l'Hochmeister Eugen von Österreich

L'Arciduca Eugenio Ferdinando Pio Bernardo Felice Maria-Teschen d'Austria (23 maggio 1863 - 30 dicembre 1954) é stato un militare austriaco, arciduca d'Austria e principe d'Ungheria e di Boemia.

Fu l'ultimo Hochmeister dell'Ordine Teutonico della dinastia degli Asburgo, dal 1894 al 1923.


I primi anni

Eugenio era figlio dell'Arciduca Carlo Ferdinando d'Austria-Teschen (figlio dell'Arciduca Carlo d'Austria-Teschen) e dell'Arciduchessa Elisabetta Francesca d'Austria.


Eugen von Österreich

Nacque nel castello di Seelowitz, presso Brno in Moravia. Al battesimo gli vennero conferiti i nomi di Eugenio Ferdinando Pio Bernardo Felice Maria. La sua educazione fu di inclinazione spartana. Trascorse la propria infanzia nel castello di Seelowitz mentre passava le vacanze a Gmund, alternando una buona istruzione ad una formazione rigorosa. All'“Albrechtspalais” di Vienna Eugenio ricevette la propria educazione militare, studiando anche lingue, musica e storia dell'arte.

All'età di 14 anni, con l'intento di mantenere le tradizioni di famiglia, proprio come il fratello maggiore, iniziò la propria carriera militare nel Reggimento dei Kaiserjuger Tirolesi (Cacciatori dell'Imperatore) e venne promosso Luogotenente il 27 ottobre 1877. Poco dopo venne trasferito come Tenente Colonnello al comando di un reggimento di ussari, partecipando a molte manovre militari.


La carriera militare

Nel 1882 Eugenio venne esaminato da una commissione presieduta dall'Arciduca Alberto che verificò la sua idoneità a frequentare la prestigiosa accademia militare di Wiener Neustadt. Eugenio fu l'unico Arciduca della storia della casa d'Asburgo a compiere studi militari di una certa durata (1883-1885) presso l'accademia di guerra a Vienna, venendo promosso a pieni voti.

Dopo aver frequentato l'Accademia di guerra, Eugenio divenne militare effettivo, raggiungendo rapidamente i più alti gradi. Comandò un battaglione del 13° Reggimento di Fanteria come Tenente Colonnello prima di assumerne il comando di un intero reggimento come Colonnello. Successivamente gli venne affidato il comando del 13° Reggimento di Ussari, poi assunse il comando di una brigata di Fanteria a Olmutz e quindi il comando di una Divisione a Vienna.

Nel 1900 venne nominato Comandante del XIV Corpo d'Armata a Innsbruck e venne promosso Generale di Cavalleria il 27 aprile 1901. Questo comando lo rese simultaneamente Comandante Generale a Innsbruck e comandante della difesa per l'intero Tirolo. Otto anni dopo venne nominato ispettore militare per la provincia del Tirolo. Quando nel 1909 la possibilità di una guerra con la Serbia era nell'aria egli, per merito dell'Arciduca Francesco Ferdinando e del Generale Albori, venne nominato comandante supremo del Fronte dei Balcani, compresa la 5^ e 6^ Armata oltre che di tutte le truppe in Bosnia e in Vojvodina.

Eugenio esercitò anche una notevole influenza con la propria personalità. Egli raccomandò caldamente il Feldmaresciallo-Luogotenente Conrad von Hitzendorf, già suo comandante di divisione a Innsbruck, come successore del Generale Beck-Rzikowsky al comando dello Stato Maggiore.

Nel 1911 Eugenio si ritirò dalla carriera militare per motivi di salute, anche se Conrad von Hitzendorf nelle sue memorie, raccontava che questo era dovuto al fatto che l'arciduca Francesco Ferdinando diventato sempre più geloso dell'importanza di Eugenio


L'Ordine Teutonico

Oltre alla sua carriera militare, Eugenio venne chiamato a svolgerre il ruolo di "Hoch-und Deutschmeister" dell'Ordine Teutonico.

L'11 gennaio 1887, Eugenio entrò nell'Ordine Teutonico come cavaliere professo e contemporaneamente venne nominato coadiutore dello zio, l'Arciduca Guglielmo, l'allora Hoch-und Deutschmeister.

Il 19 novembre 1894, quando improvvisamente morì l'Arciduca Guglielmo, Eugenio venne nominato Hoch-und Deutschmeister e con questo incarico si distinse particolarmente. Egli sviluppò ulteriormente l'istituzione del volontariato di assistenza infermieristica (Marianer), fondando nuovi ospedali e migliorando la formazione delle suore. Infine ordinò ed ampliò gli archivi dell'Ordine a Vienna.


la Prima Guerra Mondiale

Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale egli si impegnò attivamente nell'ambito militare. All'inizio svolse un compito relativamente poco importante, occupandosi dell'organizzazione del volontariato in tempo di guerra. Poi, nel dicembre del 1914, venne trasferito ad assumere il comando delle forze austriache nei Balcani, con quartier generale a Peterwardein.

Assieme al suo capo di Stato Maggiore, il Feldmaresciallo-Luogotenendte Alfred Krauss, un valente teorico militare con un carattere deciso e vigoroso, egli riorganizzò completamente la 5^ Armata.

Il 22 maggio 1915, per mezzo di una lettera scritta a mano dal Kaiser, Eugenio venne promosso a Generale di Corpo d'Armata. Due giorni dopo, il 24 maggio, gli fu affidato il comando del fronte sud-occidentale, dopo che l'Italia dichiarò guerra all'Austria.

Egli spostò il proprio quartier generale a Marburg (Maribor), comandando le operazioni militari su tutto il fronte che andava dal confine svizzero all'Adriatico. Il suo compito principale era quello di difendere il confine dalle ben più numerose forze italiane.

Durante la prima battaglia dell'Isonzo, Eugenio si spostava continuamente lungo il fronte di guerra. Egli si trovò spesso sulla linea di confine, dove si svolgevano i combattimenti, per incoraggiare le truppe, ottenendo una grande popolarità. Allo stesso tempo si occupava delle retrovie, in modo da garantire i rifornimenti al fronte.

Prima del grande attacco austriaco dal Tirolo, che si svolse nella primavera del 1916, Eugenio aveva assunto il comando delle 11^ e 3^ armata, con sede a Bolzano. Dopo i primi successi, l'attacco venne interrotto a causa dalle problematiche presenti sul fronte russo a seguito delle offensive mosse da Brussilow nel giugno del 1916 con la necessita di trasferire molte formazioni sul fronte orientale dell'Impero Austriaco.

Nel corso degli eventi bellici Eugenio dovette trasferire molte volte le proprie truppe, spostandole dal fronte sud-occidentale a quello orientale. Ad ogni modo non fu mai intenzionato a ritirarsi definitivamente oltre il Tirolo, perché questo avrebbe lasciato scoperta Vienna da ogni difesa; la tradizione riporta anche che egli era troppo attaccato alla propria Patria per poter cedere così davanti al nemico.

Eugenio venne promosso Feldmaresciallo il 23 novembre 1916 e a metà del marzo del 1917 riprese nuovamente il proprio ruolo di comandante nel Sud-Est dell'Impero Austriaco. Durante l'offensiva di Caporetto, Eugenio fu il comandante delle operazioni, impiegando tutte le proprie energie perché sapeva che questa era l'ultima opportunità favorevole all'Impero Austro-Ungarico.

Dopo il ritiro della Russia dalla guerra, sul fronte italiano scoppiarono didiversi scontri (Isonzo, Carinzia, Dolomiti), portando agli scontri del Piave. Dato il suo grado, Eugenio avrebbe potuto diventare il Comandante in Capo delle Forze Armate dell'Impero, ma l'Imperatore Carlo volle mantenere per se questo incarico.

Contro la volontà del capo del suo Stato Maggiore, il Generale di Corpo d'Armata Barone Arz, l'Imperatore Carlo congedò Eugenio dal servizio militare attivo il 18 dicembre 1917.

Eugenio acquisì nuova fama nel 1918, al termine della guerra, quando venne proposto come reggente dell'Impero Austriaco al posto dell'Imperatore Carlo d'Asburgo.

L'ultimo Ministro degli Esteri, il Conte Andrassy e il capo del parlamento, il Dott. Franz Dinghofe del Partito Nazionalista Tedesco discussero questa possibilità. Ad ogni modo, Eugenio fece sapere che non avrebbe mai accettato l'incarico senza il consenso dell'Imperatore.


Gli ultimi anni

Dopo il crollo della monarchia, Eugenio si ritirò a Lucerna e quindi a Basilea dove visse in un modesto hotel dal 1918 al 1934.

Al fine di salvaguardare l'esistenza dell'Ordine Teutonico, Eugenio volontariamente rassegnò le proprie dimissioni dalla posizione di Hoch-und Deutschmeister nel 1923. Egli fu l'ultimo Hochmeister laico dell'Ordine Teutonico.

Prese il suo posto Monsignor Norbert Jan Nepomuck Klein, già Vescovo di Brno in Moravia. In questo modo l'Ordine Teutonico si trasformò in un Ordine sacerdotale, consentendo che i possedimenti dell'Ordine non venissero confiscati.

Nel 1934 Eugenio si stabilì nel convento dell'Ordine a Gumpoldskirchen presso Vienna. Partecipò attivamente a diverse manifestazioni dei sostenitori della monarchia austriaca, spesso capeggiate da ex militari, mettendo ancora se stesso al servizio della dinastia, senza però credere mai in un restauro della monarchia.

Dopo l'annessione dell'Austria alla Germania Nazista, avvenuta nel 1938, l'Ordine Teutonico venne sciolto e i suoi possedimenti confiscati.

Eugenio ricevette, probabilmente su proposta di Hermann Goring e di altre figure militari di spicco della Germania nazista, una casa a Hietzing dove visse durante tutta la Seconda Guerra Mondiale.

Nel 1945 si trasferì in Tirolo, dove ottenne dagli occupanti francesi una piccola villa a Igls. Il 21 maggio 1953 tutta Innsbruck celebrò i 90 anni del suo feldmaresciallo.

Eugenio morì il 30 dicembre 1954 a Merano circondato dai membri dell'Ordine Teutonico provenienti da Lana. Con una solenne cerimonia funebre, Il 6 gennaio 1955 venne sepolto nella St. Jakobskirche a Innsbruck, accanto all'Arciduca Massimiliano III (1558-1619).


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