Gli anni dal 1525 al 1556


1525: l'ndipendenza dall'Ordine Teutonico

Le guerre con la Polonia e la Lituania nel corso del 15° secolo avevano talmente indebolito l'Ordine dei Cavalieri Teutonici che, nel 1513, il Maestro dell'Ordine di Livonia affrancò il suo Ordine dall'unione con i Cavalieri Teutonici, cominciando a perseguire le proprie politiche in modo autonomo.

Quando poi l'Hochmeister dei Cavalieri Teutonici Albrecht von Brandenburg-Ansbach introdusse la Riforma protestante e secolarizzò la parte prussiana dello Stato Monastico dell'Ordine Teutonico creando il 10 febbraio 1525 il Ducato di Prussia (il primo Stato protestante in Europa) sotto la protezione del Re di Polonia, l'Ordine di Livonia rimase indipendente, anche se circondato da vicini aggressivi.

Gli sforzi di Albrecht von Brandenburg-Ansbach di introdurre il protestantesimo nell'Ordine di Livonia incontrò diverse resistenze e divise la Confederazione di Livonia.


Wolter von Plettenberg

Inizialmente il Landmeister di Livonia Wolter von Plettenberg sosteneva i luterani, sperando così di soggiogare il cattolico Arcivescovo di Riga, ma poi rifiutò di convertirsi al luteranesimo e di diventare un sovrano laico di Livonia, come l'Hochmeister dei Cavalieri Teutonici aveva fatto. Invece divenne vassallo o Principe Imperiale (Reichsfürst) dell'Imperatore Carlo V, sperando così di ottenere un sostegno diretto dal Sacro Romano Impero.

Questo fu il più grande errore di Wolter von Plettenberg in quanto egli avrebbe potuto fare della Livonia un regno centralizzato e avviare riforme serie.


1535: il declino della Livonia

Dopo la morte del Landmeister di Livonia Wolter von Plettenberg, avvenuta nel 1535, il declino di Livonia progredì rapidamente, tanto che tutti i confinanti cominciarono ad interessarsi alla possibilità di acquisire parte del suo territorio.

Hermann von Brüggenei, il successore di Wolter von Plettenberg, potè godere di un regno pacifico. Con i Russi regnava la pace oramai da 20 anni ed anche con l'Arcivescovo di Riga non ci furono problemi. Così fu anche per Johann von der Recke, il Landmeister di Livonia eletto come suo successore nel 1549.


1551: il Landmeister Heinrich von Galen


Heinrich von Galen

Nel 1551, dopo la morte del Landmeister di Livonia Johann von der Recke, venne eletto come Landmeister di Livonia Heinrich von Galen.

Durante il suo governo, tra i Cavalieri di Livonia si svilupparono due fazioni politiche. La prima cercava di salvare il paese attraverso una politica di amicizia verso la Russia, la cui pressione era diventata particolarmente minacciosa sotto Ivan il Terribile. La seconda fazione preferiva qualche tipo di accordo con la dinastia degli Jagelloni, al fine di ottenere una protezione della Lituania e della Polonia.


1554: la tregua tra la Livonia e la Russia

Nel 1551, la tregua tra la Livonia e la Russia, che era stata fatta per 20 anni, si era conclusa. L'Ordine di Livonia e le altre forze politiche in Livonia speravano di negoziare una nuova tregua per un altro periodo simile, ma a Mosca le cose avevano cominciato a cambiare. Quasi tutti i khanati mongoli erano stati sconfitti e la Russia cominciava a prendere interesse per le aree ad ovest.

Principalmente a causa dell'interesse dei mercanti, nel 1551, la tregua era stata rinnovata solo per un anno, dopo di che non esisteva più nessun accordo tra la Livonia e la Russia. Nel 1554, gli ambasciatori di Livonia arrivarono a Mosca per organizzare un nuovo trattato di pace. In quel momento lo Zar Ivan il Terribile aveva concentrato tutto il potere nelle sue mani, così che richiese un tributo al Vescovo di Tartu (Dorpat), un tributo che in passato era stato stabilito come la principale garanzia del trattato di pace.

Secondo lo Zar, il Vescovado di Tartu era un dominio perpetuo russo (tenendo conto che nel 1030-1061 aveva fatto parte della vecchia Russia), per cui i tedeschi dovevano pagare un tributo annuale. Gli ambasciatori di Livonia, naturalmente, erano contrari, ma furono minacciati e, infine, dissero che avrebbero verificato se tale tributo era mai esistito, ma lo Zar prese queste dichiarazioni come un assenso a pagare il tributo.

Il 15 giugno 1554 Heinrich von Galen, orientato alla politica di amicizia verso la Russia, firmò il trattato di pace con Ivan il Terribile per una durata di quindici anni. Secondo i termini dell'accordo di pace, il Vescovo di Tartu (Dorpat) doveva pagare un tributo annuale a Mosca e l'Ordine di Livonia non doveva avere possedimenti nelle vicinanze della Chiesa. Inoltre i mercanti russi avevano il diritto di commerciare liberamente in Livonia. Infine l'Ordine di Livonia si impegnava a non fornire assistenza militare al Regno di Polonia ed al Granducato di Lituania contro lo stato russo.


1556: la guerra civile di Livonia


Wilhelm von
Brandenburg-Ansbach-Kulmbach

Secondo gli accordi tra l'Arcivescovado di Riga e l'Ordine di Livonia, l'Arcivescovo di Riga non poteva nominare un coadiutore, senza il consenso del Landmeister di Livonia, ma nel 1556 l'Arcivescovo di Riga Wilhelm von Brandenburg-Ansbach-Kulmbach, fratello del Duca di Prussia Albrecht von Brandenburg-Ansbach, tentò di attuare una “Kirchenordnung” (Ordine Ecclesiastico della Chiesa Lutenana) nel suo Vescovado e nominò come suo Vescovo coadiutore suo fratello minore, il protestante Christoph zu Mecklenburg, parente del Re di Polonia e Granduca di Lituania Sigismondo II Augusto.

Questa nomina fece infuriare il Landmeister di Livonia Heinrich von Galen temeva un'alleanza tra l'arcivescovado di riga, il Ducato di Prussia e la Polonia. Il Landmeister convocò quindi la Dieta di Wenden per chiedere la condanna dell'Arcivescovo di Riga.

Nessun compromesso venne raggiunto nella Dieta di Wenden. Heinrich von Galen cominciò quinsi a prepararsi alla guerra contro Wilhelm von Brandenburg-Ansbach-Kulmbach ed invò Gotthard Kettler, Komtur di Dinaburg, in Germania per raccogliere mercenari. Intanto Wilhelm von Brandenburg-Ansbach-Kulmbach chiese l'assistenza militare a suo fratello, il duca di Prussia Duca di Prussia Albrecht von Brandenburg-Ansbach. Nell'estate del 1556 scoppiò la guerra civile. Le forze dell'Ordine di Livonia, guidate da Johann Wilhelm von Fürstenberg, coadiutore del Landmeister, conquistarono tutto il Vescovado di Riga e imprigionarono sia l'Arcivescovo di Riga Wilhelm von Brandenburg-Ansbach-Kulmbach che il suo coadiutore Christoph zu Mecklenburg.

Una mediazione danese per la liberazione di Wilhelm e Christoph andò a vuoto e alla fine intervenne Sigismondo II Augusto, Re di Polonia e Granduca di Lituania e protettore tradizionale dell'Arcivescovado di Riga. Egli chiese che Wilhelm e Christoph venissero rilasciati e la Confederazione di Livonia doveva accettare la sua protezione.


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