La Gerarchia

Fin dalla sua nascita, l'Ordine era costituito da tre classi di membri:
“Freires” o “Caballeros Casables”;
“Cavalieri stretti” dalla vita rigorosa, che professavano il celibato e vivevano in comunità;
“Religiosi” (Canonici Regolari o monaci di Santiago), il cui compito era la celebrazione del culto, l'assistenza spirituale agli altri membri e la gestione delle parrocchie del Priorato.

I primi era erano sotto il comando diretto del Gran Maestro, mentre gli altri vivevano sotto la direzione dei loro superiori ecclesiastici e Priori di Uclés e San Marcos de León e sotto l'autorità del Maestro dell'Ordine.

In onore di quei primi tredici fratelli, si stabilì il “Trecenazgo” dell'Ordine: tredici fratelli elettori, ai quali, all'epoca de lassimo splendore dell'Ordine si aggiunsero i Vescovi e Priori di Uclés e San Marcos de León, i “Commendatori Maggiori” di Castiglia, León e Montalban, il Priore del monastero di Santiago de la Espada a Siviglia, il segretario e il tesoriere per partecipare all'elezione del Maestro.


primitivo stendardo dell'Ordine

Tutti i membri dell'Ordine ricevettero il nome di “Freyles” per distinguerli dai membri degli Ordini Religiosi: i frati. I “freyles religiosos milites” facevano la guerra per difendere la cristianità, e i “freyles religiosos clérigos” si dedicavano al culto divino attraverso la preghiera, il digiuno, l'astinenza e altre opere religiose.

Tanto i “milites” che i “clérigos” erano considerati come dei religiosi. Quindi, oltre agli obblighi monastici godevano anche dei privilegi dei monaci sull'esenzione giurisdizionale reale, l'esenzione dalla giurisdizione del clero secolare e la rappresentazione diretta presso la Santa Sede.

Tra i “freyles religiosos milites” esistevano delle differenze: i cosiddetti “Comendadores”, che amministravano una “encomienda”, e i “Caballeros”. Anche tra il clero c'erano delle differenze: i Priori, che godevano del "Beneficio Ecclesiastico”, i Curati o Rettori, che godevano del “Beneficio Curato” e il convento che non godeva di alcun beneficio.


Cavaliere con il manto capitolare

All'interno della gerarchia dell'Ordine di Santiago, le dignità immediate del Maestro erano i Priori dei due conventi di Santiago de Uclés di San Marcos de León. Fino al 1502 la durata del loro mandato era perpetuo, poi divenne triennale, essendo eletto dai frati della rispettiva provincia: quelli del convento di Santiago de Uclés si alternavano: per tre anni provenivano da La Mancha e per altri tre anni provenivano da Campo de Montiel. Anche i Priori del convento di San Marcos de León per tre anni provenivano dalla provincia di León e per altri tre anni provenivano dall'Estremadura. Infine (1794-1844) la durata del mandato dei Priori ritornò ad essere perpetua; i Priori venivano nominati dalla Corona come Vescovi. I Priori indossavano la cotta, la mitra e le altre insegne pontificali.

Dopo i forti conflitti che emersero tra i conventi di Santiago de Uclés di San Marcos de León, questo finì quando il Priore di San Marcos de León divenne responsabile del governo dei conventi di León, Galizia e Extremadura; mentre gli altri conventi restarono sotto il controllo del priore del convento di Santiago de Uclés, dove dovevano passare l'anno di prova e rendere la professione tutti i novizi dell'Ordine. Anche i superiori degli altri conventi religiosi avevano il titolo di Priori, ma erano sotto la giurisdizione di quei prelati.

Nella gerarchia dell'Ordine, dopo i Priori di Santiago de Uclés di San Marcos de León seguivano i Tredici, poi i cavalieri di Gran Croce di Castiglia, León e Montalban, seguivano ancora i Comendadores e, infine, i Cavalieri e frati, chierici o religiosi.

Dalle “encomiendas” dipendevano fino a 200 priorati dell'Ordine. I Curati e beneficiari semplici con dispensa del Papa, potevano essere anche non religiosi. C'erano inoltre tredici vicariati con giurisdizione spirituale e, infine, c'erano quattro Cavalieri ispettori, che visitavano le quattro province di Nuova Castiglia, León, Vecchia Castiglia e Aragona, la cui autorità era estesa non solo agli altri Cavalieri, ma anche a chi traeva dei benefici dal territorio dell'Ordine.