I requisiti per l'ammissione

In principio, l'ammissione all'Ordine non era difficile, ma dalla metà del 13° secolo divenne sempre più complicata.

Dopo la Reconquista, l'aspirante che voleva entrare nell'Ordine di Santiago doveva dimostrare di essere un gentiluomo (o hidalgo) di sangue spagnolo, e la stessa cosa doveva riguardare anche il padre, la madre ed i nonni. Doveva anche dimostrare che, né lui né i suoi genitori, né i suoi nonni avevano esercitato lavori manuali.

Né potevano ottenere l'abito dell'Ordine coloro che avevano mescolato il loro sangue con gli ebrei, i musulmani, gli eretici, i neo convertiti o i contadini, o che fossero discendenti di che era stato in prigione per atti contro la fede cattolica, o che i loro genitori o nonni fossero stati avvocati, banchieri, notai, commercianti, o avevano vissuto o che vivevano di lavoro manuale, che non erano stati diffamati, o che non avevano obbedito alle leggi d'onore o eseguito qualche atto indegno di un gentiluomo, o che mancavano di mezzi sufficienti per la loro sussistenza.

L'aspirante Cavaliere, prima di essere nominato tale, doveva aver scontato tre mesi nelle galere e stare un mese nel monastero per imparare la Regola. Più tardi il Re e il Consiglio degli Ordini abolirono una certa quantità di questi requisiti.