1478: la Guerra dei Sacerdoti

Il Principato Vescovile prussiano della Varmia faceva parte dello Stato Monastico dei Cavalieri Teutonici, ma godeva di un'autonomia che gli permetteva di essere amministrato direttamente dal Principe Vescovo. I Vescovi venivano eletti tra i membri dell'Ordine Teutonico ed erano rimasti fedeli all'Ordine anche quando i Cavalieri innalzarono le tasse per pagare i costi derivanti della Battaglia di Tannenberg-Grunwald del 1410.


stemma del Principato Vescovile di Varmia

Nel 1466 anche il Principe-Vescovo della Varmia Paul von Legendorf aderì alla Confederazione Prussiana, partecipando così alla guerra dei tredici anni contro l'Ordine Teutonico.

Con il secondo trattato di Toruń anche il Principato Vescovile, entrò a far parte della Prussia Reale e quindi sottoposto alla sovranità del Re di Polonia. Ma il Principe Vescovo però ribadì le prerogative del Principato Vescovile, cioè l'elezione del Vescovo fatta in completa indipendenza dal Capitolo Generale dell'Ordine Teutonico.


antica immagine di Braunsberg

Nel 1467 Casimiro IV Jagellone, intendendo sottoporre alla sua sovranità il Principato Vescovile, nominò Personalmente il Vescovo. Ma il Capitolo Generale non lo accettò ed invece elesse al suo posto Nicolaus von Tüngen. Ciò si tradusse in una controversia con la Polonia in cui il Principato Vescovile di Varmia era sostenuto dall'Ordine Teutonico e da Matthias Corvinus, il Re d'Ungheria.

Nel 1478, le forze polacche del re Casimiro IV intervennero militarmente in Varmia, assediando Braunsberg. Il primo trattato di Piotrków (Piotrków Trybunalski) si concluse nel 1479. Il Re di Polonia accettò come Vescovo Nicolaus von Tüngen e concesse ulteriori prerogative al Principato Vescovile.


Lucas Watzenrodee

Il Principe Vescovo riconobbe la sovranità del Re di Polonia sulla Varmia, mentre il Capitolo Generale dell'Ordine Teutonico d'ora in poi doveva eleggere solo i candidati “voluti dal Re polacco” a cui il Vescovo doveva giurargli fedeltà. Tuttavia, 10 anni dopo, con l'elezione del Principe Vescovo successivo, Lucas Watzenrode il Giovane, risorsero i conflitti.

Il Principato Vescovile, in materia di organizzazione della Chiesa, ricevette lo status di esenzione, direttamente sotto l'autorizzazione del Papa, resistendo ai tentativi di subordinazione all'Arcivescovo di Gniezno, mentre politicamente rimase sotto la signoria della corona polacca.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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