di Prussia. Dopo il 15 aprile, la maggior parte dei territori prussiani, con l'eccezione del Vescovado di Varmia, si impegnarono alla fedeltà al loro nuovo sovrano.

La Polonia inviò all'Hochmeister Ludwig von Erlichshausen una dichiarazione di guerra, con la data anteriore del 22 febbraio.


La situazione internazionale

Nel 1454 la Polonia era in conflitto con il Granducato di Lituania perché, anche se Casimiro IV era contemporaneamente Granduca di Lituania e Re di Polonia, la Lituania non aveva inviato aiuti durante la guerra in Polonia, a parte poche incursioni inefficaci durante il conflitto.

C'era anche la minaccia di un attacco da parte del Granducato di Mosca e dell'Impero Ottomano, che aveva saccheggiato Costantinopoli nel 1453.

Il confine meridionale della Polonia era più o meno sicuro, a causa della debolezza della Boemia causata dalle guerre Hussite e quindi, a causa dei suoi problemi interni non era in grado di intervenire direttamente nel conflitto.


sigillo della Lega Anseatica

Anche se la Lega Anseatica simpatizzava per le città prussiane, sosteneva comunque i Cavalieri Teutonici perché l'Ordine aveva concesso loro dei privilegi supplementari.

L'Ordine di Livonia aveva problemi con la Danimarca non era in grado di aiutare i Cavalieri Teutonici in Prussia.

La Svezia e la Danimarca sarebbero rimasti più o meno neutrali nel conflitto imminente, a causa dei conflitti tra di loro.

La Francia e l'Inghilterra erano troppo deboli dopo la guerra dei Cento Anni. Il duca di Borgogna, Fiandre e Paesi Bassi, Filippo il Buono, era più interessato a creare un regno indipendente di Borgogna che a partecipare ad una guerra. La preoccupazione primaria del Papa Niccolò V erano i turchi ottomani.


Le forze dei polacchi e prussiani


choragiew polacco

Per i preparativi della guerra venne chiamata la parte principale dell'esercito polacco. Tutti i nobili, quando venivano chiamati dal Re, dovevano presentarsi accompagnati dai sindaci e dagli amministratori dei villaggi. Le città dovevano fornire i carri con i cavalli, il cibo e i loro servizi (comprese le scorte).

Le unità militari era suddivise in “choragiew” (bandiere) di due tipi: le “famiglie”, che erano composte da clan molto grandi, ed i “territori” che erano sotto il comando di nobili di un particolare territorio. I contadini partecipavano anche come fanti. Il più alto comando apparteneva al Re. L'esercito poteva ammontare a 30.000 cavalieri.


mercenario tedesco

All'inizio del 15° secolo, la Corona polacca iniziò a reclutare mercenari, che di solito combattevano sotto la bandiera di San Giorgio (in particolare i mercenari della Boemia). La bandiera raffigurava o una croce rossa su campo bianco, o una croce bianca su campo rosso; la seconda veniva utilizzata solo quando due unità boeme si trovarono sui lati opposti del campo di battaglia e dovevano essere differenziate. La loro tattica più importante era la “Fortezza di carri”.

I polacchi avevano l'artiglieria, in un primo momento composta cannoni primitivi, come le bombarde. Venivano utilizzate anche le pistole, ma a quel tempo erano poco efficaci. Più importanti erano le balestre che, se correttamente utilizzate, potevano provocare perdite di grandi dimensioni.


soldati polacchi

L'esercito della Confederazione Prussiana consisteva di militari coscritti e di piccole unità fornite dalle città (circa 750 persone per unità). In totale potrebbero aver fornito circa 16.000 soldati, oltre a qualche migliaio di fanti contadini armati. Avevano anche più artiglieria dell'esercito polacco.

Le città prussiane erano anche in grado di organizzare una piccola marina, in parte proveniente dalle navi commerciali appositamente armate, ed in parte da corsari assunti da altre città.


Le forze dell'Ordine Teutonico

L'Ordine Teutonico nel 1454 aveva perso gran parte del suo arsenale, ma era in grado di raccogliere gli eserciti di cavalieri fedeli (volontari prussiani) e di contadini. Tuttavia, la maggior parte delle sue forze erano composte da mercenari, assunti soprattutto in Germania ed in Boemia.


La prima fase della guerra


Heinrich Reuss von Plauen

Le prime operazioni di guerra, da febbraio ad agosto 1454, furono eseguite dai militari coscritti della Confederazione Prussiana, sostenuti da mercenari Cechi della Moravia e da soldati della Piccola Polonia. Questa forza, comandata da Scibor von Baysen, fratello di Hans von Baysen, cercò di assediare l'Hochmeister Ludwig von Erlichshausen nella città e castello di Marienburg, ma senza molto successo, grazie al comando di Heinrich Reuss von Plauen, Komtur di Elbing.

Nel frattempo i principati tedeschi, soprattutto la Sassonia, organizzarono un supporto per l'Ordine Teutonico. I rinforzi entrarono in Prussia nella seconda metà del mese di marzo 1454, dalla direzione della Neumark.

Presero immediatamente la città di Chojnice, di grande importanza strategica perché si trovava sull'importante rotta che dalla Polonia Portava alla foce della Vistola.


stemma di Mikołaj Szarlejski

Hans von Baysen spostò sul posto le forze mercenarie dove furono presto raggiunte da Mikołaj Szarlejski, il rappresentante del regno polacco con il titolo di “Comandante Supremo delle Forze di Prussia”.

Il 7 Aprile 1454 i Cavalieri Teutonici vendettero la Neumark al Margraviato di Brandeburgo, “per assicurasi e migliorare i collegamenti con la Germania”.

Alla fine di aprile 1454 l'esercito della Confederazione prussiana iniziò l'assedio di Chojnice; la difesa della città era sotto il comando di Heinrich Reuss von Plauen. Tuttavia, Szarlejski era privo di qualsiasi significativa abilità di comando, il suo esercito non aveva abbastanza artiglieria, ed i prussiani non erano in grado in grado di pagare i loro mercenari; così che Chojnice non fu mai seriamente in pericolo.

Dopo il suo arrivo, Casimiro IV ricevette il giuramento di fedeltà ufficiale dai suoi nuovi sudditi di Elbing e Toruń, e condusse a Chojnice i “ruszenie pospolite” (arruolati in massa) dei nobili polacchi di Cuiavia che sostituivano i mercenari. Le forze di cavalleria, come quelle dei nobili, tuttavia, erano poco adatte alla presa dei castelli, quindi la situazione di Chojnice non cambiò.


Ruszenie Pospolite al fiume, dipinto di Józef Brandt, 1880

Il Re inviò anche le sue unità ad assediare Marienburg, ma le forze polacche non furono in grado di prendere il castello neanche insieme alle forze della Confederazione prussiana, che erano state trasferiti a Marienburg dopo aver preso Stuhm l'8 agosto 1454. I Cavalieri Teutonici si difesero con abilità e furono in grado di sconfiggere le forze di Danzica con un attacco improvviso il 13 settembre.

La situazione degradante della corona polacca peggiorò ulteriormente quando dal Sacro Romano Impero, nel settembre 1454, giunse in aiuto ai Cavalieri Teutonici un grande esercito di mercenari sotto il comando di Rudolf, principe di Żagań, e di Bernhard von Zinnenberg, un nobile della Moravia. L'esercito aveva 9.000 cavalieri e 6.000 fanti, artiglieria e carri per molte “Fortezze di carri”.

L'esercito di Rudolf lentamente si trasferì a Chojnice salvandola dall'assedio polacco. Visto che Casimiro era stato costretto ad arruolare un gran numero di contadini della Polonia Magna, i nobili, irritati dall'interruzione del raccolto e dalla forma non convenzionale dell'arruolamento, si radunarono vicino al villaggio di Cerekwica e chiesero al Re numerosi privilegi, che vennero loro concessi il 14 settembre 1454.


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