l'Ordine Teutonico ed il nazismo

Dopo l'annessione dell'Austria al Reich tedesco, l'Ordine venne duramente contrastato, perché sospettato di essere legato alla causa monarchica asburgica, I nazisti, notoriamente avversi alla Casa d'Austria, con un atto del 6 settembre 1938 soppressero l'Ordine Tedesco in Austria ed i suoi possedimenti furono confiscati.

Anche se, con l'avvento di Hitler, una gran parte dei tedeschi etnici di Cecoslovacchia, non essendo soddisfatti dello sviluppo delle relazioni tra la Germania nazista ed il governo cecoslovacco, pian piano passarono al sostegno di Hitler, i membri cecoslovacchi del'Ordine Tedesco erano consapevoli del fatto che il regime nazista avesse un orientamento contro la chiesa.


un bunker. Si noti la presenza di un sacerdote

L'Ordine Tedesco ebbe quindi un atteggiamento antinazista e molto significativo fu il prestito finanziario che l'Ordine diede allo Stato cecoslovacco per la costruzione delle fortificazioni di confine (bunker, ecc.) dopo il 1935. Inoltre, negli anni 1936–1938, l'Ordine cedette definitivamente allo Stato cecoslovacco i suoi terreni di Hrabyně-Stitina, necessari per la difesa nazionale. Oltre a ciò l'Ordine mise a disposizione dell'esercito cecoslovacco il castello di Hrabyně e tutte le case dei suoi guardaboschi che si trovavano nelle zone di frontiera. L'Ordine contribuì poi con la donazione di un grande numero di pali di legno per le costruzioni delle fortificazioni lungo il confine.


fortificazioni lungo il confine cecoslovacco

L'anno 1938, al culmine della campagna della Germania di Hitler contro la Cecoslovacchia, portò anche una certa oscillazione nelle posizioni e nelle opinioni dei membri dell'Ordine Tedesco. L'Ordine tedesco, tuttavia, trasse un grande insegnamento da questa posizione instabile: già il 1° novembre 1938 il patrimonio dell'Ordine, tranne le case parrocchiali e i monasteri delle suore, nei territori occupati dei Sudeti fu espropriato e sottoposto all'amministrazione nazista (dopo la presa di possesso di tutto il resto della Cecoslovacchia questa misura venne diffusa anche sulle restanti proprietà). La situazione fu confermata dal decreto dell'amministrazione d'occupazione nazista del 27 febbraio 1939.


l'Hochmeister Robert Johann Schälzky

L'Hochmeister Robert Johann Schälzky poi tentò invano di far abrogare tale misura e di ristabilire il normale funzionamento dell'Ordine. Messosi in contatto con i rappresentanti del regime nazista, tra l'altro fece notare come l'Ordine Tedesco avesse sempre agito in difesa degli interessi dei tedeschi di Cecoslovacchia (Queste ambigue affermazioni successivamente furono usate pesantemente contro di lui).

Con l'occupazione nazista della Cecoslovacchia, avvenuta nel 1939, l'Ordine venne soppresso anche in Moravia, sebbene gli ospedali e le case in Jugoslavia e in Alto Adige furono in grado di continuare una tenue esistenza.

L'atteggiamento tenuto dai membri dell'Ordine Tedesco nei confronti del regime nazista durante la Seconda Guerra Mondiale sinora non era mai stato approfondito. Ma si può dire che la maggior parte di loro avevano risanato la loro instabilità temporanea degli anni 1938 - 1939.


Padre Heribert Kluger

Molti furono i membri dell'Ordine che forono perseguitati dai nazisti: il Padre Heribert Kluger (1870 -1945) morì nel campo di concentramento a Dachau; la sorella Irmgard morì nel campo di concentramento ad Osvetim; Padre Walter Horny fu tenuto prigioniero in molte prigioni naziste.

L'Hochmeister Schälzky visse internato dapprima nella commenda dell'Ordine ad Opava, poi nella casa della guardia forestale a Podlesí e fu spesso interrogato dalla Gestapo.

Alcuni membri dell'Ordine furono coinvolti nel 1944 direttamente nell'attentato a Hitler, che però non riuscì e tutti quelli che erano a conoscenza dell'attentato furono giustiziati. Ma altri sacerdoti dell'Ordine lavorarono nelle parrocchie, le suore continuarono il loro servizio pieno di abnegazione negli ospedali. A Svitavy nel 1938 addirittura venne costruita un'ulteriore casa dell'Ordine con annessi un ospedale ed una casa di cura.


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