La Regola monastica

A differenza degli Ordini di Calatrava e di Alcántara, che seguivano la dura Regola dei Benedettini dell'Abbazia di Citeaux, l'Ordine di Santiago adottò la più mite Regola dei canonici Agostiniani. Infatti offrirono i loro servizi ai Canonici Regolari di San Eloy, nel Regno di León, per la protezione dei pellegrini che si recavano a Santiago di Compostela, proteggendo le strade e costruendo gli ospizi. Questo spiega la natura mista dell'Ordine, che è ospitaliero e militare, come l'Ordine di Malta .

I cavalieri dell'Ordine furono riconosciuti come religiosi dal Papa Alessandro 3°, la cui Bolla del 5 luglio 1175 venne successivamente avallata da più di venti dei suoi successori. Questi atti papali garantirono tutti i privilegi e le esenzioni dagli altri ordini monastici.

L'Ordine era costituito da diverse classi di membri: i Canonici, responsabili per la somministrazione dei sacramenti, i Comendatori, che si occupavano del servizio ai pellegrini, i Religiosi, che vivevano in comunità, e gli uomini sposati.

I Cavalieri dell'Ordine di Santiago accettarono i voti di povertà e obbedienza. Tuttavia, organizzati dalla Regola Agostiniana, i suoi membri non erano tenuti a fare il voto di castità e potevano sposarsi. La castità era obbligatoria prima del matrimonio mentre, dopo il matrimonio, era obbligatoria la fedeltà coniugale. I Cavalieri dell'Ordine di Santiago potevano vivere con le loro mogli ed i figli nei conventi dell'Ordine.

L'Ordine di Santiago fondò anche dei conventi femminili e la presenza delle donne nell'Ordine era maggiore che negli altri Ordini. Le suore avevano il compito di educare le figlie dei Cavalieri, anche se c'erano alcune suore che erano incaricate di una “encomienda”.

Tra gli obblighi dei Cavalieri c'erano la Messa quotidiana, il dovere di recitare 23 Padre nostro al giorno, prendere il sacramento della Eucaristia la domenica e durante la quaresima.