Il “Tredici”

Il nome di “Tredici” era dato ai Cavalieri nominati dal Maestro per fare parte del Capitolo Generale. Nella Bolla di conferma dell'Ordine, emanata da Papa Alessandro 3° nel 1175, venne stabilito che il Capitolo Generale doveva essere composto da tredici frati scelti dal Maestro per aiutarlo con i loro consigli.

Alcuni storici sostengono che il significato del “Tredici” corrisponde al numero dei primi uomini che si riunirono per fondare l'Ordine; altri sostengono che il Tredici rappresenta il numero simbolico dei 12 apostoli più Cristo. Tredici erano le prime dignità dell'Ordine, dopo i Priori di Uclés e di San Marcos de León. I Commendatori Maggiori di Castiglia e Leon erano sempre Tredici.

Fino al 1212 non si menziona alcun documento che ci parla dei tredici Cavalieri del Capitolo Generale. La loro posizione non era perpetua, e avvenivano frequenti dimissioni a causa della responsabilità che comportava la frequenza del Capitolo Generale e dell'obbligo di assistere il Maestro nelle sue funzioni.

I tredici cavalieri del Capitoli indossavano mantelli neri e dei cappelli simili a quelli dei Priori, e le loro prerogative variarono nel tempo. Nel 1246 furono fortemente limitati dal Papa Innocenzo 4°, tuttavia rimase sempre stato in vigore il potere di deporre il Maestro, se giudicato inutile o dannoso.

Utilizzando tale potere, il Capitolo di Ocaña, tenutosi nel 1338, depose il Maestro Vasco Lopez, e questa fu una pratica attuata nei successivi Capitoli Generali, durante i quali il Maestro consegnava le sue insegne al Priore, il quale, il giorno successivo, gliele restituiva con il consenso dei Tredici. Questo evento aveva luogo durante una cerimonia aperta al pubblico e con la testimonianza del Capitolo, che riceveva i ringraziamenti del Maestro per il ritorno delle insegne del suo grado.