1510: l'Hochmeister Alberto di Hohenzollern

L'elezione di un principe proveniente da una grande famiglia regnante aveva già avuto un tale successo, che, quando nel 1510 morì Federico di Sassonia, il Capitolo Generale dell'Ordine Teutonico nominò Hochmeister un altro principe tedesco, Alberto di Hohenzollern, margravio del Brandeburgo e nipote da parte di madre del Re Sigismondo I di Polonia. Alberto venne scelto come Hochmeister anche nella speranza delle proficue relazioni con suo zio.


Alberto di Hohenzollern

Il nuovo Hochmeister, incalzato dall'Imperatore Massimiliano I d'Austria e dal Papa Giulio II, come il suo predecessore si rifiutò di sottomettersi e rendere omaggio al Re di Polonia, adducendo che l'Ordine era un vassallo imperiale e che quindi era da considerarsi nullo il trattato di Trattato di Toruń del 1466.

Alberto si rivolse quindi al nuovo Imperatore, che nel frattempo era divenuto Carlo V d'Austria, ma questi, invece che dargli appoggio, gli consigliò di prestare omaggio al Re.

Ma Alberto, giudicando la risposta dell'Imperatore come un tradimento, ancora rifiutò ed addirittura firmò un alleanza di protezione reciproca con Vassili III di Moscovia. Inoltre in cambio della vendita del Brandeburgo orientale per la somma di 40.000 fiorini, Alberto garantì il suo sostegno all'Elettore Joachim.

A questo punto una guerra tra la Polonia e l'Ordine era inevitabile. Questa iniziò nel dicembre 1519 e gli scontri durarono sino al 1521.


1519-1521: la guerra Polacco-Teutonica

La guerra Polacco–Teutonica (1519–1521) fu la guerra tra il Regno di Polonia ed i Cavalieri Teutonici, che si concluse con l'armistizio nel 1521.


Alberto di Hohenzollern

Nel gennaio del 1519 le forze polacche guidate dall'Hetman della Gran Corona, Mikołaj Firlej, si radunarono nei pressi Koło e colpirono la Pomesania, Königsberg, poi assediarono Marienwerder e Pasłęk, ma l'assedio durò molto, poiché alle forze polacche mancava il potere dell'artiglieria, La flotta polacca iniziò un blocco dei porti teutonici.

I Cavalieri, nel frattempo, avevano preso la città di Braunsberg (Braniewo) in Varmia. L'esercito polacco ricevette rinforzi di artiglieria ad aprile riuscendo così a catturare Marienwerder e Pasłęk nello stesso mese, ma non riuscirono a riprendere Braunsberg. La guerra si intensificò, con gli alleati polacchi del Ducato di Mazovia e di Danzica che colpirono le vicine fortificazioni teutoniche.

Nel frattempo, le forze teutoniche si erano chiuse in difesa, in attesa di rinforzi dalla Germania. Tali rinforzi arrivarono nell'estate del 1520 e, nel mese di luglio, l'esercito teutonico iniziò un'offensiva, attaccando la Mazovia, la Varmia ed i territori di Łomża e ponendo sotto assedio la città di Lidzbark Warmiński.

Nel mese di agosto un altro gruppo di rinforzi tedeschi attaccarono Wielkopolska, tenendo Międzyrzecz. I Cavalieri Teutonici presero Wałcz, Chojnice, Starogard, Tczew e iniziarono l'assedio di Danzica, ma si ritirarono di fronte ai rinforzi polacchi ed afflitti dai problemi finanziari (i rinforzi tedeschi, per lo più mercenari, si rifiutarono di combattere fino al loro pagamento). Le forze polacche ripresero Tczew, Stargard e Chojnice.


le forze pospolite ruszenie

I Cavalieri Teutonici si ritirarono verso Oliwa e Puck, ma furono inseguiti dalle forze polacche. Questa volta però era la parte polacca ad essere afflitta da problemi finanziari, e le forze pospolite ruszenie erano anche stanche.


1521: L'assedio di Allenstein

I Cavalieri Teutonici colsero la loro occasione e lanciarono una controffensiva, catturando Nowe Miasto Lubawskie e assediando Płock e Allenstein, che era difesa dai polacchi sotto il comando di Nicolò Copernico.


Castello di Allenstein

I polacchi di Allenstein resisterono con successo ai Cavalieri Teutonici, che alla fine dovettero togliere l'assedio. L'astronomo polacco Nicolò Copernico era stato incaricato di organizzare la difesa della città contro il previsto assedio. Migliorò le fortificazioni ed accumulo il cibo, affinché la città potesse resistere abbastanza a lungo sino all'arrivo dei rinforzi del Re di Polonia.


soldati polacchi

Sigismondo, venuto a conoscenza della minaccia, inviò un'unità di fanteria, sotto la guida del comandante Ceco Henryk Peryk. Altri 700 cavalieri vennero inviati poco dopo.

I Cavalieri Teutonici arrivarono ad Allenstein il 16 gennaio 1521, con una forza di circa 400 fanti e 1000 cavalieri, oltre all'artiglieria. Chiesero subito la resa della città, ma Copernico rifiutò di aderire alla richiesta.

Il 26 gennaio i Cavalieri Teutonici, guidati da Wilhelm von Schaumber, lanciarono l'assalto alla città e, avvicinatisi alle mura, sfondarono il portone. I soldati polacchi si precipitarono al portone, guidati da Copernico, che stava sulle mura della città e personalmente dirigeva la difesa. L'attacco venne respinto ed i Cavalieri Teutonici furono costretti a ritirarsi.


1521: il compromesso di Toruń


l'imperatore Carlo V

A quel tempo, però, l'impero ottomano aveva invaso l'Ungheria e il nuovo Sacro Romano Imperatore Carlo V chiese ai Cavalieri Teutonici e ad i Polacchi di interrompere le ostilità e di portargli aiuto nella difesa dell'Europa contro gli infedeli.

Entrambe le parti, stanche della guerra, firmarono un armistizio il 5 aprile 1521, con il compromesso di Toruń.

Con il trattato di Toruń che sanciva la fine della guerra, Alberto acconsentì a che la questione dell'omaggio venisse sottoposta all'arbitrato dell'Imperatore, ma la disgregazione dell'Ordine, causata dalla sfida della Riforma di Lutero stava già scatenando il caos nel mondo cattolico, devastando le coscienze e la lealtà dei principi e dei popoli in tutta l'Europa del Nord e l'arbitrato promesso non ebbe mai luogo.


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